giovedì 16 settembre 2021

Caccia, Pepe: “Dopo il terzo stop alla stagione venatoria l’Abruzzo è diventato una barzelletta


L’AQUILA – “Non c’è due senza tre, così arriva anche l’ennesima bocciatura sulla stagione venatoria targata Marsilio da parte del Tar, che ha impugnato ancora i provvedimenti dell’esecutivo sull’apertura della stagione, facendola sostanzialmente slittare al prossimo 2 ottobre. Situazione senza precedenti che molto dice sulla competenza in materia da parte di chi governa e di condivisione delle scelte con il comparto di riferimento”, così l’ex assessore Dino Pepe e i consiglieri del Gruppo Pd in Consiglio regionale.


“Stando così le cose, per il mese di settembre, a causa delle già contestate pre-aperture alla tortora e alla migratoria, è possibile prelevare solo cornacchia, gazza, merlo e ghiandaia in alcune giornate. In pratica, se altrove tortore e quaglie sono da settimane ormai, delle specie cacciabili per tutti, non accade così per i cacciatori abruzzesi – riprende Pepe -. Non basta, il Tar dovrà esprimersi ancora, perché a fronte delle contestazioni sollevate dalle associazioni ambientaliste circa i rilievi e la contestata legittimità del calendario venatorio, poi fermato, è fissata al 22 febbraio 2022 la discussione in merito alla questione. Quindi ci si aspetta quella che potrebbe essere la quarta bocciatura del provvedimento regionale, che l’esecutivo ha inspiegabilmente reiterato con tutti le sue evidenti vulnerabilità, nonostante i primi pronunciamenti dei giudici amministrativi.

Vero è che quello che è accaduto rispecchia il caos che regna nel settore, a fronte della mancanza di una guida capace di dare un indirizzo chiaro e non penalizzante a tale attività. Chiederemo conto dei danni causati dall’intransigenza della Regione che ha comunque prodotto atti che sarebbero stati impugnati, perché contrari a direttive e leggi nazionali, nonché a regole che è stata la Regione stessa a stabilire. Un paradosso che nasce anche dalla mancanza di confronto e concertazione con tutte le associazioni di riferimento, da parte di una classe dirigente che al posto di supportare il comparto e di occuparsi dei risvolti che una programmazione anche di queste attività comportano in agricoltura, mette in carico ai cittadini le conseguenze e gli oneri dei propri paradossali errori”.

 

Fonte: ekuonews.it del 15 settembre 2021

sabato 11 settembre 2021

Approvato il nuovo calendario venatorio per la stagione 2021-2022 dopo la bocciatura del TAR

 

Approvato il nuovo calendario venatorio per la stagione 2021-2022 conformato all'ordinanza del TAR 151/2021

venerdì 10 settembre 2021

Caccia in Abruzzo. Il WWF: terza bocciatura del calendario venatorio da parte dei giudici del TAR!


Comunicato stampa del 10 settembre 2021   

 Il TAR riconosce la validità del ricorso presentato dalle associazioni 

Ridotte le giornate di caccia e le specie cacciabili 

Ennesima pessima figura della Regione che insiste in scelte ormai bocciate da 10 anni 

  


Il calendario venatorio emanato dalla Regione Abruzzo è stato in ampia parte nuovamente sospeso dal TAR dell’Aquila che ha emesso questa mattina una ordinanza in linea con i due decreti presidenziali precedenti con i quali aveva “bocciato” la prima e la seconda (emanata sotto ferragosto!) versione del calendario, accogliendo pressoché tutte le richieste contenute nel ricorso proposto dal WWF Italia, ENPA, LIPU, LAV e Lndc Animal Protection, patrocinate dagli avvocati Michele Pezone ed Herbert Simone.  

 

Nell’ordinanza odierna il TAR Abruzzo, confermando come si diceva i due precedenti decreti, ha in sostanza disposto quanto segue: 

  • Niente caccia alla Tortora; 
  • Niente caccia alla Quaglia nelle giornate dell’11, 12 e 19 settembre; 
  • Niente caccia alle specie acquatiche prima del 2 ottobre; 
  • Dichiarata l’illegittimità del calendario nella parte in cui non vieta la caccia alle foci dei fiumi per 500 metri dalla costa e per 100 metri a destra e sinistra dei fiumi stessi. 

 

La discussione di merito sul ricorso è stata fissata al 23 febbraio 2022. 

 

Decisamente soddisfatto l’avv. Michele Pezone: “Sono state sostanzialmente accolte tutte le nostre richieste e respinte le capziose argomentazioni che una associazione venatoria aveva cercato di far valere. Il Tribunale amministrativo riconosce la valenza delle opinioni di ISPRA e dà alla Regione l’onere di presentare eventuali studi per potersi discostare dalle predette indicazioni. Il TAR sottolinea inoltre come chi ha materialmente compilato il calendario venatorio non abbia tenuto conto neppure di quanto la Regione stessa aveva previsto nel proprio piano faunistico. Davvero una scelta incomprensibile. Tra l’altro da dieci anni ormai presentiamo ricorsi sempre vincenti su queste tematiche. La Regione, invece di inanellare pessime figure stagione dopo stagione potrebbe accogliere le nostre giuste osservazioni prima di varare i calendari senza costringerci alla via giudiziaria”. 

 


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mercoledì 1 settembre 2021

Abruzzo: nuova bocciatura sulla caccia. Il WWF: la Regione è ormai totalmente nel pallone

Comunicato stampa del 31 agosto 2021



Nuova pessima figura della Regione Abruzzo in materia di caccia!

Bocciato anche il secondo tentativo di anticipare la caccia alla tortora dopo una prima bocciatura del TAR.

La Regione Abruzzo sulla caccia è ormai totalmente nel pallone.

Dopo aver riportato una prima sconfitta grazie al ricorso proposto dal WWF Italia, ENPA, LIPU, LAV e Lndc Animal Protection, tutte patrocinate dall'Avv. Michele Pezone, oggi la Regione ha rimediato la sospensione anche del nuovo atto emanato a ridosso di Ferragosto.

Il TAR Abruzzo aveva già imposto una prima sospensione del calendario venatorio vietando così la preapertura della caccia alla tortora. La Regione Abruzzo – sempre pronta a fare quello che chiedono le frange più oltranziste del mondo venatorio – nel frattempo ha approvato una modifica al calendario cercando di mantenere almeno due giornate di preapertura il 4 e il 19 settembre.

Immediata la presentazione dei motivi aggiunti all’originario ricorso. 
 
E giustamente nuova decisione da parte del Presidente del TAR Abruzzo che ha sospeso anche la nuova delibera. Salta quindi anche questa ulteriore giornata di caccia nella quale si sarebbero potute uccidere oltre 1000 tortore!

Il risultato di questa piccola “furbata” della Regione è che la caccia in Abruzzo è totalmente ferma fino al 22 settembre.

Resterà da valutare se questi continui atti illegittimi da parte della Regione in materia venatoria siano di interesse per la Corte dei Conti essendo palese che ci si trova di fronte a provvedimenti giudicati più volte illegittimi adottati con grande dispendio di denaro pubblico e personale che andrebbero destinati a tante altri settori molto più utili per la collettività.





WWF Italia ONLUS, Abruzzo
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