sabato 28 gennaio 2012

Festa per la chiusura della caccia: conferenza stampa associazioni

Domenica 29 gennaio
Tutti a festeggiare la fine della caccia!

Nella stagione 2011/12 più volte sconfitta la politica filovenatoria della Regione Abruzzo

Questa mattina è stata presentata a Pescara nel corso di una conferenza stampa la Festa della chiusura della caccia che si terrà domenica 29 gennaio.

La manifestazione è promossa dalle Associazioni ALTURA, Animalisti Italiani Onlus, Asada, ENPA, LAC, LAV, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Lida, LIPU, Oipa, Theriakà, WWF che danno appuntamento a tutti alle ore 9 presso l’uscita Pescara-Villanova dell’Autostrada A25: da qui si andrà direttamente “sul campo” con fischietti, trombe e strumenti musicali per una Festa dalla parte degli animali.

Dopo 5 mesi di inutile massacro, infatti, il 31 gennaio si chiuderà la caccia in Abruzzo anche se già si annunciano prolungamenti come quelli decisi dal Presidente della Provincia di Chieti, Enrico Di Giuseppantonio, evidentemente più attento ai violenti capricci della minoranza dei cacciatori che alla volontà anticaccia più volte manifestata dalla maggioranza degli abruzzesi e degli italiani.

Anche quest’anno in Abruzzo decine e decine di migliaia di animali sono stati abbattuti per divertimento e centinaia sono stati i capi di specie protette abbattuti dai bracconieri.

Per la stagione di caccia 2011/2012 il movimento ambientalista e animalista è riuscito a limitare parzialmente i danni che una giunta regionale sempre più filovenatoria ha cercato di imporre.

Innanzitutto è stato impedito, grazie alla pressione delle associazioni ed allo straordinario lavoro di alcuni consiglieri regionali di opposizione, l’approvazione del calendario venatorio con legge regionale. Questo tentativo da parte della maggioranza era dettato dalla volontà di far passare attraverso un intervento legislativo – difficilmente impugnabile davanti al Tribunale Amministrativo Regionale – previsioni contrarie alle leggi nazionali e comunitarie.

Persa la battaglia sulla legge, la maggioranza in consiglio regionale ha così dovuto ripiegare su un calendario venatorio approvato con delibera di giunta che, grazie al ricorso davanti al TAR Abruzzo promosso dalle Associazioni Animalisti Italiani Onlus, LAC e WWF, è stato profondamente modificato, eliminando le più gravi illegittimità presenti e le previsioni che non rispettavano il parere dell’ISPRA, massimo organo nazionale legittimato a formulare pareri obbligatori su tutti gli atti di pianificazione faunistica-venatoria. Da segnalare che, nonostante queste illegittimità fossero state evidenziate al Comitato sulla Valutazione di Impatto Ambientale della Regione Abruzzo, quest’ultimo ha incredibilmente dato il proprio parere favorevole.

L’accoglimento del ricorso contro il calendario venatorio regionale ha consentito di diminuire i giorni di caccia per decine di specie.

A fine novembre 2011, infatti, la Giunta Regionale ha dovuto varare una quarta versione del calendario venatorio 2011/2012, dopo aver cercato di eludere l’ordinanza del TAR Abruzzo.

Contro questi tentativi dilatori sono state prodotte due diffide ed un nuovo ricorso al TAR di L'Aquila “per ottemperanza” nel quale si è chiesto alla magistratura amministrativa di commissariare la Regione per far rispettare la sospensiva.

A quel punto, pochi giorni prima della nuova udienza, la Regione, messa all’angolo, ha dovuto cedere su molti dei punti della sospensiva ed in particolare sul cuore del calendario venatorio: periodi, orari e forme di caccia.

Con il calendario riformato per la beccaccia la caccia si è chiusa il 31 dicembre e non il 19 gennaio come aveva previsto inizialmente la Regione (20 giorni in meno di pressione venatoria su questa specie).

Per le specie acquatiche (germano reale, folaga, gallinella d’acqua, alzavola, porciglione, fischione, codone, mestolone, marzaiola, moriglione, beccaccino, pavoncella, canapiglia e frullino) la caccia si è chiusa il 19 gennaio e non più il 30 gennaio.

Per le tre specie di turdidi (cesena, tordo bottaccio e tordo sassello) la caccia si è chiusa il 9 gennaio mentre prima si chiudeva il 19 gennaio.

Per il fagiano la chiusura prevista per il 30 dicembre è stata anticipata al 30 novembre.

Altra novità di non poco conto è stata la chiusura al 19 gennaio della caccia in forma vagante con l’ausilio del cane.

Una sconfitta su tutta la linea dell’Assessore regionale Mauro Febbo che si aggiunge alle due sconfitte rimediate davanti al TAR nella stagione 2009/10 ed all’impugnativa da parte del Governo Berlusconi della legge regionale con cui aveva fatto approvare il calendario venatorio 2010/11.

Viene da chiedersi per quale motivo un governo regionale che dovrebbe tutelare gli interessi di tutti i suoi cittadini e non quelli di una strettissima minoranza continui a proporre leggi ed atti amministrativi palesemente viziati: il tutto per accontentare quella parte del mondo venatorio più retrogrado che sembra capace solo di distruggere un patrimonio faunistico di straordinaria bellezza e ricchezza.

L’appuntamento per festeggiare la chiusura della caccia è per domenica mattina 29 gennaio alle ore 9.00 all’uscita Villanova dell’Autostrada A25 per raggiungere insieme il luogo scelto nelle campagne del pescarese. Il corteo festoso e chiassoso munito di fischietti, trombette e strumenti musicali cercherà di mettere in fuga e salvare qualche animale.

Il Corteo attraverserà inoltre la contrada del Comune di Pianella dove, per motivi di sicurezza, vige un’ordinanza di divieto di caccia.

La novità assoluta è che per la prima volta un evento che si svolge all’aperto andrà in diretta streaming e sarà visibile dalla web tv www.abruzzolive.tv e dai siti delle associazioni – www.animalisti.it – http://www.wwf.it/

Fonte: comunicato stampa del 27 gennaio 2012



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