venerdì 2 settembre 2011

Arcicaccia Chieti su calendario venatorio 2011-2012

Pensieri a Voce Alta del presidente Angelo Pessolano della Federazione Provinciale Arci Caccia di Chieti in merito al Calendario Venatorio per la stagione 2011/2012



Ciò che è stato redatto dall’ufficio caccia, approvato dalla regione Abruzzo e controfirmato dall’assessore Febbo e dal presidente regionale, a nostro modesto parere è forse il peggior calendario venatorio dell’ultimo decennio, si è riusciti a fare anche peggio dell’anno precedente il che non era certo facile, fregandosene di ciò che la consulta regionale della caccia aveva chiesto in merito alle modifiche da apportare alla bozza presentataci, ma che per paura di paventati ricorsi da parte di verdi ed animalisti, ha seguito il suo corso regalando ai cacciatori abruzzesi un calendario scandaloso con quattro mezze pre-aperture (3/4/10E 11 SETTEMBRE ) CON LA VARIANTE DELLA POSSIBILITA’ DI USCIRE CON I CANI per l’addestramento dalle ore 12.00 in poi, (chissà perché e per quale utilità) anche se le associazioni avevano richiesto di diminuire drasticamente un eventuale pre-apertura ad una giornata per evitare eventuali tentativi di gente scorretta (BRACCONIERI) di abbattere specie non aperte quali saranno i selvatici stanziali, vista la totale assenza sul territorio di controllo in particolar modo nella nostra provincia e per non concentrare la caccia solo sulla tortora e il merlo con tutti i rischi connessi ad un concentramento di cacciatori nei pochi campi di girasoli rimasti non tagliati,il proseguo ha dell’assurdo apertura generale al18settembre per fagiano lepre e cinghiale, dimenticandosi la starna che non si sa per quale criterio scientifico e soprattutto basato su quali dati visto che i ripopolamenti vengono effettuati dagli ambiti con i soldi dei cacciatori, debba aprirsi il 01ottobre e chiudersi il 30 novembre ,mentre per il cinghiale e la lepre la chiusura è fissata al 18 dicembre, il fagiano la quaglia e l’ allodola al 31 dicembre come dovrebbe essere per la 157/92 anche per la starna. Passiamo ai migratori cesene e tordi apertura alla terza di settembre e chiusura al 19 gennaio (ASSURDO), beccaccia dal 01 ottobre con chiusura al 19 gennaio, accompagnata dalle peculiarità climatiche che ne possano prevedere l’anticipo della chiusura in base a temperature che abbiano un brusco calo (almeno 10°Cin 24 ore) temperature medie giornaliere inferiori a quelle della norma stagionale,durata dell’ondata di gelo stimata di 6/7 giorni, così definita entro il terzo giorno dalla protezione civile, sempre senza alcun criterio scientifico ne supportato da dati concreti dimostrando assoluta non conoscenza della specie che da qualche anno ha spostato i periodi migratori a causa del clima di circa un mese portando gli arrivi nei nostri boschi da novembre ai primi di dicembre, la tutela di questa specie deve essere di natura mondiale tentare di preservarla qua per poi distruggerla altrove non serve a nulla e a nessuno sarebbero altre le cose da fare per protegger questo migratore in primis la guerra alla posta e ai postaioli e non certo limitarne il periodo di caccia con i cani da ferma. Passiamo al carniere giornaliero limitazioni su tutto ne evidenzio alcuni quaglia 5 capi giornalieri 25 stagionali, beccaccia 3 capi giornalieri 20 stagionali, tortora 5 capi giornalieri 20 stagionali, merlo 5 capi giornalieri, allodola 10 capi giornalieri 50 stagionali e per chiudere la coturnice un capo giornaliero, non mensionando lo stagionale per cui si rimette ai piani di prelievo nelle aree interessate, mi piacerebbe conoscere in base a quali dati e da quale istituto superiore siano stati imposti questi numeri e quantitativi, son curioso di sapere, dove siano finite quelle esaltanti e fantasiose promesse fatte da alcuni politici e associazioni venatorie che promettevano più specie cacciabili e più lunghi periodi di caccia questo è ciò che è successo e all’orizzonte ci sono delle grosse nubi nere per il mondo venatorio vedi il paventato Osservatorio Faunistico Regionale che se guidato da tecnici di questo livello con l’assenza al suo interno di esperti di caccia che possano difendere i nostri interessi e il nostro sport ci vedrà soccombere al volere di verdi e animalisti e anticaccia in generale, a tutto ciò noi ci opporremo strenuamente che la politica lo sappia son finiti i tempi dei creduloni o dei grulli chi non lo merita non avrà più l’appoggio del mondo venatorio sia esso di destra o di sinistra. Tanto altro ci sarebbe da dire… di certo qualcosa l’ho dimenticata tante son le corbellerie scritte, ma ci ritorneremo in seguito, a proposito dove sono le altre associazioni? A loro va tutto BENE? Chi non è sordo batta un COLPO


Distinti Saluti


Per la Federazione Provinciale Arci Caccia CSAA di Chieti il Presidente Angelo Pessolano




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