venerdì 30 novembre 2012

TAR: la Regione Abruzzo perde anche contro LAC ed Associazione Vittime della Caccia

Il 07 novembre 2012 il TAR Abruzzo accoglie il ricorso della Lega per l'Abolizione della Caccia (LAC) e dell'Associazione Vittime della Caccia ed emette ordinanza di sospensiva avverso al calendario venatorio 2012-2013 in merito alla caccia al fagiano nel mese di dicembre e ed al tempo chiusura della caccia alla beccaccia.





REPUBBLICA ITALIANA
Il Tribunale Amministrativo Regionale per l' Abruzzo
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
ORDINANZA

sul ricorso numero di registro generale 589 del 2012, proposto da:

Lac- Lega Per L'Abolizione della Caccia, Associazione Vittime della Caccia, rappresentati e difesi dall'avv. Massimo Rizzato, con domicilio eletto presso Tar Segreteria in L'Aquila, via Salaria Antica Est;

contro
Regione Abruzzo, rappresentato e difeso per legge dall'Avvocatura Dello Stato, domiciliata in L'Aquila, Complesso Monumentale S. Domenico; 
nei confronti di
Enalcaccia; 
per l'annullamento
previa sospensione dell'efficacia,
della delibera della giunta regionale abruzzo n.492 del 30/07/2012 limitatamente alla caccia al fagiano nel mese di dicembre e tempo chiusura caccia alla beccaccia.

Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visto l'atto di costituzione in giudizio di Regione Abruzzo;
Vista la domanda di sospensione dell'esecuzione del provvedimento impugnato, presentata in via incidentale dalla parte ricorrente;
Visto l'art. 55 cod. proc. amm.;
Visti tutti gli atti della causa;
Ritenuta la propria giurisdizione e competenza;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 7 novembre 2012 il dott. Paolo Passoni e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale;

Considerato che l’istanza cautelare trova accoglimento sotto il profilo del difetto motivazionale, in relazione alle dedotte divergenze della delibera impugnata rispetto ai contenuti del parere ISPRA;



accoglie la suindicata istanza cautelare nei sensi di cui in motivazione;
Compensa le spese;
Rimette le parti alla seconda udienza del mese di giugno 2013 per la trattazione nel merito del gravame;
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per l'Abruzzo (Sezione Prima) accoglie la suindicata istanza cautelare, nei sensi di cui in motivazione;
Compensa le spese;
Rimette le parti alla seconda udienza del mese di giugno 2013 per la trattazione nel merito del gravame;
La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria del tribunale che provvederà a darne comunicazione alle parti.
Così deciso in L'Aquila nella camera di consiglio del giorno 7 novembre 2012 con l'intervento dei magistrati:
Saverio Corasaniti, Presidente
Paolo Passoni, Consigliere, Estensore
Alberto Tramaglini, Consigliere




L'ESTENSOREIL PRESIDENTE


DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 08/11/2012
IL SEGRETARIO
(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)

martedì 27 novembre 2012

Chieti, sugli incidenti causati dai cinghiali interviene il Pd

CHIETI – “ Nonostante la stagione venatoria sia aperta da tempo e, quella del cinghiale, non si chiude mai durante l’intero anno solare è sempre presente ed attuale l’alto numero presente nel territorio di questo selvatico che genera sempre più danni alle colture agricole e pericolo concreto per le persone. Tutto avviene nel silenzio interessato di chi lucra sul commercio della carne e di chi è al governo di provincia e regione Abruzzo sempre più attento ai consensi elettorali e meno alla sicurezza delle produzioni agricole e quella dei cittadini; eppure c’è scappato un morto l’estate scorsa e gli incidenti a cose e persone sono talmente frequenti quasi ad avere una triste cadenza quotidiana.

Il caso avvenuto a Gissi di un uomo aggredito che ha rischiato di perdere la vita è la conferma che il problema è attualissimo e non può essere sottaciuto ma affrontato con deciso vigore.

Chi governa provincia e regione non può rimanere ancora inerme di fronte al fenomeno, deve smetterla di essere silente complice di pochi furbi che traggono disonesto profitto dalla commercializzazione della carne di cinghiale e sfugge a qualsiasi controllo sanitario oltre che al fisco.

Il tempo dei pagamenti dei dazi elettorali è scaduto da tempo.

L’assessorato alle politiche venatorie della regione Abruzzo, la provincia di Chieti, gli Ambiti Territoriali di Caccia, le associazioni venatorie, ambientaliste ed agricole debbono mettere insieme il virtuosismo del fare e dell’agire per avviare azioni di contrasto e contenimento della specie cinghiale in termini solleciti ed immediati.

Il centro – destra ed i suoi stretti alleati elettorali delle associazioni venatorie, a suo tempo, posero ogni ostacolo all’azione pianificatoria messa in essere dall’allora tenace assessore provinciale di Chieti Antonio Tamburrino.

Dopo quasi 4 anni dalla loro vittoria ed al concreto rischio di vedere accorpata la provincia di Chieti a Pescara non hanno avuto la capacità di produrre novità sul problema dei cinghiali se non rinvii, chiacchiere futili, inutili concertazioni ma nulla di concreto per contrastarne il numero altamente dannoso e pericoloso.” 

Un cacciatore di 49 anni "caricato" da un cinghiale nelle campagne di Gissi

L'uomo è stato ferito ad una gamba. Tanta paura ma non è in pericolo di vita

Un grave incidente di caccia è avvenuto nell'area del Vastese dove un cacciatore di 49 anni è stato "caricato" e ferito seriamente ad una gamba da un cinghiale. 
L'incidente è avvenuto nelle campagne di Gissi mentre un gruppo di cacciatori erano appostati per la caccia al cinghiale che, da quelle parti, è presente in numero impressionante.
Per cause non ancora del tutto chiare, l'uomo sarebbe stato attaccato all'improvviso dall'ungulato che lo ha ferito ad una gamba.
Solo il pronto e risolutivo intervento dei compagni di battuta è valso ad evitare il peggio. Il cinghiale è fuggito nella boscaglia mentre il cacciatore ferito è stato soccorso e trasferito d'urgenza nel vicino ospedale di Gissi.
I sanitari del pronto soccorso hanno prestato le prime cure decidendo per il trasferimento del cacciatore presso l'ospedale "S. Pio" di Vasto dove il quarantanovenne è stato ricoverato in prognosi riservata. L'uomo, precisano i medici, non è in pericolo in vita.
Secondo voci circolate negli ambienti dei cacciatori un analogo incidente sarebbe avvenuto nelle settimane scorse nella zona dell'Alto Vastese. Anche in quella circostanza il pronto intervento dei colleghi di battuta è valso ad evitare il peggio.

Cacciatore ucciso a Pescosansonesco. Giovane indagato per omicidio colposo

D.S., 25 anni di Alanno, ha colpito amico alla gamba e ucciso Giovanni Silvestri, 56 anni di Cugnoli. I magistrati: è un atto dovuto

PESCARA. È stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo, come atto dovuto, un 25enne di Alanno che ieri pomeriggio, durante una battuta di caccia nel Pescarese, ha colpito alla gamba un altro cacciatore, Giovanni Silvestri, 56enne di Cugnoli, morto poco dopo per choc emorragico. A breve il pm titolare del fascicolo, Giampiero Di Florio, dovrebbe affidare l’incarico per l’autopsia sul corpo dell’uomo. Ieri pomeriggio i due erano impegnati, insieme ad altre dieci persone, in una battuta di caccia al cinghiale in contrada Le Lame di Pescosansonesco. Probabilmente a causa di una errata valutazione, il 25enne - da tempo amico del cacciatore morto - ha colpito il compagno alla gamba destra. Sul posto è intervenuto l’elicottero del 118 di Pescara, ma ogni tentativo di salvare il 56enne è stato inutile. Delle indagini si sono occupati i Carabinieri della Compagnia di Popoli.

domenica 25 novembre 2012

Pescosansonesco (Pe): cacciatore muore dissanguato

CACCIA. MUORE DISSANGUATO

Pomeriggio di sangue in C.da Le Lame. Un 56enne perde la vita per un colpo di fucile esploso dall'amico

TRAGEDIA CACCIA. MUORE UN CACCIATORE. Un cacciatore di 56enne, Giovanni Silvestri di Cugnoli, è morto oggi pomeriggio durante una battuta di caccia a Pescosansonesco, in provincia di Pescara. Secondo una prima ricostruzione la vittima sarebbe stata ferita alla gamba destra da un colpo di fucile esploso da un altro cacciatore che partecipava alla battuta in contrada Le Lame.

CHOC EMORRAGICO. A nulla è valso il pronto intervento del 118 che ha inviato sul posto un elicottero per trasportarlo in ospedale a Pescara. L'uomo e' morto per choc emorragico. I Carabinieri stanno raccogliendo testimonianze per ricostruire l'accaduto.

giovedì 22 novembre 2012

Caccia in Abruzzo: il Consiglio di Stato respinge l'appello di Federcaccia

COMUNICATO STAMPA DEL 22/11/2012

Caccia in Abruzzo: il Consiglio di Stato respinge l'appello di Federcaccia per la riforma dell'Ordinanza del TAR L'Aquila sul calendario venatorio 2012-2013 della Regione Abruzzo.

WWF e Animalisti Italiani: confermate le censure del TAR alle scelte della regione su valutazione di Incidenza, uso di munizioni al piombo, specie in declino e caccia nelle aree importanti per l'Orso bruno marsicano.

Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso di Federcaccia contro la bocciatura ddel calendario venatorio della Regione Abruzzo operata dal TAR - L'Aquila. Si conferma, quindi, la validità della sospensiva del TAR che, su ricorso del WWF e degli Animalisti Italiani, aveva largamente censurato il calendario venatorio varato dalla Giunta regionale.

Il TAR Abruzzo (sede di L'Aquila) a settembre aveva emesso un decreto "inaudita altera parte", i cui contenuti erano stati ad ottobre confermati con un'ordinanza. In sintesi, il TAR aveva bocciato le decisioni della Regione sulla caccia nelle aree SIC e ZPS (per assenza della Valutazione di Incidenza) e in quelle del PATOM particolarmente importanti per l'Orso bruno. Inoltre il TAR aveva decretato lo stop alla caccia per ben otto specie in stato sfavorevole di conservazione (Allodola, Quaglia, Tortora, Beccaccia, Marzaiola, Beccaccino, Moriglione e Pavoncella) e sancito il divieto di uso di munizionamento con piombo nelle aree importanti per Nibbio reale e Grifone.
Successivamente all'ordinanza del TAR la Regione ha varato un nuovo calendario venatorio recependo quasi tutte le indicazioni dell'ordinanza del TAR.

Dichiara Dante Caserta, vicepresidente del WWF Italia "Grazie all'azione del WWF e degli Animalisti italiani decine di migliaia di individui di specie in declino saranno salvi. E' l'ennesimo successo di WWF e Animalisti Italiani davanti ai giudici sulla deregulation venatoria che per troppi anni ha afflitto l'Abruzzo. La linea degli estremisti della caccia, rappresentati in Abruzzo dalla principale associazione venatoria, Federcaccia, sta fallendo clamorosamente. Il lassismo o, peggio, l'atteggiamento filo-venatorio delle varie amministrazioni regionali negli ultimi anni avevano evidentemente abituato i cacciatori ad essere accontentati su qualsiasi richiesta a scapito della conservazione del patrimonio faunistico che è di tutti. Trovano piena conferma nella decisione del massimo organo della Giustizia Amministrativa le pesanti censure che il TAR Abruzzo aveva sollevato rispetto al calendario venatorio della Giunta Regionale che, indirettamente, incassa una nuova sconfitta. Per questo successo voglio ringraziare particolarmente l'intera famiglia degli Avvocati Pezone, Michele, Alfonso e Fabio, che hanno assistito validamente le associazioni per resistere al ricorso della Federcaccia. e gli attivisti del WWF Abruzzo, dal referente delle Guardie Claudio Allegrino al nostro referente in consulta regionale della caccia Augusto De Sanctis. Senza l'impegno appassionato di queste persone l'Abruzzo sarebbe ancora una terra in preda alla deregulation venatoria".

Di seguito l'ordinanza del Consiglio di Stato del 21/11/2012




N. 04606/2012 REG.PROV.CAU.
N. 07666/2012 REG.RIC.
REPUBBLICA ITALIANA
Il Consiglio di Stato
in sede giurisdizionale (Sezione Quinta) ha pronunciato la presente ORDINANZA sul ricorso numero di registro generale 7666 del 2012, proposto da:
Federazione Italiana della Caccia (Federcaccia), rappresentato e difeso dagli avv. Innocenzo Gorlani, Claudio Chiola, con domicilio eletto presso Claudio Chiola in Roma, via della Camilluccia 785; Face Italia, rappresentato e difeso dagli avv. Claudio Chiola, Innocenzo Gorlani, con domicilio eletto presso Claudio Chiola in Roma, via della Camilluccia 785; contro Associazione Italiana Per il World Wide Fund For Nature Ong-Onlus, Associazione Animalisti Italiani Onlus, rappresentati e difesi dall'avv.
Alfonso Pezone, con domicilio eletto presso Susanna Stranieri in Roma, via Circonvallazione Clodia, 179; nei confronti di Regione Abruzzo; per la riforma dell' ordinanza cautelare del T.A.R. ABRUZZO - L'AQUILA: SEZIONE I n.
00274/2012, resa tra le parti, concernente approvazione del calendario venatorio per la stagione 2012-2013 Visto l'art. 62 cod. proc. amm; Visti il ricorso in appello e i relativi allegati; Visti tutti gli atti della causa; Visti gli atti di costituzione in giudizio di Associazione Italiana Per il World Wide Fund For Nature Ong-Onlus e di Associazione Animalisti Italiani Onlus; Vista la impugnata ordinanza cautelare del Tribunale amministrativo regionale di accoglimento della domanda cautelare presentata dalla parte ricorrente in primo grado; Viste le memorie difensive; Relatore nella camera di consiglio del giorno 20 novembre 2012 il Cons.
Antonio Bianchi e uditi per le parti gli avvocati Chiola e Pezone; Ritenuto , ad un primo esame , che il ricorso non appare assistito dal necessario fumus e , come tale , sia da respingere .
Atteso , quindi , che la richiesta di rinvio della odierna discussione dell'incidente cautelare avanzata dal procuratore della parte appellata , al fine di depositare specifica memoria difensiva , viene a perdere sostanziale interesse .
P.Q.M.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta ) respinge l'appello (Ricorso numero: 7666/2012).
Provvede sulle spese della presente fase cautelare come segue : spese compensate .
La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria della Sezione che provvederà a darne comunicazione alle parti.
Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 20 novembre
2012 con l'intervento dei magistrati:
Luciano Barra Caracciolo, Presidente
Manfredo Atzeni, Consigliere
Paolo Giovanni Nicolo' Lotti, Consigliere Antonio Amicuzzi, Consigliere Antonio Bianchi, Consigliere, Estensore L'ESTENSORE

IL PRESIDENTE
DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 21/11/2012
IL SEGRETARIO
(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)

giovedì 15 novembre 2012

Con i fucili fra gli ulivi, 'sotto la lente' comportamenti a volte scorretti e pericolosi dei cacciatori

Diverse le segnalazioni, nelle ultime settimane, nell'entroterra Vastese

Uliveti trafficati per l'annuale raccolta, ma non solo. Nei giorni in cui tornano drammaticamente d’attualità gli incidenti di caccia – è morto stamattina un 12enne della provincia di Nuoro colpito per sbaglio durante una battuta – sono diverse le segnalazioni di mancato rispetto delle regole da parte dei cacciatori nel territorio.

L’episodio risale al 4 e al 5 novembre scorsi, al confine fra Lentella e Fresagrandinaria, nell'entroterra Vastese. Chi ha raggiunto i propri uliveti per portare a termine la raccolta ha trovato a pochi metri i cacciatori di cinghiale in azione. Gli appassionati di caccia, secondo le testimonianze, hanno attraversato, fucili alla mano, i campi coltivati non preoccupandosi delle famiglie presenti. Non solo, l’episodio si è ripetuto il giorno seguente (domenica 5 novembre), quando i cacciatori erano presenti nei campi a circa 10 metri dal centro abitato lentellese. 

«È indecente questo atteggiamento sprezzante delle regole. Ogni fine settimana si parla di incidenti di caccia, ma i comportamenti scorretti sono all’ordine del giorno. Non è proprio rassicurante raccogliere le olive con gente armata di fucile a pochi metri di distanza. E non si dica che erano “solo” di passaggio, perché in quella zona non vi sono boschi, ma solo uliveti e vigne».

Sabato 10 novembre, in tarda mattinata, stesso episodio sull'altro versante con i cacciatori appostati in più punti lungo il bordo della strada comunale che porta alla Trignina, a ridosso del fiume Treste. A un centinaio di metri di distanza un’auto è stata colpita da un cinghiale in fuga. I danni superano il migliaio di euro.

L’ultimo tragico incidente nel Vastese risale alla fine di luglio, quando rimase ucciso un 50enne di Casalbordino. La caccia non può essere esercitata a distanze inferiori ai 100 metri da centri abitati ed edifici di varia natura e a 50 metri da strade e ferrovie.
Antonino Dolce

mercoledì 14 novembre 2012

Teramo, ambiti territoriali di caccia: rinnovati gli organismi e nominati i presidenti

Teramo. Questa mattina, nella Sala consiliare della Provincia, si sono insediati i nuoviComitati di Gestione degli Ambiti Territoriali di Cacciaper eleggere i rispettivi presidenti: per il Vomano Franco Porrini (16 voti, sostituisce Camillo Rastelli, vice Antonio Trivellizzi) per il Salinello Francesco Sabini (14 voti, sostituisce Bruno Santori, vice Antonio Maiorani).

Erano presenti tutti i 20 componenti di ciascun Comitato in rappresentanza delle Associazioni di categoria Agricole (CIa, Coldiretti e Copagri), Ambientaliste (CAI, Urca ed Ekoclub) e Venatorie (Arcicaccia, Enalcaccia, Federcaccia e Liberacaccia); oltrechè i rappresentanti degli Enti locali, Comuni e Provincia.

"Ai nuovi presidenti il mio augurio di buon lavoro e l'auspicio che vi sia una piena collaborazione con la Provincia, si tratta, infatti, di organismi che devono lavorare in maniera sinergica con l'ente e fra loro" ha dichiarato l'assessore alla Caccia Giuseppe Antonio Di Michele, che ha chiosato: "E’ stata una stagione di profondo rinnovamento: abbiamo rivisitato il Piano Faunistico; rivisto i Distretti di caccia; adeguato il regolamento per la caccia al cinghiale; raddoppiato le aree cinofile; curato la formazione. Tutte iniziative che oggi trovano un'adeguata sintesi anche nei documenti programmatici dei due ATC".

venerdì 9 novembre 2012

Parco Sirente Velino – cacciatore nel Parco scambia i Forestali per cacciatori: denunciato

GEAPRESS – Quando, tranquillo nel sentiero del Parco, si è visto fermare dal Vice Questore Aggiunto del Corpo Forestale dello Stato, dr. Bruno Petriccione, avrebbe dichiarato di essersi confuso. Aveva scambiato il Vice Questore, non in divisa, per un collega cacciatore.

Il cacciatore, con il fucile calibro 12 e due setter inglesi, si trovava in un sentiero tabellato ben all’interno del Parco Regionale Sirente – Velino. Il Vice Questore, non in divisa, era con il personale dell’Ufficio Territoriale per la Biodiversità dell’Aquila del Corpo Forestale dello Stato impegnato in attività di controllo dell’are amministrata.

Quando l’uomo, che aveva regolare porto d’armi uso caccia, ha capito che era stato fermato dalla Forestale, ha ammesso di essere a caccia di coturnici ma di non essersi accorto di trovarsi all’interno dell’area protetta.

Il tutto è avvenuto nella Foresta Demaniale Regionale “Acquazzese” che, per conto della Regione Abruzzo, viene gestita dall’Ufficio Territoriale per la Biodiversità del Corpo Forestale dello Stato. 435 ettari di foresta che da 1.320 metri di quota arriva fino ai 2209 della cresta del Monte Ocre. Un’area interamente ricadente nel Parco regionale.

Stamani era in corso la sistemazione di un sentiero-natura adibito per l’escursionismo naturalistico e il monitoraggio della flora e della fauna. Ed è proprio lungo quel sentiero che, in tutta tranquillità, è apparso il cacciatore con fucile e setter. Qui il Vice Questore Aggiunto Forestale Bruno Petriccione, biologo, ha subito bloccato il soggetto denunciato. Era a caccia di coturnici, commentano dalla Forestale, proprio una delle specie più rare e minacciate della Foresta Demaniale e di tutto il Parco Regionale del Sirente-Velino.

Il cacciatore è stato poi accompagnato presso gli uffici del Comando Stazioni per gli accertamenti e la denuncia per esercizio dell’attività venatoria in area vietata.

Orso marsicano, il parco d'Abruzzo cerca l'accordo con cacciatori ed allevatori

Giuseppe Rossi, commissario del Parco Nazionale d’Abruzzo e Franco Zunino,segretario e fondatore dell’Associazione Italiana per la Wilderness sembra abbiano trovato un punto di incontro sulla tutela dell'orso marsicano. Il passo avanti del Parco, riferisce il sito Gaianews, è stato fatto per intercedere nei confronti di cacciatori e allevatori sul piano venatorio abruzzese, che ancora manca anche a causa delle troppe tensioni contrapposte e sulle questioni riguardanti la gestione dei pascoli nel parco e in quelle dei monitoraggi sanitari, che quest’anno sono esplosi fragorosamente con il focolaio di tubercolosi a Gioia dei Marsi. 

Nel programmatico comunicato del Parco si legge: “L’AIW si è fatta spesso anche un poco portavoce di queste categorie, presentandosi, in varie occasioni, come impegnata mediatrice per la soluzione dei conflitti insorti. A seguito di alcuni recenti incontri chiarificatori tra i responsabili del Parco e la dirigenza dell’AIW, è stato concordato di ristabilire un positivo rapporto di collaborazione, nell’interesse reciproco e nell’interesse precipuo della conservazione.

“L’Ente Parco, nel rispetto di una reciproca civile dialettica e delle proprie prerogative, sarà lieto per il futuro di valutare con senso costruttivo le istanze e/o le possibili critiche e le considerazioni che l’AIW riterrà di avanzare per la comune finalità di salvaguardia dell’Orso marsicano. Infine, secondo quanto concordato, l’Ente Parco e l’AIW porranno particolare impegno nel cercare le migliori soluzioni dirette a migliorare i rapporti esistenti e superare positivamente eventuali conflitti con cacciatori, allevatori e pastori. Si tratta, infatti, di categorie da considerare in modo costruttivo nelle politiche di conservazione, coinvolgendole attivamente nelle azioni di tutela dell’orso marsicano e del suo habitat.”

sabato 3 novembre 2012

Colpito per errore, cacciatore ferito nel pescarese

CEPAGATTI. Un uomo è rimasto ferito in modo non grave nel corso di una battuta di caccia che si stava tenendo nella zona di Cepagatti (Pescara): il cacciatore sarebbe stato colpito per errore ad una gamba da un colpo di fucile esploso accidentalmente da un altro cacciatore. Subito soccorso l'uomo è stato ricoverato all'ospedale di Pescara. Sull'episodio stanno indagando i Carabinieri della locale stazione e della compagnia di Pescara. 
In base alla ricostruzione dei militari dell'Arma A.L., 54 anni, di Montesilvano, impiegato, e' rimasto ferito in localita' Fosso Lupo di Cepagatti, verso le 5.45. Era con due amici e a circa 40 metri da loro c'era una coppia di cacciatori. Nel momento in cui e' stata avvistata una lepre e' partito il colpo che lo ha raggiunto e ferito alla gamba. Colpito anche il cane da caccia che si trovava li'. Ora si dovra' provvedere ad estrarre i pallini. I carabinieri stanno lavorando per chiarire le responsabilita' e adottare eventuali provvedimenti nei confronti di chi ha sparato.