COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
ANIMALISTI ITALIANI ONLUS E LEGA PER L’ABOLIZIONE DELLA CACCIA (LAC)
Il Consiglio dei Ministri censura la legge abruzzese sulla caccia.
LAC ed Animalisti Italiani: un disastro la politica regionale sulla caccia
L’AQUILA – Il Consiglio dei Ministri ha impugnato la legge regionale della caccia L.R. 39/10 che prevedeva il Calendario Venatorio per questa stagione di caccia.
Il testo è stato bocciato dal Governo in quanto presenta diverse violazioni e in contrasto con la legge quadro nazionale sulla caccia, in particolare in merito al mancato rispetto dei periodi caccia e delle specie cacciabili.
Il Consiglio Regionale ad agosto di quest’anno (con i soli voti contrari di Verdi, IdV, RC) in barba ai pareri negativi dell’ ISPRA (l’istituto scientifico nazionale per lo studio della fauna selvatica), delle associazione per la tutela dell’ambiente e degli animali, dei tribunali amministrativi regionali (che già l’anno scorso avevano cassato di illegittimità le norme regionali) ha approvato con la L.R: 39/2010 un Calendario Venatorio pessimo, volto all’esclusivo soddisfacimento dei cacciatori senza tener conto, neppur minimamente, dell’esigenza di tutela e conservazione della fauna selvatica così come richiesto dal legislatore nazionale.
Dichiarazione di Anna Marina Gallo delegata responsabile Abruzzo della Lega per l’Abolizione Caccia (LAC):
“L’anno scorso il governo regionale è stato sconfitto per ben due volte dai ricorsi al TAR delle associazioni ambientaliste ed animaliste a causa di provvedimenti amministrativi ritenuti illegittimi. Quest’anno, con una scorrettezza politica che non ha precedenti, la Regione Abruzzo si è subdolamente sottratta al giudizio del Tribunale Amministrativo Reionale (TAR) approvando il calendario venatorio con una legge (che non è impugnabile dalle associazioni) anziché una delibera, impedendo di fatto alle associazioni di tutelare gli interessi della collettività.
Dichiarazione di Marialucia Santarelli, delegata Abruzzo dell’Associazione “Animalisti Italiani Onlus”:
“La politica regionale in materia di gestione della fauna selvatica è sempre stata inconsistente ma negli ultimi anni si è riusciti a fare di peggio. Quello che chiediamo oggi è un’assunzione di responsabilità per tutti i consiglieri regionali che da subito devono provvedere a correggere il calendario venatorio rispettando la legge ed i cittadini non cacciatori e le richieste del mondo scientifico. Un appello lo rivolgiamo al Governatore Chiodi affinché impedisca all’Assessore alla Caccia Mauro Febbo ulteriori iniziative sulla caccia sconsiderate ed illegittime”.
07 OTTOBRE 1010
ANIMALISTI ITALIANI ONLUS E LEGA PER L’ABOLIZIONE DELLA CACCIA (LAC)
Il Consiglio dei Ministri censura la legge abruzzese sulla caccia.
LAC ed Animalisti Italiani: un disastro la politica regionale sulla caccia
L’AQUILA – Il Consiglio dei Ministri ha impugnato la legge regionale della caccia L.R. 39/10 che prevedeva il Calendario Venatorio per questa stagione di caccia.
Il testo è stato bocciato dal Governo in quanto presenta diverse violazioni e in contrasto con la legge quadro nazionale sulla caccia, in particolare in merito al mancato rispetto dei periodi caccia e delle specie cacciabili.
Il Consiglio Regionale ad agosto di quest’anno (con i soli voti contrari di Verdi, IdV, RC) in barba ai pareri negativi dell’ ISPRA (l’istituto scientifico nazionale per lo studio della fauna selvatica), delle associazione per la tutela dell’ambiente e degli animali, dei tribunali amministrativi regionali (che già l’anno scorso avevano cassato di illegittimità le norme regionali) ha approvato con la L.R: 39/2010 un Calendario Venatorio pessimo, volto all’esclusivo soddisfacimento dei cacciatori senza tener conto, neppur minimamente, dell’esigenza di tutela e conservazione della fauna selvatica così come richiesto dal legislatore nazionale.
Dichiarazione di Anna Marina Gallo delegata responsabile Abruzzo della Lega per l’Abolizione Caccia (LAC):
“L’anno scorso il governo regionale è stato sconfitto per ben due volte dai ricorsi al TAR delle associazioni ambientaliste ed animaliste a causa di provvedimenti amministrativi ritenuti illegittimi. Quest’anno, con una scorrettezza politica che non ha precedenti, la Regione Abruzzo si è subdolamente sottratta al giudizio del Tribunale Amministrativo Reionale (TAR) approvando il calendario venatorio con una legge (che non è impugnabile dalle associazioni) anziché una delibera, impedendo di fatto alle associazioni di tutelare gli interessi della collettività.
Dichiarazione di Marialucia Santarelli, delegata Abruzzo dell’Associazione “Animalisti Italiani Onlus”:
“La politica regionale in materia di gestione della fauna selvatica è sempre stata inconsistente ma negli ultimi anni si è riusciti a fare di peggio. Quello che chiediamo oggi è un’assunzione di responsabilità per tutti i consiglieri regionali che da subito devono provvedere a correggere il calendario venatorio rispettando la legge ed i cittadini non cacciatori e le richieste del mondo scientifico. Un appello lo rivolgiamo al Governatore Chiodi affinché impedisca all’Assessore alla Caccia Mauro Febbo ulteriori iniziative sulla caccia sconsiderate ed illegittime”.
07 OTTOBRE 1010
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