giovedì 5 agosto 2010

Abruzzo. Caporale: legge ignobile - consiglio regionale ostaggio dei cacciatori

CAPORALE: “LEGGE IGNOBILE – CONSIGLIO REGIONALE OSTAGGIO DEI CACCIATORI”

Dichiarazione di Walter Caporale, Capogruppo regionale VERDI Regione Abruzzo:
“Il Consiglio regionale ha approvato una vergognosa Legge in materia di caccia con il voto contrario dei VERDI, di RC, e IDV, astenuti Comunisti Italiani e Chiavaroli del PdL a favore tutti gli altri.

La ignobile Legge approvata nel testo originale era ancora più ignobile, vergognosa e illegale di quella definitiva. Grazie all’ostruzionismo che ho fatto con centinaia di emendamenti presentati ho ottenuto: il divieto del trasporto di armi nei Parchi (istigazione a reato penale, perché è già vietato da norme nazionali); obbligo del parere “vincolante” dell’ISPRA per comparto unico e pre-apertura; riduzione dei periodi di caccia di diverse specie; tolto il potere alle Province di inserire la pre-apertura (altro abuso, non previsto in nessuna legge).

Restano punti gravissimi come il Nomadismo Venatorio (possibilità di cacciare anche in Ambiti Territoriali di Caccia diversi da quelli del proprio territorio aumentando gli indici di pressione venatoria in alcune zone); addestramento dei cani da caccia con le prede a partire da due mesi prima, invece che un mese; periodi di caccia per ogni specie troppo lunghi ed in contrasto con le proposte dell’ISPRA, legge e non provvedimento amministrativo; inserite specie cacciabili per i quali l’ISPRA, a causa del forte declino chiede la sospensione della caccia (codone, quaglia, pavoncella, beccaccia, tortora e allodola).

La Regione Abruzzo ha approvato con “Legge” il Calendario Venatorio che dovrebbe essere approvato con un provvedimento amministrativo, perché è proprio di amministrazione del Patrimonio Faunistico che si parla e non di normative e leggi, che in materia venatoria non mancano. Purtroppo i colleghi scambiano l’amministrazione del territorio con l’amministrazione e l’accaparramento dei pacchetti di voti dei cacciatori. In Abruzzo la lobby della caccia conta 15.000 voti.

Anche quest’anno non mancheranno denunce per l’impugnazione della legge al Governo, ricorsi alla Comunità Europea per avviare una procedura di infrazione e tutte le denunce possibili, anche ad personam, per il grave attentato alla natura e alle leggi dello Stato che l’approvazione di questa legge ha comportato.

L’Aquila, 4 agosto 2010

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