giovedì 24 dicembre 2020

La Lega abruzzese sulla deroga per gli spostamenti dei cacciatori: "Clamore ingiustificato"

La Lega abruzzese sulla deroga per gli spostamenti dei cacciatori: "Clamore ingiustificato"Il gruppo consiliare regionale della Lega interviene in merito alle polemiche relative all'ordinanza della giunta Marsilio per i cacciatori


Un clamore ingiustificato e polemiche sterili in merito all'ordinanza della giunta regionale relativa alla deroga per gli spostamenti dei cacciatori al di fuori del Comune in Abruzzo. Lo hanno dichiarato i consiglieri della Lega Salvini Abruzzo al consiglio regionale, in merito alla richiesta degli ambientalisti fatta al Governo di impugnare l'ordinanza.

Secondo le associazioni, lo ricordiamo, sarebbe un trattamento discriminatorio verso tutti gli altri cittadini che non possono nemmeno fare una passeggiata in montagna per la zona arancione, ma la Lega ribadisce che lo stesso provvedimento è stato firmato dalle Regioni Calabria, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Umbria ma solo in Abruzzo è scoppiata la polemica. "Ricordiamo il fine riportato nella suddetta ordinanza ovvero la necessità di proseguire con lo svolgimento dell’attività venatoria per “uno stato di necessità per conseguire l'equilibrio faunistico venatorio e limitare il pericolo potenziale per la pubblica incolumità” . Un provvedimento insito di valore scientifico e di prove oggettive, acclarate in tutta Europa, anche in Paesi in cui la situazione epidemiologica è ben più grave è consentito il prosieguo dell’attività venatoria nel rispetto delle normative vigenti.



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domenica 13 dicembre 2020

Caccia libera. Il WWF: “Scelta assurda della Giunta Marsilio-Imprudente in piena emergenza COVID”

 

Comunicato del 13 dicembre 2020 

Il WWF: “Scelta assurda della Giunta Marsilio-Imprudente in piena emergenza COVID” 

Fuori dal proprio comune non si può passeggiare ma sparare sì! 

Si continua a millantare il falso: la caccia non fa diminuire cinghiali e danni ma anzi li aumenta 

Con l’Ordinanza n.108 del 12/12/2020 “Misure di gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 in area arancione”, il Presidente della Giunta regionale Marco Marsilio e l’Assessore Emanuele Imprudente dispongono la possibilità per i cacciatori di muoversi anche al di fuori del proprio comune di residenza, domicilio o abitazione per svolgere l’attività venatoria. 

Nessuno può andare in montagna a fare una passeggiata o un’escursione, ma ai cacciatori si consentirà di girare liberamente in gruppo per uccidere gli animali. Non si può andare a trovare un parente o un amico in un comune limitrofo a quello di residenza, ma ai cacciatori si consente di percorrere decine e decine di km per recarsi in comuni molto lontani dalla propria residenza considerato che gli Ambiti Territoriali di Caccia entro cui si possono muovere sono estesi e ricomprendono anche metà territorio provinciale. 

In un momento critico come quello che stiamo vivendo, quando diversi esercizi commerciali hanno dovuto sospendere l’attività, alcuni ordini di scuola stanno tuttora svolgendo la didattica a distanza e a tutti i cittadini è chiesto di attenersi scrupolosamente alle indicazioni, a un gruppo limitato di persone viene concesso di derogare alle norme nazionali e spostarsi a piacimento sul territorio. 

“Quello che contestiamo fortemente – dichiara Filomena Ricci, delegato regionale del WWF Abruzzo – è l’assunto secondo il quale l’attività venatoria rappresenterebbe uno stato di necessità per conseguire l'equilibrio faunistico venatorio e limitare il pericolo potenziale per la pubblica incolumità come si legge nell’Ordinanza. In realtà è esattamente il contrario: la caccia sta facendo crescere il numero di cinghiali e i danni alle colture. La Giunta regionale continua a fare certe esternazioni non supportate da alcuna evidenza scientifica né dato oggettivo: basta constatare come la popolazione di cinghiali, nonostante subisca una pressione venatoria ormai costante tutto l’anno tra caccia ordinaria e di selezione e ora anche durante il lockdown, non si riesce affatto a controllare. Si pensi a intervenire, anche con canali di finanziamento dedicati, alla messa in sicurezza delle colture e delle infrastrutture viarie, gli interventi da effettuare sono ormai noti nella copiosa bibliografia di riferimento. Al di là degli aspetti legali della vicenda che saranno comunque valutati dai nostri legali, il dato che rimane è sempre il solito: la classe politica regionale ha più a cuore gli interessi particolari di una categoria come quella dei cacciatori che gli interessi generali”. 



WWF Italia ONLUS, Abruzzo
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