lunedì 13 agosto 2012

"LA GIUNTA APPROVA ANCORA UNA VOLTA UN VERGOGNOSO CALENDARIO VENATORIO DETTATO DAI CACCIATORI AGLI SCRIBACCHINI DELLA REGIONE"


COMUNICATO STAMPA DEL 09 AGOSTO 2012

ABRUZZO E CACCIA. LA GIUNTA APPROVA ANCORA UNA VOLTA UN VERGOGNOSO CALENDARIO VENATORIO DETTATO DAI CACCIATORI AGLI SCRIBACCHINI DELLA REGIONE. UNO SCHIAFFO ALLA NATURA, AGLI ANIMALI, AL RISPETTO DELLE LEGGI NAZIONALI ED EUROPEE.

LE TASSE DEGLI ABRUZZESI SERVIRANNO PURTROPPO ANCHE A PAGARE GLI ERRORI E L'INCONSISTENZA DELL'ASSESSORE ALLA CACCIA MAURO FEBBO

L’Aquila, 09 Agosto 2012 - Dichiara Walter Caporale, Capogruppo regionale dei Verdi: “Ogni anno la Regione Abruzzo colleziona sconfitte e bocciature in materia di caccia. E’ arrivato il momento di far pagare di tasca propria a chi per tutti questi anni ha abusato della propria posizione per far approvare norme e delibere illegittime i cui costi e spese legali vengono scaricati sulla collettività abruzzese”.
La Regione Abruzzo anche questa volta ha voluto perdere l’occasione per adeguare il calendario venatorio regionale a quanto disposto  dalla recente sentenza del TAR e dai pareri obbligatori dell’ ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).
Anche quest’anno infatti non sono state tenute in considerazione diverse indicazioni dal mondo scientifico e dai giudici amministrativi, ad esempio  in riferimento alle specie cacciabili e ai tempi e periodi caccia, all’utilizzo dei pallini di piombo e alla tutela dell’orso bruno dalla caccia.
La Regione Abruzzo, consapevole ogni anno di approvare calendari venatori palesemente illegittimi (ne sono la prova ogni anno le condanne comminate dai giudici amministrativi contro la Regione Abruzzo) tenta in ogni modo di bloccare i ricorsi delle associazioni per la protezione dell’ambiente e per la tutela degli animali.
Per impedire i ricorsi al TAR, il Consiglio Regionale aveva emanato il calendario venatorio 2010/2011 con una subdola legge  (su cui non è possibile il ricorso al TAR). Ma le associazioni non si sono date per vinte ed hanno ottenuto la bocciatura della “leggina” dalla Corte Costituzionale che ha sancito, in maniera univoca, che i calendari possono essere emanati solo con atto amministrativo (quindi con delibera) e non con legge-provvedimento.
Quest’anno la Regione Abruzzo è costretta (dalla Legge)  ad approvare il calendario venatorio con delibera di giunta (impugnabile dagli aventi diritto al Tribunale Amministrativo Regionale).
Consapevoli anche quest’anno di aver approvato un calendario venatorio illegittimo, la Regione Abruzzo tenta di impedire i ricorsi delle Associazioni per la tutela dell’ambiente e degli animali pubblicando il calendario venatorio il 01 agosto, cercando così di far mancare i tempi necessari per impugnare l’atto.
La Regione Abruzzo ha degli obblighi di legge che non ottempera. La legge regionale abruzzese n. 10/2004 indica che la Giunta Regionale entro e non oltre il 15 giugno  deve pubblicare il calendario venatorio.
Fino a quanto la fauna selvatica verrà considerata dalla legge italiana “patrimonio indisponibile dello Stato” e quindi un bene di tutta la collettività, i Verdi si adopereranno per tamponare gli abusi dei cacciatori e della politica filo-venatoria di questa Giunta regionale.
SI ALLEGA CRONISTORIA DELLE SCONFITTE GIUDIZIARIE IN MATERIA VENATORIA DELLA GIUNTA CHIODI



Walter Caporale
Capogruppo Verdi
Regione Abruzzo






CRONISTORIA DELLE SCONFITTE GIUDIZIARIE IN MATERIA VENATORIA DELLA GIUNTA CHIODI:

·   SETTEMBRE 2009: Il TAR Abruzzo con ordinanza depositata il 03 settembre 2009 accoglie pienamente il ricorso del’ Associazione WWF ricorrente avverso il calendario venatorio 2009/2010 annullando le scelte della Giunta Regionale sulla preapertura alla Quaglia e sul posticipo della caccia alla Beccaccia.

OTTOBRE 2009: Il TAR Abruzzo con ordinanza del 14 ottobre 2009 accoglie il ricorso delle associazioni Animalisti Italiani e della LAC avverso il Calendario venatorio regionale 2009/2010. Il TAR ha “Considerato che pare fondata la censura di difetto  di motivazione della DGR impugnata, nella parte in cui quest’ultima non ha dato adeguata contezza delle ragioni di dissenso rispetto alle concludenze consultive dell’ISPRA“.

DICEMBRE 2010: Con ordinanza del 02 dicembre 2010 il TAR Abruzzo boccia la Regione Abruzzo a seguito del ricorso presentato dagli ambiti territoriali di caccia dell'Aquila, Barisciano, Avezzano e Roveto-Carseolano che contestavano il nomadismo venatorio introdotto con la mobilità dei cacciatori per la fauna migratoria. Il TAR: “La disposizione impugnata è inoperativa, inefficace, inapplicabile e ha ritenuto rilevanti e non manifestamente infondati i dubbi di costituzionalità sollevati col ricorso. Ci si augura che, per il futuro, il legislatore tenga presenti i princìpi generali che regolano la materia, conservazione dell'ambiente e tutela della fauna».

·  OTTOBRE 2011: Il TAR ABRUZZO sul ricorso presentato da Ass. Animalisti Italiani, WWF e LAC sospende con ordinanza del 27/10/11 parte del Calendario Venatorio 2011-2012 censurando la Regione Abruzzo che ha completamente stravolto i periodi di caccia per le singole specie che erano stati suggeriti dall’ISPRA, allungando il periodo di caccia per ben 27 di queste. Il Tar ha ritenuto che la Giunta regionale non ha motivato adeguatamente tutti questi abnormi scostamenti dai periodi indicati dall’ISPRA. Inoltre il TAR ha censurato la Regione anche sugli orari di caccia”. La Giunta regionale, per adeguarsi parzialmente alle indicazioni dei giudici emana ben quattro versioni diverse di calendario venatorio.

FEBBRAIO 2012 La Corte Costituzionale con sentenza n. 20/2012 dichiara illegittima la legge della Regione Abruzzo 10 agosto 2010, n. 39 (Norme per la definizione del calendario venatorio regionale per la stagione venatoria 2010/2011), a seguito di richieste di impugnativa pervenute al Governo. La Corte sancisce in maniera univoca che i calendari possono essere emanati solo con atto amministrativo e non con legge-provvedimento.

·   GIUGNO 2012: Il TAR Abruzzo il 25/06/2012 deposita sentenza di merito sul ricorso presentato da Ass. Animalisti italiani, WWF e LAC. Vengono bocciati dai giudici diversi punti del Calendario Venatorio 2011-2012 tra i quali la caccia alle specie in declino (SPEC); la relazione tecnica dell’Assessorato competente, definita inidonea; l’uso delle munizioni al piombo; le iniziative a tutela  dell’orso dalla caccia che non ne garantiscono la salvaguardia. Sollevata e rimandata alla Corte Costituzionale la questione di legittimità costituzionale della legge regionale sul comparto unico sulla migratoria.




 Gruppo Consiliare "VERDI" Regione Abruzzo Via Jacobucci,4 - 67100 L'Aquila –

Nessun commento: