lunedì 13 agosto 2012

Approvato dalla Regione Abruzzo un calendario venatorio inaccettabile


COMUNICATO STAMPA
Approvato dalla Regione Abruzzo un calendario venatorio inaccettabile.
Saranno cacciate le specie in declino e sarà allungato il periodo di caccia fino a febbraio.

L’AQUILA - Ancora una volta l’Assessore alla Caccia Mauro Febbo, messo all’angolo dalle pressioni dei cacciatori, ha inserito nel calendario venatorio diversi elementi peggiorativi a danno della fauna. E’ stato infatti quasi integralmente fatto proprio dall’Assessore il documento presentato dalle associazioni venatorie che chiedevano  l’estensione dei periodi di caccia, l’estensione del periodo di allenamento cani e l’eliminazione di alcune restrizioni su tempi e modi di caccia.

La Regione autorizza inoltre a cacciare ben dieci specie di uccelli (ghiandaia, colombaccio, cornacchia grigia, fischione, moriglione, marzaiola, gallinella d’acqua, porciglione e pavoncella) fino a febbraio e sarà ancora consentito il nomadismo venatorio in tutta le Regione, nonostante i dubbi di legittimità espressi dai giudici amministrativi del TAR. Sarà possibile sparare a diverse specie di animali considerate in declino (specie SPEC) dalla comunità scientifica.

I cari nemici degli animali Chiodi e Febbo hanno anche ignorato quanto imposto dalla recente ennesima sconfitta al TAR che non riguarda soltanto il calendario venatorio impugnato (quello dell’anno scorso) ma, a parere dei giudici, anche i calendari successivi: “….di modo che ne derivi un effetto in senso ampio conformativo sulla periodica attività dell’amministrazione in materia”.

La gente considera immorale sparare ad animali. L’80 % degli italiani ritiene che la caccia debba essere vietata o fortemente ridotta (IPSOS 2010) mentre, al contrario, la strafottenza venatoria della Regione Abruzzo non si arresta neppure dietro ai richiami dei giudici del TAR, della Corte Costituzionale, dell’ISPRA e dell’Unione Europea.

E’ inaccettabile che la maggior parte del mondo politico regionale continui questo esercizio di sudditanza verso il mondo venatorio oramai vecchio e destinato all’estinzione avendo la maggior parte dei cacciatori un'età compresa tra i 65 e i 78 anni (elaborazione Coldiretti su dati Istat e Federcaccia).

Le Associazioni LAC ed Animalisti Italiani Onlus valuteranno tutte le iniziative utili a ridimensionare le velleità venatorie della Regione a tutela degli animali e della volontà dell’80% dei cittadini abruzzesi.

L’Aquila, 10 agosto 2012

Marialucia Santarellli
Delegata Resp. Abruzzo
Associazione Animalisti Italiani Onlus

Marina Angela Anna Gallo
Delegata Resp. Abruzzo
Associazione LAC

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