domenica 14 ottobre 2012

Febbo: proporrò alcune modifiche al calendario venatorio vigente

“L’amministrazione regionale conferma la bontà delle scelte operate e dei contenuti del calendario venatorio in quanto rispettosi del quadro normativo vigente e dei principi e delle tecniche di gestione faunistica. Ad ogni modo abbiamo deciso di apportare alcune modifiche e integrazioni al calendario venatorio vigente predisposte al fine di adeguarlo all’Ordinanza del Tar del 10 ottobre u.s. Queste saranno contenute all’interno di una proposta di Delibera che presenterò nel corso della prossima seduta della Giunta regionale in programma lunedì 15 ottobre”.

E’ quanto annuncia l’Assessore regionale alla Caccia, Mauro Febbo che torna a interrogarsi “sull’ingiustificato e discutibile trionfalismo di alcune associazioni ambientaliste riguardo proprio l’Ordinanza del Tar, che ha semplicemente confermato il Decreto di sospensiva emesso dallo stesso Tribunale Amministrativo Regionale il 7 settembre u.s. senza entrare nel merito dei contenuti del provvedimento. Nel frattempo, anche allo scopo di evitare ulteriori danni a quanti esercitano legittimamente l’attività venatoria, abbiamo apportato alcuni interventi in attesa della sentenza di merito nella quale riponiamo massima fiducia.

Queste modifiche in particolare riguardano le zone SIC, ZPS, PATOM e le specie SPEC.

Per le aree SIC e ZPS abbiamo introdotto delle misure tese a mitigare il disturbo che l’azione venatoria può indurre attraverso l’utilizzo dei cani e le pressione venatoria stessa.

Saranno ridotte, ad esempio, le giornata di caccia da 3 giornate fisse/settimana a 2 giornate fisse/settimana per quelle forme di caccia che utilizzano cani da seguita il cui numero inoltre è stato ridotto a 3 per equipaggio.

A questo proposito però mi preme sottolineare che non appare così alta l’attenzione prestata dagli ambientalisti verso quei branchi di cani randagi e inselvatichiti che sciamano liberamente in questi territori di pregio arrecando disturbi maggiori ed incontrollati.

Per le arre PATOM inoltre, si vanno ad estendere le limitazioni già previste per le ZPE (Zone di protezione esterna) del PNALM in tutte le aree individuate dal Ministero dell’Ambiente come zone di presenza stabile dell’Orso. Valgono inoltre tutte le misure e le limitazioni stabilite per le SIC e ZPS.

Per quanto riguarda le specie SPEC conformemente all’ordinanza del Tar, esse vengono sottratte al prelievo venatorio ad eccezione della Beccaccia. Per quest’ultima infatti ci si adegua alle linee guida dettate dall’Ispra”. “Inoltre – conclude Febbo – vengono introdotti per la prima volta in Abruzzo, e forse in Italia, sistemi di gestione per la Beccaccia quali ad esempio la valutazione delle classi di età degli individui abbattuti. Anche su questo aspetto l’Ispra ha espresso parere favorevole”.

Fonte: abruzzonews24.it del 15 ottobre 2012

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