lunedì 26 aprile 2010

Caccia nel PNALM: Rossi risponde al WWF


Pescasseroli. - Quella che segue è la lettera di risposta del Presidente del Parco Giuseppe Rossi, alla lettera aperta del 22 aprile e alla lettera del 12 aprile, stesso oggetto, del Presidente del WWF Stefano Leoni a proposito di un corso organizzato dall'URCA Abruzzo nel Parco Nazionale:


Caro Presidente,

Riscontro la lettera del 12 aprile scorso e la lettera aperta del 22 aprile, per esprimere sorpresa e, sinceramente, anche un po' di sconcerto. Soprattutto se penso che sulla questione avevo avuto modo di chiarire personalmente, alla responsabile regionale del WWF Camilla Crisante, lo spirito con il quale il Parco aveva aderito alla proposta di patrocinare un corso del genere.

Desidero comunque confermare, come d'altra parte è facilmente desumibile dal programma e dal comunicato divulgato dal Parco che questo corso, organizzato dall'URCA Abruzzo anche con il supporto scientifico dell'ISPRA, non è volto allo "sviluppo della attività di caccia di selezione a diverse specie di ungulati", ma alla conoscenza della biologia, etologia e gestione complessiva di due specie. L'obiettivo esclusivo del Parco è quindi quello di promuovere, nella parte più avvertita del mondo venatorio abruzzese, la migliore conoscenza di queste specie, ormai comuni nell'Appennino centrale; e di contribuire altresì alla crescita culturale complessiva su queste tematiche, in piena sintonia con le finalità istitutive.

Francamente, sono io ad essere stupito, in particolare nel leggere le affermazioni e le esortazioni sull'utilizzo da parte del Parco delle "sue sempre più scarse risorse umane ed economiche".

Precisato che il corso contestato non comporta alcun onere per l'Ente, vorrei soltanto ricordare le disastrose condizioni cui era stato ridotto il Parco che, comunque, uscendo dopo anni da una crisi spaventosa, ha rilanciato la propria azione di conservazione e promozione, oggi nuovamente apprezzata a livello nazionale e non solo. Vorrei ancora ricordare, in proposito, i comunicati correnti, regolarmente inviati al WWF, che informano su tutte le attività svolte e quindi di come vengono utilizzate, da parte di questa amministrazione del Parco, le poche risorse disponibili. E' di tutta evidenza che l'impegno maggiore viene infatti dedicato, senza trascurare ovviamente tutte le altre esigenze e necessità, proprio ai temi della conservazione, del monitoraggio e della ricerca.

In conclusione, questo corso, con finalità didattico-educative, non prelude ad alcuna ipotesi di qualsivoglia apertura verso qualsivoglia modalità di caccia nel Parco che è e rimane, per quanto mi riguarda, territorio assolutamente intangibile.

Restando a disposizione, nel caso il WWF volesse approfondire e conoscere bene la situazione del Parco, i problemi e le prospettive, e soprattutto quanto si sta facendo per la conservazione, la ricerca, i monitoraggi, etc con le scarsissime risorse disponibili, colgo l'occasione per inviare cordiali saluti,

Il Presidente, Giuseppe ROSSI

Comunicato Stampa n. 30/2010

Fonte: http://www.parcoabruzzo.it/

venerdì 23 aprile 2010

WWF: perchè un corso per cacciatori nel PNALM?


(ASCA) - Roma, 22 apr - E' incomprensibile per il WWF la ragione che ha spinto il parco Nazionale d'Abruzzo a organizzare un corso sulla ''gestione di cervo e capriolo'' che inizia oggi, in collaborazione con l'URCA Unione Regionale Cacciatori Appennino.

Lo afferma il Presidente del WWF Italia Stefano Leoni, in una lettera aperta al presidente del Parco: ''Non comprendiamo - dice - come mai e quale sia lo scopo del corso per la formazione e la promozione di cacciatori di selezione in un contesto come quello del Parco, inserito tra quelle attivita' di formazione e sensibilizzazione che dovrebbero privilegiare scelte di armonizzazione e convivenza.

Avremmo con estremo piacere compreso un corso di formazione per i nostri agricoltori, per quegli allevatori presenti sul territorio, che potesse aiutarli a capire e trovare le migliori forme di convivenza possibile con la fauna selvatica, che potesse aiutarli a scegliere quali misure dissuasive mettere in atto, come facilitare l'uso di recinzioni elettrificate, odori dissuasivi, misure atte a fermare episodi di predazione, attivare quel monitoraggio costante del patrimonio faunistico presente su cui ancora non riusciamo ad avere adeguate risposte.

Invece la scelta, incomprensibile, va verso un corso che insegni e spieghi, tra l'altro, come uccidere gli ungulati.

E' questa un'attivita' compatibile con la missione del Parco?''.

''In un tale contesto e in un momento come questo dove le risorse umane ed economiche sono limitate - si legge ancora nella missiva - la notizia ci ha lasciati non poco stupiti,e come gia' scritto in precedenza, ci ha a dire il vero sbigottiti per quello che tutto cio' vorrebbe significare.

Ben altre attivita' ed iniziative andrebbero sviluppate oggi che ancora l'uso illegale del veleno e' prassi comune, oggi che problemi sanitari stanno emergendo sempre piu' pesantemente, oggi che piu' che mai questo patrimonio ha bisogno di essere valorizzato; non ci aspettavamo proprio una simile scelta.

Ci auguriamo - conclude Leoni - che Lei riesca a farci comprendere tali scelte e quale sia la strada che il Parco vuole percorrere''.

Fonte: Asca 22 aprile 2010

Bando.corso.cervo

giovedì 22 aprile 2010

La Commissione Ue pronta ad impugnare la legge regionale sulla caccia dell' Abruzzo


Bruxelles, 20 apr. (Apcom) - La Commissione europea "non esiterà" a lanciare nuove procedure d'infrazione contro l'Italia se la nuova legge sulla caccia dovesse contenere altre violazioni al diritto comunitario, oltre a quelle già presenti nel quadro attuale, che saranno presto oggetto di sentenza da parte della Corte europea di Giustizia. Lo ha affermato oggi a Bruxelles, rispondendo all'Apcom, il portavoce del commissario europeo all'Ambiente, Janez Potocnik. La Commissione, ha detto il portavoce, Joe Hennon, "è al corrente del dibattito in corso nel Parlamento italiano per modificare l'attuale legislazione nazionale sulla caccia" e ricorda di "aver già lanciato diverse procedure d'infrazione contro l'Italia per violazioen della direttiva Ue sugli uccelli selvatici" ora codificata come direttiva Ce 2009/147. In particolare, ha sottolineato Hennon, l'Esecutivo comunitario, "si attende una sentenza della Corte europea di giustizia che riguarda, fra l'altro, sia la legislazione nazionale che quella regionale sulla caccia agli uccelli protetti proprio dalla direttiva 2009/147". "Qualunque modifica del quadro giuridicano italiano sulla caccia che sarà adottato dal Parlamento in futuro, sarà valutato dalla Commissione nel contesto della vicenda legale in corso. Se fossero introdotte nuove violazioni del diritto comunitario - ha concluso il portavoce -, la Commissione non esiterà a lanciare nuove azioni legali contro l'Italia". Il ricorso della Commissione contro l'Italia era stato presentato il 22 dicembre 2008, e seguito un anno dopo da un provvedimento d'urgenza ('ordinanza' del 10 dicembre 2009) del presidente della Corte, che aveva sospeso la legge regionale lombarda sull'attività venatoria. Ma nel procedimento sono messe in causa a vario titolo anche le leggi regionali sulla caccia di Abruzzo, Lazio, Toscana, Lombardia, Emilia Romagna, Marche, Calabria e Puglia). La sentenza è attesa prima dell'estate, essendo mediamente di 17 mesi il periodo che intercorre fra il ricorso per inadempimento e il verdetto finale della Corte.

Fonte: apcom 26 aprile 2010

Abruzzo: la Camera dei Deputati sconfessa Febbo

COMUNICATO STAMPA

ABRUZZO: LA CAMERA DEI DEPUTATI SCONFESSA L’ASSESSORE FEBBO.

La Camera dei Deputati ha approvato l’articolo 43 della Legge Comunitaria che, grazie a due emendamenti approvati, proroga la caccia con parere vincolante dell’ISPRA al massimo fino al 10 febbraio.

Dichiarazione di Walter Caporale, Capogruppo regionale VERDI:

“Il voto di oggi della Camera dei Deputati rappresenta un sonoro schiaffo anche alle ridicole tesi dell’Assessore regionale abruzzese dell’Agricoltura e alla Caccia.

L’Assessore Mauro Febbo è stato l’ unico assessore regionale alla caccia (assieme al Governatore del Veneto Zaia) a schierarsi ufficialmente a favore della vergognosa ed inaccettabile proposta di permettere alle Regioni di far sparare, cacciare e sterminare animali (e uomini) tutto l’anno. Questo potere assoluto per fortuna è stato tolto all’Assessore Mauro Febbo come a tutte le altre Regioni: ha prevalso il buonsenso e il diritto”.

L’Aquila, 21 aprile 2010

Gruppo Consiliare "la Sinistra, VERDI-SD" Regione Abruzzo
Via Jacobucci,4 - 67100 L'Aquila -0862.644.213 - 335.790.71.20
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