mercoledì 3 ottobre 2012

Chiodi contro Bambi: la Regione Verde apre la caccia a cervi e caprioli

Questa mattina ho presentato una richiesta di parere al Collegio delle Garanzie Statutarie sottoscritta da tutti i gruppi del centrosinistra (Rifondazione, PdCI, Verdi, IdV, SEL, PD) sulla delibera sulla conformità all’articolo 13 dello Statuto, della deliberazione di giunta regionale n. 605, del 1 settembre 2011, ed il relativo Avviso “Indirizzi generali per la gestione delle popolazioni di cinghiale e principi generali per la gestione delle popolazioni di cervo e caprioli” già approvati con delibera di G.R. n. 605 del 1/9/2011, pubblicato sul BURA n. 51 del 26.09.2012.


Nella richiesta di parere evidenziamo quelle che sono a nostro avviso palesi forzature dell’assessore Febbo e della Giunta regionale.
Comunque oltre al piano della legittimità c’è da sottolineare il contenuto discutibile del provvedimento della Giunta che di fatto apre la caccia anche a cervi e caprioli in quella che dovrebbe essere la Regione Verde dei Parchi.
Una scelta che ci appare folle considerata anche la valenza che questi animali hanno anche per quanto riguarda il turismo naturalistico.

Inoltre è altrettanto discutibile che si affidi alle Province di autorizzare l’ingresso dei cacciatori in aree protette riducendo il ruolo degli enti parco. Dulcis in fundo in una regione in cui si lamentano i danni all’agricoltura da parte del sovrappopolamento di cinghiali all’articolo 2 comma 3 sui piani di reintroduzione e ripopolamento si fa riferimento agli ungulati tout court, non escludendo, quindi, il Cinghiale (tra l’altro il provvedimento norma specificatamente la gestione delle popolazioni di Cinghiale) dimenticando che la Legge regionale 10/2004 recita espressamente “su tutto il territorio regionale è vietato immettere, qualunque ne sia la motivazione, ilcinghiale (Sus scrofa)”. 
Maurizio Acerbo
Consigliere regionale PRC

Fonte: maurizioacerbo.it 



                           

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