tag:blogger.com,1999:blog-49394056744451647092024-03-07T11:49:45.082+01:00Caccia Abruzzonotizie sulla cacciaUnknownnoreply@blogger.comBlogger734125tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-48405595830442228302024-03-07T11:49:00.000+01:002024-03-07T11:49:12.103+01:00Regione Abruzzo eroga una pioggia di contributi pubblici alle associazioni venatorie<p> </p><p class="elementToProof" style="direction: ltr; margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; text-align: center;">
<span style="color: black; font-family: Tahoma; font-size: 11pt;">Comunicato stampa del 7 marzo 2024</span></p>
<p align="center" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="color: black; font-family: Tahoma; font-size: 11pt;"> </span></p>
<p align="center" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="color: black; font-family: Tahoma; font-size: 11pt;"><b>Regione Abruzzo eroga una pioggia di contributi pubblici alle associazioni venatorie</b></span></p>
<p align="center" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt;"><span style="color: black; font-family: Tahoma; font-size: 11pt;"><b>Il
WWF Abruzzo evidenzia che con i soldi dei cittadini abruzzesi si
acquista e si ristruttura anche la sede di Federcaccia, mentre
il Centro Recupero della Fauna Selvatica di Pescara non riceve i fondi
previsti per legge</b></span></p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: Tahoma; font-size: 11pt;"><b> </b></span></p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: Tahoma; font-size: 11pt;">Con
la pubblicazione sul Bollettino Regionale delle Disposizioni
finanziarie per la redazione del Bilancio di previsione finanziario
2024- 2026 della Regione Abruzzo (Legge di stabilità regionale 2024),
sono stati pubblicati gli elenchi degli enti e delle associazioni che, a
vario titolo, hanno ottenuto un contributo a fondo perduto.</span></p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: Tahoma; font-size: 11pt;">Spiccano tra queste associazioni quelle venatorie che complessivamente hanno ricevuto ben 115.000 euro.</span></p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: Tahoma; font-size: 11pt;">Queste, nel dettaglio, le prebende alle associazioni venatorie abruzzesi:</span></p><p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: Tahoma; font-size: 11pt;"> </span></p>
<ul data-editing-info="{"unorderedStyleType":2}" style="margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; text-align: justify;"><li style="color: black; font-family: Tahoma; font-size: 11pt; line-height: 107%; list-style-type: "- "; margin: 0cm 0cm 8pt 36pt;">
<span style="color: black; font-family: Tahoma; font-size: 11pt; line-height: 107%;">Associazione Nazionale Libera Caccia – Sezione provinciale L’Aquila euro 10.000</span></li><li style="color: black; font-family: Cambria; font-size: 12pt; line-height: 107%; list-style-type: "- "; margin: 0cm 0cm 8pt 36pt;">
<span style="color: black; font-family: Tahoma; font-size: 11pt; line-height: 107%;">Associazione Italcaccia – Sezione provinciale di Pescara euro 5.000</span></li><li style="color: black; font-family: Cambria; font-size: 12pt; line-height: 107%; list-style-type: "- "; margin: 0cm 0cm 8pt 36pt;">
<span style="color: black; font-family: Tahoma; font-size: 11pt; line-height: 107%;">Federazione Italiana della Caccia – Sezione provinciale di Chieti euro 100.000</span></li></ul>
<p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: Tahoma; font-size: 11pt;">Le
motivazione dei contributi sono diverse, si va da contributo
straordinario per le spese di funzionamento per la Liberacaccia,
al contributo per le attività associative e le spese di funzionamento
per l’Italcaccia fino al arrivare addirittura al contributo per
l’acquisto e ristrutturazione di una sede e di veicoli per vigilanza e
attrezzature per la Federcaccia.</span></p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: Tahoma; font-size: 11pt;"> “Quello
che sconcerta - sottolinea Filomena Ricci, delegata del WWF Abruzzo - è
che il governo regionale abruzzese ha deciso
di finanziare con danaro pubblico Associazioni che nascono per tutelare
gli interessi dei cacciatori e sicuramente non quelli della comunità
intera come l’ambiente e la fauna a scapito di altri enti pubblici come
il benemerito Centro Recupero della Fauna Selvatica
(CRAS) di Pescara che da anni rappresenta l’unico riferimento per
l’Abruzzo per il soccorso ed il recupero degli animali protetti.”</span></p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: Tahoma; font-size: 11pt;">Nella
stessa Legge di stabilità regionale 2024 è indicato che le provvidenze
annuali in favore del Centro Recupero della Fauna
Selvatica sono pari a zero, nonostante due normative regionali ne
prevedano il finanziamento annuale da parte della Regione Abruzzo.
</span></p>
<p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: Tahoma; font-size: 11pt;">Inoltre, in Abruzzo manca una rete che organizzi il sistema per il primo intervento, la raccolta, il trasporto e la consegna al
Centro Recupero.</span></p>
<p class="elementToProof" style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify;">
<span style="color: black; font-family: Tahoma; font-size: 11pt;">“Tutto
questo - conclude Filomena Ricci - avviene nonostante l’opinione
pubblica e anche la giurisprudenza abbiano acclarato che l’interesse
alla caccia non debba prevalere rispetto all’esigenza
della tutela della fauna selvatica.”</span></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-29148815009803963882024-01-28T12:05:00.003+01:002024-01-28T12:05:18.763+01:00Civitella Roveto (Aq). Cacciatore ferito da proiettile durante una battuta di caccia<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana; font-size: small;">Civitella Roveto. Spara per colpire un animale ma il proiettile
ferisce un uomo. L’incidente è avvenuto oggi pomeriggio sulle montagne
di Civitella Roveto, nella Valle Roveto.</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana; font-size: small;">Un uomo di 59 anni D.D.F., cacciatore, è rimasto ferito da un colpo
da arma da fuoco, sparato da un altro cacciatore, che sembrerebbe abbia
scambiato erroneamente l’uomo per un animale selvatico, presumibilmente
un cinghiale.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana; font-size: small;">Entrambi i cacciatori sono originari di di Roccavivi di San Vincenzo
Valle Roveto. Quello ferito è stato trasportato in ospedale, lo stanno
sottoponendo a un intervento ma non sarebbe in pericolo di vita.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana; font-size: small;"> </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana; font-size: small;">Fonte: <a href="https://marsicalive.it/cacciatore-ferito-da-proiettili-durante-una-battuta-di-caccia/">marsicalive.it del 27 gennaio 2024 </a></span><br /></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-51651228004465704682024-01-11T21:16:00.002+01:002024-01-11T21:16:36.777+01:00Agricoltore centrato da un colpo di fucile, Torto (M5s): "Marsilio e il centrodestra sono i veri responsabili" <span style="font-family: verdana;">La deputata del Movimento 5 Stelle, Daniela Torto interviene sul
ferimento dell'agricoltore 34enne ferito mentre lavorava sul suo terreno
a San Vito Chietino</span><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">"È inaccettabile che qualcuno debba rischiare di morire mentre lavora
nei campi o passeggia in un parco per l’incoscienza di pochi. Troppo
spesso nel nostro Paese, dietro una finta attività sportiva chiamata
caccia si celano vere e proprie esecuzioni a cielo aperto di animali
selvatici".</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">La deputata del Movimento 5 Stelle, Daniela Torto interviene sul
ferimento dell'agricoltore 34enne centrato da un colpo di fucile mentre
lavorava sul suo terreno a San Vito Chietino.</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">"Ormai cacciare è diventato solo un modo per farsi foto sorridenti in
mimetica con ai piedi dei cacciatori animali insanguinati. Non è così
che si tutela il nostro ambiente e, a questo punto, neppure le nostre
comunità.</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Marsilio e il centrodestra sono i veri responsabili di questa indegna
situazione. I loro partiti continuano a favorire la lobby della caccia
con pericolosi provvedimenti. Queste sono le conseguenze del programma
elettorale per l'Abruzzo e del blitz in legge di bilancio dell'anno
scorso con l'emendamento Foti che ha inaugurato questa brutta stagione
di pericolo, minaccia e morte estendendo la caccia anche nelle aree
urbane.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"> Un augurio di buona guarigione alla vittima del triste episodio nel
lancianese, sperando che la politica si dimostri più responsabile e non
si debba assistere più a episodi del genere".</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"> </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Fonte: <a href="https://www.chietitoday.it/politica/agricoltore-centrato-colpo-fucile-torto-centrodestra-responsabili.html">chietitoday.it del 06 gennaio 2024</a></span> <br /></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-11436230547344576092024-01-06T20:09:00.008+01:002024-01-06T20:09:50.255+01:00PERICOLO CACCIA 🛑 FA RIFLETTERE IL FERIMENTO DI UN AGRICOLTORE DA PARTE DI UN CACCIATORE A SAN VITO CHIETINO<p style="text-align: left;"><br /></p><div class="" style="text-align: justify;"><div class="x1iorvi4 x1pi30zi x1l90r2v x1swvt13" data-ad-comet-preview="message" data-ad-preview="message" id=":ret:"><div class="x78zum5 xdt5ytf xz62fqu x16ldp7u"><div class="xu06os2 x1ok221b"><span class="x193iq5w xeuugli x13faqbe x1vvkbs x1xmvt09 x1lliihq x1s928wv xhkezso x1gmr53x x1cpjm7i x1fgarty x1943h6x xudqn12 x3x7a5m x6prxxf xvq8zen xo1l8bm xzsf02u x1yc453h" dir="auto"><div class="xdj266r x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs x126k92a"><div dir="auto" style="text-align: start;"><span class="x3nfvp2 x1j61x8r x1fcty0u xdj266r xhhsvwb xat24cr xgzva0m xxymvpz xlup9mm x1kky2od" style="font-family: verdana;"><img alt="🙅🏻" class="xz74otr" height="16" src="https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/ta/1/16/1f645_1f3fb.png" width="16" /></span><span style="font-family: verdana;"> PERICOLO CACCIA</span></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><span class="x3nfvp2 x1j61x8r x1fcty0u xdj266r xhhsvwb xat24cr xgzva0m xxymvpz xlup9mm x1kky2od" style="font-family: verdana;"><img alt="🛑" class="xz74otr" height="16" src="https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/t9b/1/16/1f6d1.png" width="16" /></span><span style="font-family: verdana;"> FA RIFLETTERE IL FERIMENTO DI UN AGRICOLTORE DA PARTE DI UN CACCIATORE A SAN VITO CHIETINO</span></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><span style="font-family: verdana;"> </span></div></div><div class="x11i5rnm xat24cr x1mh8g0r x1vvkbs xtlvy1s x126k92a"><div dir="auto" style="text-align: start;"><span style="font-family: verdana;">Il ferimento di un agricoltore trentaquattrenne intento a lavorare nel suo terreno in località Castellana a San Vito Chietino da parte di un cacciatore ripropone il tema della pericolosità dell’attività venatoria svolta da parte di soggetti che finiscono per rappresentare un vero e proprio pericolo per agricoltori, escursionisti e semplici cittadini. È poi molto <span></span>grave che, da quanto si apprende dagli organi di stampa, il responsabile dell’accaduto si sia allontanato non fornendo le sue generalità, cercando così di sottrarsi alle necessarie indagini. </span></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><span style="font-family: verdana;">Secondo i dati forniti dall’Associazione “Vittime della caccia” nella stagione venatoria 2022/23 in tutta Italia, sono stati uccisi 13 cacciatori (1 in Abruzzo) e 9 non cacciatori, e sono stati feriti 44 cacciatori (1 in Abruzzo) e 13 non cacciatori, per un totale di 79 persone rimaste uccise o ferite nei circa 5 mesi della stagione venatoria. Un numero impressionante per quella che a tutti gli effetti è una attività ludica. A far riflettere è soprattutto il dato dei 22 “non cacciatori” rimasti uccisi o feriti a causa della imperizia o negligenza di chi è autorizzato a muoversi in natura armato di armi, fucili o carabine che siano, estremamente pericolose. </span></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><span style="font-family: verdana;">Quanto è accaduto a San Vito rappresenta il tragico epilogo di una serie di comportamenti irresponsabili che vengono denunciati con sempre maggiore frequenza. I cacciatori sparano spesso senza rendersi conto di chi si trova nelle prossimità, si avvicinano troppo alle case e ai centri abitati, in orari sbagliati e senza rispetto per le proprietà altrui e per il diritto di tutti di vivere o lavorare in campagna o fare un’escursione in montagna senza rischiare la vita solo perché una stretta minoranza si diverte a sparare. </span></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><span style="font-family: verdana;">La mancanza di controlli sul territorio rende molti cacciatori sempre più arroganti anche nei confronti dei proprietari di terreni e case isolate quando provano a chiedere il semplice rispetto delle norme che regolano questa pericolosa attività. La Regione, del resto, da anni non organizza corsi per guardie venatorie volontarie, le Polizie provinciali sono state praticamente cancellate e dove sono rimaste ci sono pochissimi agenti operativi sul territorio, i Carabinieri-forestali sono comunque pochi e impegnati in un gran numero di attività. </span></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><span style="font-family: verdana;">Inoltre, la tendenza ad allargare i periodi di caccia – come ha fatto la Regione recentemente con il piano cinghiali – oltre a non aver alcun effetto positivo sulla limitazione dei danni all’agricoltura, finendo addirittura per aumentarli come affermato dai tecnici indipendenti che studiano questo fenomeno, fa crescere il rischio per cittadini, agricoltori ed escursionisti di rimanere impallinati, o peggio. </span></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><span style="font-family: verdana;">Bene farebbe la Regione Abruzzo a intraprendere la strada percorsa da altre regioni, che in virtù dello smantellamento delle polizie provinciali e del passaggio delle competenze su caccia e pesca da province a regioni, hanno istituito le polizie regionali, anche riassorbendo e/o integrando con nuove assunzioni il personale che si occupa di vigilanza che nella nostra Regione oramai non esiste più.</span></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><span style="font-family: verdana;"> </span></div><div dir="auto" style="text-align: start;"><span style="font-family: verdana;">Comunicato del 06 gennaio 2024 WWF Abruzzo <br /></span></div></div></span></div></div></div></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-62945547960302332782024-01-04T19:08:00.001+01:002024-01-04T19:08:08.360+01:00Lanciano (Ch) -Agricoltore ferito da un colpo di fucile mentre lavora: indagini in corso<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana; font-size: small;">San Vito Chietino<strong> –</strong> Un
agricoltore di 34 anni è stato vittima di un incidente mentre lavorava
sul suo terreno nella località di Castellana, a San Vito Chietino.
L’uomo è stato centrato da un colpo di fucile da caccia, che lo ha
costretto al ricovero in ospedale. Nonostante l’accaduto, le sue
condizioni di salute attuali non destano preoccupazioni.</span></p><div class="ak-post-content" style="text-align: justify;"><div class="code-block code-block-1" style="clear: both; margin: 8px 0;">
<span style="font-family: verdana; font-size: small;"><ins class="adsbygoogle" data-ad-client="ca-pub-6994732947041558" data-ad-format="auto" data-ad-slot="3043504961" data-full-width-responsive="true" style="display: block;"></ins></span> </div><p><span style="font-family: verdana; font-size: small;">L’episodio
ha avuto luogo in una zona rurale, scuotendo la tranquillità di una
giornata di lavoro ordinaria. Il 34enne è stato colpito da vari pallini
esplosi dal fucile, causando lesioni che hanno richiesto il ricovero
presso il pronto soccorso del Renzetti di Lanciano. La prognosi attuale
indica un periodo di convalescenza di 20 giorni, durante i quali
l’agricoltore dovrà riprendersi dalle ferite riportate.</span></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: small;">Immediatamente
dopo l’incidente, sono stati allertati i carabinieri, che hanno avviato
un’indagine per ricostruire l’episodio e identificare la persona
responsabile del colpo di fucile.</span></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: small;">Il fatto evidenzia la necessità
di una maggiore consapevolezza e attenzione nell’uso delle armi da parte
di coloro che praticano la caccia. L’incidente a San Vito Chietino
serve come richiamo alla responsabilità individuale e alla prudenza per
evitare tragici incidenti simili in futuro.</span></p><p><span style="font-family: verdana; font-size: small;"><br />Fonte: <a href="https://abruzzosera.it/agricoltore-colpito-da-un-colpo-di-fucile-mentre-lavora/">Abruzzosera.it del 04 gennaio 2024 </a></span><br /></p></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-51765405988711473422023-12-07T20:15:00.004+01:002023-12-07T20:15:32.185+01:00CACCIA AI CERVI FUORI PARCO SIRENTE VELINO, WWF: “REGIONE ABRUZZO CONTINUA DERIVA FILO-VENATORIA”<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">L’AQUILA – “Da quanto si apprende dagli organi di stampa, sarebbe di
recente arrivato il nulla osta dell’Istituto Superiore per la Protezione
e la Ricerca Ambientale (Ispra), che autorizza la caccia di selezione
dei cervi al di fuori del Parco Sirente Velino e il loro controllo
numerico all’interno del territorio dell’area protetta. In attesa di
consultare la documentazione presentata dalla Regione Abruzzo per
richiedere tale parere e quanto riportato nel nulla osta dell’Ispra,
perché attualmente nulla pare essere pubblicato sui siti della Regione
Abruzzo e del Parco regionale, il Wwf Abruzzo reputa la scelta
l’ennesimo regalo al mondo venatorio fatto passare come una gestione
faunistica di cui non si sente alcuna necessità. Se i dati sui quali si
basa la decisione di intraprendere la caccia di selezione al Cervo sono
quelli presentati nel Piano Faunistico Venatorio della Regione <a data-internallinksmanager029f6b8e52c="6" href="https://abruzzoweb.it/" title="Abruzzo">Abruzzo,</a>
questi, come riportato nel Piano stesso, sono carenti e frammentari e
non sono certo sufficienti i monitoraggi intrapresi dagli Atc per
colmare tali lacune”.</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Così in una nota il Wwf, in lerito alla caccia di selezione dei cervi
al di fuori del Parco Regionale Sirente Velino e il loro controllo
numerico all’interno del territorio dell’area protetta. Per il Wwf
Abruzzo si tratta di “una scelta da contrastare con forza”, “una deriva
filo-venatoria”: “si trovino sistemi alternativi per eliminare i danni
da fauna senza ricorrere alla scorciatoia delle carabine e sparare a
questi bellissimi animali”.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">“Per definire la stima di popolazioni faunistiche e dunque, il loro
eventuale prelievo – prosegue la nota del Wwf – sono necessarie
informazioni esaustive e dettagliate in merito alla distribuzione sul
territorio, così come in merito alla consistenza numerica delle
popolazioni, alle rispettive variazioni temporali e ai rapporti numerici
tra individui dei due sessi e tra le diverse classi di età. Tutte
informazioni che si possono ottenere solo tramite monitoraggi ripetuti
per diverse annualità con metodologie confrontabili e standardizzate e
che se sono state messe in atto, avremo cura di leggerne risultati una
volta che verrà pubblicato il Piano di prelievo elaborato dal Parco
Regionale Sirente Velino”.</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">“Per quanto attiene ai danni provocati dai cervi, ben altri sono i
sistemi da mettere in campo per contrastarli: recinzioni intorno ai
campi nelle aree più colpite; dissuasori acustici, visivi e olfattivi
per allontanare gli ungulati da colture e strade; ristori in tempi
rapidi agli agricoltori colpiti; potenziamento dei sottopassi”.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">“Ci si chiede quali siano state le azioni messe in atto dall’area
protetta nell’ambito della prevenzione e con quali risultati prima di
ricorrere alla scorciatoia delle carabine, che è tutt’altro una via
certa da percorrere per il contenimento dei danni (e quello che avviene
per il cinghiale in Abruzzo dovrebbe essere sufficientemente esaustivo).
Viene, dunque, da chiedersi se il vero obiettivo di tali scelte sia
quello di contenere effettivamente i danni da fauna o quello di dare via
libera ai cacciatori su una specie che attualmente in Abruzzo non viene
cacciata”.</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">“Una decisione che il Wwf Abruzzo e le sezioni locali contrasteranno
fortemente. Questi animali sono patrimonio della nostra terra e simbolo
della natura che rende la nostra Regione conosciuta e apprezzata: non
sono bersagli per i cacciatori!”, conclude la nota del Wwf.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"> Fonte: <a href="https://abruzzoweb.it/caccia-ai-cervi-fuori-parco-sirente-velino-wwf-regione-abruzzo-continua-deriva-filo-venatoria/">abruzzoweb.it del 06 dicembre 2023 </a></span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"> </span></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-38718259727267146992023-09-06T13:53:00.003+02:002023-09-06T13:53:33.324+02:00L’AQUILA: COMUNE SCRIVE AD ATC, “NO ALLA CACCIA NELLA ZONA DI MADONNA FORE E SAN GIULIANO”<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"> L’AQUILA – Interdire la zona di San Giuliano-Madonna Fore dall’attività
di caccia. Con questo obiettivo, in seguito all’emissione del calendario
venatorio 2023-2024, il sindaco dell’Aquila, <strong>Pierluigi Biondi</strong>, e l’assessore all’ambiente, <strong>Fabrizio Taranta</strong>, hanno inoltrato richiesta formale al presidente dell’Ambito territoriale di caccia della provincia dell’Aquila, <strong>Diego Alessandri</strong>.
In questo modo si potrà escludere dalla pratica venatoria la zona
frequentata quotidianamente dai cittadini aquilani e prevedere, inoltre,
una opportuna cartellonistica di avvertenza nelle aree interessate.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"> “Intendiamo rendere fruibile e sicura la collina di San Giuliano tra le
più frequentate da amanti della montagna di tutte le età, per attività
sportive e ricreative. I frequentatori hanno tutto il diritto di vivere
la zona e i sentieri ad essa collegati in piena serenità e al riparo da
qualsiasi rischio. Sono certo che il presidente Alessandri possa
accogliere positivamente la richiesta così da avviare una proficua
collaborazione”, hanno dichiarato Biondi e Taranta.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Fonte: <a href="https://abruzzoweb.it/laquila-comune-scrive-ad-atc-no-alla-caccia-nella-zona-di-madonna-fore-e-san-giuliano/">abruzzoweb.it del 05 settembre 2023 </a></span></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-3502415673678289232023-08-10T13:58:00.005+02:002023-08-10T13:58:35.804+02:00Caccia: la stagione venatoria riapre tra le polemiche. La maggior parte degli italiani e’ contraria ma anche le associazioni animaliste chiedono modifiche urgenti alla Regione Abruzzo<div style="text-align: justify;"><p><span style="font-family: verdana;"><b>I</b><span> molteplici </span><b>ricorsi</b><span> delle</span><b> Associazioni ambientaliste,</b><span> anche negli anni scorsi, tutti vinti </span><b>contro</b><span> la </span><b>Regione Abruzzo</b><span> hanno costretto la </span><b>Giunta Regionale</b><span> a recepire alcune </span><b>richieste</b><span> nella stesura del </span><b>Calendario Venatorio 2023-2024</b><span> da poco approvato. Assolutamente </span><b>insoddisfatti</b><span> si sono invece dichiarati</span><b>Federcaccia, Enalcaccia, Italcaccia</b><span> e tutte le altre Associazioni di cacciatori secondo cui la </span><b>caccia</b><span> a molteplici </span><b>specie</b><span> sarebbe stata </span><b>posticipata (al <span dir="ltr">primo ottobre</span>),</b><span> mentre la </span><b>chiusura</b><span> risulterebbe </span><b>anticipata</b><b>danneggiando</b><span> l’esercizio della </span><b>caccia</b><span>. Tant’è che lo stesso </span><b>Avvocato</b><span> Alessandro </span><b>Dioguardi</b><span>, </span><b>Presidente</b><span>della </span><b>ATC</b><span> (Ambito territoriale di Caccia) di </span><b>Pescara</b><span>, schierandosi dalla parte delle associazioni venatorie </span><b>ha manifestato</b><span>”ampia </span><b>perplessità</b><span>
sulle scelte compiute dall’Ufficio Tecnico dell’Assessorato
all’Agricoltura ( presieduto dal vice Presidente Imprudente n.d.r.).
Scelte incomprensibilmente abdicative del potere discrezionale a fronte
di un </span><b>piano faunistico </b><span>recentemente </span><b>approvato</b><span>, ed appiattite sul </span><b>parere Ispra</b><span> (l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale n.d.r.) rispetto al quale sono </span><b>maggiormente restrittive</b><span>". E’ bene precisare che nell’organo direttivo dell’</span><b>ATC di Pescara</b><span> l’influenza dei </span><b>6 membri</b><span> delle </span><b>Associazioni venatorie</b><span>, schierate </span><b>contro</b><span> le </span><b>restrizioni</b><span> previste nel </span><b>Calendario Venatorio</b><span>, è numericamente superiore ai </span><b>4 membri </b><span>delle </span><b>Associazioni ambientaliste</b><span>. D'altra parte gli ambientalisti sottolineano che la pratica della</span><b> caccia</b><span>è </span><b>in via di estinzione</b><span> in Italia con un</span><b> calo di 200.000 doppiette</b><span> in </span><b>10 anni</b><span>. C'è poi da considerare i</span><b> danni</b><span>provocati dai </span><b>cacciatori</b><span> oltre che all'</span><b>ambiente</b><span> anche alle </span><b>varie specie</b><span> animali tra cui quella degli </span><b>umani</b><span>: nella stagione venatoria del </span><b>2021/2022</b><span> in base ai dati</span><b> ISTAT</b><span>ci furono</span><b> 54 feriti e 13 morti</b><span>. Resta da capire, ma fino ad un certo punto, il </span><b>mistero</b><span> del perché in Italia ancora si pratichi questa attività, quando, secondo un </span><b>sondaggio</b><span> commissionato dal</span><b> WWF </b><span>del 2022, il </span><b>76% degli italiani</b><span> è </span><b>contro la caccia</b><span> e vorrebbe vietarla su tutto il territorio nazionale. </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span>Fonte: <a href="https://www.abruzzoindependent.it/news/Caccia-la-stagione-venatoria-riapre-tra-le-polemiche/22960.htm">abruzzoindiopendent.it del 09 agosto 2023 </a></span></span>
</p></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-58355730885327667992023-08-10T13:55:00.005+02:002023-08-10T13:55:26.004+02:00Fidc Chieti critica Calendario Venatorio Abruzzo<p><span class="viewnewsarticle"></span></p><div class="contenitoreSommarioImmagineSx" style="text-align: justify;"><span class="testoSommarioImmagineSx" style="font-family: verdana;"><span style="font-size: medium;">“Non possiamo restare in silenzio e prendiamo le distanze dall’approvazione del nuovo<strong> calendario venatorio per la stagione 2023/2024</strong>,
che umilia i circa 15mila cacciatori abruzzesi, ingiustamente
penalizzati rispetto a quelli delle regioni limitrofe, prevedendo
insensate e punitive limitazioni temporali dell’esercizio venatorio, con
aperture notevolmente ritardate e chiusure anticipate rispetto alle
leggi vigenti in materia, causando pesanti ricadute anche sull’economia
regionale”.<br /><br />
Così in una nota <strong>Bruno De Felice</strong>, presidente per la
provincia di Chieti di Federcaccia, associazione maggiormente
rappresentativa nel comparto caccia, che spiega: “L’Ufficio Caccia
dell’Assessorato all’Agricoltura ha completamente rinunciato ad
esercitare il potere discrezionale che consentiva scelte confortate da
copiosi dati scientifici raccolti in questi anni, grazie al lavoro
svolto dagli Ambiti Territoriali di Caccia in collaborazione con la
Regione, e limitandosi a redigere un calendario che scippa quasi due
mesi di attività agli abruzzesi, evidentemente ritenuti cacciatori di
serie B rispetto ai colleghi delle altre Regioni. Disattendendo,
inoltre, quelle che sono da sempre le indicazioni delle Federcaccia”.<br /><br />
“Infatti – viene sottolineato – sarebbe bastato riprendere il calendario
approvato dalle regioni confinanti che se pur perfettibile, non ha
mostrato criticità ed ha garantito un corretto equilibrio tra le
esigenze di tutela della fauna ed il proficuo esercizio venatorio”.</span></span></div><p><span style="font-family: verdana;">Fonte: <a href="https://www.bighunter.it/Caccia/ArchivioNews/tabid/204/newsid730/31841/Default.aspx">bighunter.it del 08 agosto 2023</a></span><br /></p> <br /><p></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-32892737413130950472023-08-10T13:22:00.005+02:002023-08-10T13:22:32.850+02:00Dura protesta di Italcaccia per il nuovo calendario venatorio della Regione Abruzzo<p> <span style="font-family: verdana;">L’Aquila. “Arriva forte e chiara la protesta dell’<strong>Italcaccia</strong>.
Una delle associazioni venatorie più seguite dal popolo dei cacciatori
abruzzesi.” È quanto si legge in una nota diffusa oggi. “Un colpo
fragoroso, una contestazione aspra che nel mirino ha ben inquadrato il
calendario venatorio 2023-24, appena partorito dalla Regione Abruzzo”,
continua la nota.</span>
</p><div class="content-inner "><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">“E la contestazione trova le giuste parole e l’analisi attenta di <strong>Francesco Verì<em>, </em></strong>presidente regionale dell’<strong>Italcaccia </strong>per delle scelte che non trovano nessuna ragione di essere.”</span></p><div style="text-align: justify;"><ins id="eadv-anchor-w0d0wv8hl1f1691665964071" style="background: unset; clear: both; display: flow-root; font-family: verdana;"><ins id="eadv-anchor-nwuc3opflx1691666331182" style="background: unset; clear: both; display: flow-root;"><div id="eadv-container-slot-in-content-c" style="margin-bottom: 30px;"><div style="align-items: center; background-color: rgba(200, 200, 200, 0.05); display: flex; height: 31px; justify-content: center; left: 0px; position: absolute; top: 0px; width: 88px;"><div style="background-color: transparent; border-radius: 2px; border: 1px solid rgb(105, 105, 105); color: dimgrey; font-size: 10px; line-height: 1; opacity: 0; padding: 3px 4px 1px; width: auto;">eADV</div></div></div></ins></ins></div><div class="jnews_inline_related_post_wrapper right" style="text-align: justify;">
<div class="jnews_inline_related_post">
<div class="jeg_postblock_21 jeg_postblock jeg_module_hook jeg_pagination_disable jeg_col_2o3 jnews_module_356481_2_64d4c628bed50 " data-unique="jnews_module_356481_2_64d4c628bed50">
<div class="jeg_block_container">
<div class="jeg_posts jeg_load_more_flag"><article class="jeg_post jeg_pl_sm format-standard">
<div class="jeg_thumb">
<a href="https://abruzzolive.it/nasce-il-giro-dei-borghi-15-km-di-percorso-ad-anello/" style="font-family: verdana;"><div class="thumbnail-container animate-lazy size-715 "><br /></div></a>
</div></article></div>
</div>
<div class="jeg_block_navigation"><span style="font-family: verdana;">“Con l’approvazione del calendario venatorio 2023-2024”, dichiara <strong>Verì</strong>,
“la Regione Abruzzo sancisce un altro anno di delusione tra i
cacciatori, ormai rassegnati e sempre più amareggiati da una situazione
di costante declino dell’ambiente venatorio abruzzese. Ancora una volta,
per l’ennesimo anno, la Regione Abruzzo con l’assessore Imprudente
dimostra di non essere dalla parte dei cacciatori, ignorando
completamente le osservazioni preliminari fatte dalle associazioni
venatorie. Nonostante le possibilità di confronto con le associazioni
venatorie, dati scientifici, studi fatti da legittimi osservatori
faunistici nelle sedi istituzionali preposte e riconosciute dalle
leggi, purtroppo, ad oggi, abbiamo maturato, ulteriore e definitiva
consapevolezza della scarsa o meglio nulla, attenzione che
l’Assessorato Regionale sulla caccia rivolge all’attività venatoria,
unita alla sconcertante disinvoltura con cui si ritiene di poter
disattendere impegni formali assunti con le associazioni di categoria,
non solo quelle venatorie, e trasfusi in deliberazioni caratterizzate
dal crisma dell’ufficialità.”</span></div></div></div></div>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">“Dati sconcertanti”, prosegue Verì, “sono quelli relativi alla
chiusura delle specie Turdidi e Beccaccia, i quali prelievi sono
consentiti dal primo Ottobre al 10 e 20 Gennaio. Con il posticipare
l’apertura della stagione venatoria al I ottobre diventa inammissibile,
tra l’altro, l’addestramento dei propri ausiliari a decorrere dal 01
Settembre (la norma prevede l’addestramento dei cani 30 giorni prima
dell’inizio della stagione venatoria), concedendo così poco tempo
all’allenamento dei propri cani.”</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">“Ormai siamo stanchi di ribadire che l’Abruzzo sembra essere una
regione del tutto estranea all’Italia. Come si evince ampiamente dai
calendari venatori adottati dalle regioni limitrofe. Basta osservare
l’ultimo calendario venatorio deliberato dalla Regione Umbria per
capire, con dati alla mano, quali sono le date vere per il prelievo
delle specie suddette. Altro dato a conferma di quanto espresso è la
recente sentenza del Tar Umbria n.08/2023.eADV</span></p><div style="text-align: justify;"><ins id="eadv-anchor-kq7nn8jwm6q1691665964077" style="background: unset; clear: both; display: flow-root; font-family: verdana;"><div id="eadv-container-slot-in-content-single1-0" style="left: calc(50% - 336px); margin-bottom: 30px; margin-left: 0px; margin-right: 0px; min-height: 280px; min-width: 672px;"><div id="eadv-frame-slot-in-content-single1-0"><div data-google-query-id="COKV-4780YADFZHR3godCVcDtQ" id="eadv-slot-in-content-single1-0" style="margin-left: 0px; margin-right: 0px;"><div id="google_ads_iframe_/335695999/(s_19917)(IAB12-3)(u_3)_1__container__" style="border: 0pt; display: inline-block; height: 280px; width: 672px;">“L’innegabile intento punitivo e persecutorio attuata dalla Regione Abruzzo”, chiarisce il presidente regionale <strong>Italcaccia</strong>,
“trova, incontrovertibile, conferma nella sconcertante decisione di
recepire, acriticamente, il parere reso dell’ISPRA, anche nella parte in
cui non vengono espresse valutazioni di ordine tecnico ma sciorinate
evanescenti considerazioni di merito, non rientranti nella competenza di
tale istituto e, quindi, per consolidata giurisprudenza, non vincolanti
(si veda l’assurda decisione di posticipare al 01 ottobre il prelievo
di quasi tutte le specie ornitiche, anche quelle stanziali oggetto di
immissione).”“Il popolo dei Cacciatori abruzzesi, quelli con la C maiuscola”, conclude <strong>Verì</strong>,
“che hanno sempre rispettato le leggi e le regole democratiche, che
danno tanti contributi all’ambiente a partire dalla lotta al
bracconaggio per la tutela della fauna selvatica, alla lotta agli
incendi boschivi, all’inquinamento, alla pulizia di boschi, a dare una
cultura di amore per l’ambiente è stanco di essere, ancora una volta,
maltrattato; è chiaro l’ostracismo opposto al mondo venatorio e gli
insensati pregiudizi avversati alla categoria dei cacciatori, composta
da cittadini – ed elettori – dalla specchiata ed integerrima condotta
civile e morale. Dai cacciatori abruzzesi”, chiosa <strong>Verì</strong>, “saranno condivise tutte le successive iniziative giudiziarie e di legittima protesta che sicuramente verranno intraprese”.</div></div></div></div></ins></div>
<ins id="eadv-anchor-jl8pbdnd6rc1691665964069" style="background: unset; clear: both; display: flow-root;"><div id="eadv-element-7q9ucdg0ycc1691665964069"><br /></div></ins></div><h1 class="jeg_post_title"><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: small;">Fonte: <a href="https://abruzzolive.it/dura-protesta-di-italcaccia-per-il-nuovo-calendario-venatorio-della-regione-abruzzo/">abruzzolive.it del 08 agosto 2023</a></span><br /></span></h1><h1 class="jeg_post_title"><br /></h1>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-68767880097795869072023-08-10T12:55:00.011+02:002023-08-10T13:11:50.261+02:00Abruzzo/calendario venatorio, Enalcaccia protesta<p style="text-align: justify;"> <span style="font-family: verdana;"><b>Arriva forte e chiara la protesta dell’Italcaccia.</b></span>
</p>
<div class="itemFullText" style="text-align: left;">
<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Una delle associazioni venatorie più seguite dal popolo dei
cacciatori abruzzesi. Un colpo fragoroso, una contestazione aspra che
nel mirino ha ben inquadrato il calendario venatorio 2023.24, appena
partorito dalla Regione Abruzzo. E la contestazione trova le giuste
parole e l’analisi attenta di Francesco Verì, presidente regionale
dell’Italcaccia per delle scelte che non trovano nessuna ragione di
essere.</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">“Con l'approvazione del calendario venatorio 2023 – 2024”, attacca
Verì, “la Regione Abruzzo sancisce un altro anno di delusione tra i
cacciatori, ormai rassegnati e sempre più amareggiati da una situazione
di costante declino dell'ambiente venatorio abruzzese. Ancora una volta,
per l'ennesimo anno, la Regione Abruzzo con l'assessore Imprudente
dimostra di non essere dalla parte dei cacciatori, ignorando
completamente le osservazioni preliminari fatte dalle associazioni
venatorie. Nonostante le possibilità di confronto con le associazioni
venatorie, dati scientifici, studi fatti da legittimi osservatori
faunistici nelle sedi istituzionali preposte e riconosciute dalle
leggi, purtroppo, ad oggi, abbiamo maturato, ulteriore e definitiva
consapevolezza della scarsa o meglio nulla, attenzione che
l’Assessorato Regionale sulla caccia rivolge all’attività venatoria,
unita alla sconcertante disinvoltura con cui si ritiene di poter
disattendere impegni formali assunti con le associazioni di categoria,
non solo quelle venatorie, e trasfusi in deliberazioni caratterizzate
dal crisma dell’ufficialità. Dati sconcertanti”, prosegue Verì, “sono
quelli relativi alla chiusura delle specie Turdidi e Beccaccia, i quali
prelievi sono consentiti dal primo Ottobre al 10 e 20 Gennaio.</span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Con il posticipare l’apertura della stagione venatoria al I ottobre
diventa inammissibile, tra l’altro, l’addestramento dei propri ausiliari
a decorrere dal 01 Settembre (la norma prevede l’addestramento dei cani
30 giorni prima dell’inizio della stagione venatoria), concedendo così
poco tempo all’allenamento dei propri cani. Ormai siamo stanchi di
ribadire che l’Abruzzo sembra essere una regione del tutto estranea
all’Italia. Come si evince ampiamente dai calendari venatori adottati
dalle regioni limitrofe. Basta osservare l’ultimo calendario venatorio
deliberato dalla Regione Umbria per capire, con dati alla mano, quali
sono le date vere per il prelievo delle specie suddette. Altro dato a
conferma di quanto espresso è la recente sentenza del Tar Umbria
n.08/2023. L’innegabile intento punitivo e persecutorio attuata dalla
Regione Abruzzo”, chiarisce il presidente regionale Italcaccia, “ trova,
incontrovertibile, conferma nella sconcertante decisione di recepire,
acriticamente, il parere reso dell’ISPRA, anche nella parte in cui non
vengono espresse valutazioni di ordine tecnico ma sciorinate evanescenti
considerazioni di merito, non rientranti nella competenza di tale
istituto e, quindi, per consolidata giurisprudenza, non vincolanti (si
veda l’assurda decisione di posticipare al 01 ottobre il prelievo di
quasi tutte le specie ornitiche, anche quelle stanziali oggetto di
immissione). Il popolo dei Cacciatori abruzzesi, quelli con la C
maiuscola”, conclude Verì, “ che hanno sempre rispettato le leggi e le
regole democratiche, che danno tanti contributi all’ambiente a partire
dalla lotta al bracconaggio per la tutela della fauna selvatica, alla
lotta agli incendi boschivi, all’inquinamento, alla pulizia di boschi, a
dare una cultura di amore per l’ambiente è stanco di essere, ancora una
volta, maltrattato; è chiaro l’ostracismo opposto al mondo venatorio e
gli insensati pregiudizi avversati alla categoria dei cacciatori,
composta da cittadini dalla specchiata ed integerrima condotta civile e
morale. Dai cacciatori abruzzesi”, chiosa Verì, “saranno condivise
tutte le successive iniziative giudiziarie e di legittima protesta che
sicuramente verranno intraprese”.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"> </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Fonte: <a href="https://www.giornaledimontesilvano.com/31776-abruzzo-calendario-venatorio-enalcaccia-protesta">giornaledimontesilvano.com del 08 agosto 2023 </a></span></p> </div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-47528447313276706502023-08-07T12:50:00.001+02:002023-08-10T12:54:25.026+02:00Calendario venatorio 2023/2024. Accolte sono in piccola parte le richieste avanzate dal WWF Abruzzo. Restano criticità.<p><br /></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; text-autospace: none;">
<span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">Comunicato stampa del 5 agosto 2023 </span><span style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span><span style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; text-autospace: none;">
<b><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">Approvato il Calendario Venatorio 2023/2024 della Regione Abruzzo </span></b><span style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; text-autospace: none;">
<b><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">Accolte sono in piccola parte le richieste avanzate dal WWF Abruzzo </span></b><span style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; text-autospace: none;">
<b><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">Restano
criticità su alcuni periodi di apertura, su alcune specie che rimangono
cacciabili, sull’impatto dell’attività venatoria nelle terre
dell’Orso. </span></b><span style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center; text-autospace: none;">
<b><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;"> </span></b><span style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="background: white; color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">Durante la seduta del 4 agosto, la Giunta regionale ha approvato il <b>calendario venatorio per la stagione 2023-2024</b>, il
</span><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">documento redatto ogni anno dalla Regione Abruzzo che disciplina l’attività di caccia sul nostro</span><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">
</span><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">territorio. </span><span style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">Il
WWF Abruzzo aveva presentato le proprie osservazioni alla bozza di
calendario presentata in occasione della consulta venatoria. </span><span style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">La
versione approvata, accoglie qualche piccola osservazione avanzata
dall’Associazione e, in generale, appare migliorata sotto alcuni punti
di vista e
rispetto all’intervento su</span><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">
</span><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">alcune
specie, grazie soprattutto ai molteplici ricorsi del WWF e di altre
Associazioni, tutti vinti, chesi sono susseguiti già dal 2009, ma
continua a presentare criticità, alcune delle quali
si</span><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;"> </span><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">ripropongono ciclicamente. </span><span style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none;"><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">Non è stata introdotta
<b>l’apertura generale al 1° ottobre</b>, come da sempre chiede il WWF
Abruzzo, sono state eliminate le preaperture di alcune specie quali
Quaglia e Fagiano, ma resta la possibilità di cacciare, seppure con
alcune limitazioni, altre specie quali Cornacchia
grigia, Gazza, Ghiandaia e Merlo. Le pre-aperture possono creare
impatti negativi sulla fauna selvatica, anche su quella non cacciabile,
in quanto a settembre molte specie sono ancora nella fase di cura della
prole. L’apertura unica a ottobre, inoltre, consentirebbe
di ottimizzare la vigilanza venatoria (sempre meno presente sul
territorio a causa dello smantellamento delle Polizie provinciali) e di
ridurre il fenomeno del bracconaggio. </span><span style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">Stesso discorso per la chiusura che per il WWF Abruzzo dovrebbe essere fissata al
<b>31 dicembre per tutte </b></span><b><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">le specie di uccelli
</span></b><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">e che invece per alcune si protrae oltre. Per la Beccaccia è fissata
</span><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">al
20 gennaio, anche contro il parere dell’ISPRA, che in considerazione
della forte pressione venatoria a cui è sottoposta la specie e della
maggiore vulnerabilità che la contraddistingue nella
seconda metà dell’inverno, suggerisce la chiusura della caccia al 31
dicembre. Per il Colombaccio la chiusura è fissata addirittura al 10
febbraio.</span><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;"> </span><span style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">Il WWF aveva chiesto anche la
<b>sospensione della caccia alla Coturnice </b>specie per la quale non
si registra un miglioramento relativo allo status di conservazione (la
specie è inserita nell’Allegato I della Direttiva “Uccelli” 2009/147/EC e
ha uno stato di conservazione sfavorevole
in Italia) e per la quale la Regione Abruzzo ha un ruolo chiave per la
salvaguardia. </span><span style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none;"><b><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">La sospensione della caccia era stata chiesta anche per l’Allodola</span></b><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">,
specie in stato di conservazione sfavorevole con un calo della popolazione in Europa (SPEC 3; BirdLife International 2004;
<a href="http://www.ebcc.info/index.php?ID=612">www.ebcc.info/index.php?ID=612</a>) e per la sua tutela non sono sufficienti le limitazioni inserite nella proposta di calendario venatorio. </span><span style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none;"><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">La Regione Abruzzo sembra sorda a quanto attiene alla
<b>tutela dell’Orso marsicano</b> e continua a dimenticare, nonostante il WWF lo ricordi in ogni occasione, che con la DGR n. 480/2018 è stata istituita
<b>l’area contigua del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise</b>. Non
vengono introdotte nel Calendario venatorio le indicazioni e le
prescrizioni che questo comporta in base alla Legge quadro sulle Aree
Protette (che risale al 1991) come la modifica del
carico venatorio e la definizione dei modi e dei tempi di caccia
distinti. Indicazioni queste chiaramente riportate anche nel parere
ISPRA. Il Calendario venatorio non rispetta nemmeno quanto chiaramente
indicato dal PATOM - Piano d’azione sull’orso bruno
marsicano (azione B5) che indica, per l’area individuata di presenza
della specie, l’utilizzo della tecnica della girata e non quella della
caccia in battuta, indipendentemente dal numero di cani utilizzati. </span><span style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify; text-autospace: none;"><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">Viene accolta, invece, l’indicazione di eliminare l’attività di addestramento cani per tutto il mese di agosto. </span><span style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">Nessun
accenno nel calendario approvato nemmeno al divieto di caccia nelle
aree percorse da incendi, come peraltro ricordato dal WWF Italia con una
specifica
nota inviata a tutte le regioni alcune settimane fa, e a quello di
abbandono di cartucce. </span><span style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif;">“In
conclusione – commenta Filomena Ricci, delegata WWF Abruzzo – il
calendario venatorio della Regione Abruzzo negli anni, grazie al grande
lavoro fatto
dalle Associazioni, è sicuramente migliorato, ma continua a presentare
evidenti criticità, da sempre sottolineate dal WWF e alcune delle quale
riprese anche nel parere dell’ISPRA, che potrebbero essere sicuramente
evitate se il governo regionale impostasse
finalmente la programmazione faunistica sul rispetto e la conservazione
di questo patrimonio comune e non solo per favorire le richieste del
mondo venatorio.” </span><span style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p> <span style="color: black; font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"><br /></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-74954133138991451742023-08-07T12:45:00.011+02:002023-08-10T12:50:49.873+02:00Approvato Calendario Venatorio per la stagione 2023-2024<p><span style="font-family: verdana;">Nella seduta del 4 agosto 2023 la Giunta Regionale ha approvato il
calendario per la stagione venatoria 2023-2024.</span></p><p><a href="https://www.regione.abruzzo.it/content/approvato-calendario-venatorio-la-stagione-2023-2024" style="font-family: verdana;">Clicca qui per scaricare la documentazione </a><br /></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-29359165721969610632023-06-25T17:46:00.004+02:002023-06-25T17:46:44.751+02:00In Abruzzo i cacciatori fanno quello che vogliono mentre il governo regionale dorme<p><span style="font-family: verdana;">DISTURBO A ORSO E ALTRI ANIMALI PER L"ADDESTRAMENTO CANI A SCOPO VENATORIO IN ABRUZZO, ECCO IL DOSSIER E IL COMUNICATO DI SINTESI<br /> <br />SCARICARE IL DOSSIER QUI: https://we.tl/t-FLp8XGOiqi<br /><br />Comunicato stampa del 24 giugno 2023<br /><br /><b>+++Tutela dell'orso e di altre specie protette dal disturbo antropico: sulla carta tanti obblighi ma i cacciatori fanno quello che vogliono.+++<br /><br />+++Cinque associazioni presentano un dossier sulle 83 nuove aree cinofile istituite alla chetichella in Abruzzo dagli Ambiti Territoriali di Caccia.+++<br /><br />+++Mentre a Villalago si pongono giusti limiti ai turisti per osservare l'orsa Amarena e i suoi cuccioli, lì vicino e in oltre 50.000 ettari di territorio si apre per mesi all'addestramento delle mute di cani di migliaia di cacciatori, in pieno periodo riproduttivo della fauna.+++<br /><br />+++Per le associazioni serve azzerare tutto, in pericolo la nidificazione di specie rare come Ortolano, Calandro, Tottavilla e la connessione ecologica per l'Orso bruno marsicano. +++</b><br /><br />"I cacciatori fanno praticamente quello che vogliono nonostante vi siano chiare norme che impongono di evitare il disturbo antropico dell'Orso bruno marsicano e delle altre specie protette! Mentre ai turisti vengono giustamente imposti vincoli e divieti per la semplice osservazione degli animali a migliaia di cacciatori viene consentito per mesi di andare con mute di cani in 83 aree su oltre 50.000 ettari di territorio, gran parte del quale di rilevante pregio ambientale in pieno periodo riproduttivo e di migrazione. La presenza di cani in addestramento costituisce inequivocabilmente una fortissima fonte di stress, disturbo e addirittura di predazione sulle specie che nidificano a terra, come Calandro, Allodola, Quaglia o tra gli arbusti, come la Tottavilla. L'Orso ora ha i cuccioli e la presenza di decine di cani con conduttori al seguito di fatto crea un enorme fattore di disturbo in aree critiche come quelle di connessione ecologica tra i parchi, in particolare nell'area tra i Simbruini e il Parco d'Abruzzo e nell'alto Sangro tra Parco d'Abruzzo e parco della Maiella, in piena violazione dell'accordo Patom per la tutela della specie" così cinque associazioni, Salviamo l'Orso, LIPU, Stazione Ornitologica Abruzzese, Altura e CABS, che oggi con un dossier hanno aperto il vaso di Pandora dell'operato degli undici Ambiti Territoriali di Caccia abruzzesi in materia di addestramento cani.<br /><br />Il dossier "TUTELA DELLA FAUNA E DISTURBO DELL'ADDESTRAMENTO CANI PER SCOPI VENATORI. LE AREE CINOFILE TEMPORANEE IN ABRUZZO: UN VASO DI PANDORA!" di 25 pagine offre un dettagliato resoconto con dati e analisi normativa.<br /><br />Attraverso forzature nonché quelle che appaiono come vere e proprie violazioni di norme comunitarie, nazionali e regionali gli ATC hanno addirittura quadruplicato le aree destinate all'addestramento cani dal Piano Faunistico Venatorio vigente, di fatto svuotandolo di significato. Infatti il Piano ha riconosciuto 21 aree cinofile permanenti dove addestrare i cani, su una superficie totale di 11.864 ettari. Aree dove poi durante la stagione venatoria la caccia è chiusa. Non soddisfatti per tali zone gli ATC hanno deliberato l'istituzione di altre 83 aree "temporanee" su oltre 50.000 ettari. Il record spetta all'ATC "Avezzano" con ben 20 aree, seguito dall'ATC "Vastese" con 14, quello "Pescarese" con 14. Poi quello di "L'Aquila" con 12. L'ATC Subequano appare quello con meno criticità con un'unica area perimetrata. <br /><br />I provvedimenti istitutivi di solito vengono reiterati di anno in anno e decadono pochi giorni prima dell'apertura della caccia. Con questo escamotage per sette mesi si portano i cani ad allenare e per i restanti cinque si spara, generando una pressione antropica pazzesca su queste aree, del tutto insostenibile per le varie specie.<br /><br />Le aree temporanee dovrebbero essere residuali rispetto a quelle permanenti. Lo stesso Piano Faunistico Venatorio impone che l'estensione massima di ciascun area sia di 350 ettari. Invece almeno 42 aree cinofile temporanee superano questo limite, con punte di aree estese per oltre 2.000 ettari. <br /><br />L'attività di addestramento cani dovrebbe poi concludersi per legge il 30 giugno ma ben 7 ATC su 11 hanno allungato unilateralmente il periodo oltre questo termine.<br /><br />Sconcertante la localizzazione di molte di queste aree dal punto di vista naturalistico. Ben 4, tre nell'ATC Roveto-Carseolano e una in quello L'Aquila, sono individuate addirittura dentro siti Natura2000 protetti dalla UE; 23 sono poste a confine con i siti Natura2000, in molti casi con i parchi nazionali del Gran Sasso e della Maiella e con il parco regionale Sirente-Velino; 21 sono all'interno di Important Bird Areas definite a scala europea.<br /><br />Nonostante ciò non sono state attivate per la loro individuazione le procedure di Valutazione di Incidenza Ambientale obbligatorie sulla base della direttiva 43/92 "Habitat" dell'UE.<br /><br />Paradossalmente, nonostante questi dati oggettivi e le informazioni scientifiche disponibili, al fine evidente di permettere modalità di addestramento più permissive, tutte le 83 aree istituite sono state surrettiziamente classificate come di scarso valore naturalistico, di tipo "B". Nelle zone "A", di alto valore, scatterebbero limitazioni più severe per giorni settimanali di apertura, numero di cani e orari.<br /><br />L'ATC Sulmona ha perimetrato sette vastissime aree cinofile temporanee in zone come Monte Pratello, il Genzana oppure Monte Mitra di estremo valore per l'orso, con la conseguenza paradossale che in primavera ed estate si può andare in giro con mute di sei cani per ciascun conduttore mentre in periodi di caccia si può usare un solo cane grazie alle azioni delle associazioni sul calendario venatorio! Quello che per la tutela dell'orso è stato vietato "dalla porta" è rientrato alla chetichella "dalla finestra"!<br /><br />Le associazioni ritengono quindi doveroso un intervento a vari livelli, dal Comitato VIA regionale che deve fare rispettare le prescrizioni date a suo tempo al Piano Faunistico Venatorio all'ufficio caccia regionale che deve imporre il rispetto del piano e della legge regionale, dal Ministero dell'ambiente e dai parchi che devono ottenere il rispetto del Patom ai Carabinieri-forestali a cui si chiede una verifica dell'azione degli ATC, con particolare riferimento alla mancanza della Valutazione di Incidenza Ambientale, e un controllo serrato sul campo. Nel frattempo bisogna azzerare tutto immediatamente, anche attraverso interventi di auto-tutela da parte degli ATC stessi. <br /><br />La tutela del patrimonio faunistico italiano viene prima degli interessi dei cacciatori.<br /><br />Si allega il dossier e una tabella riassuntiva con i dati per ATC.<br /><br />SALVIAMO L'ORSO<br />STAZIONE ORNITOLOGICA ABRUZZESE<br />LIPU - del. Abruzzo<br />CABS<br />ALTURA<br />Info: 3683188739</span></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-91338644794986026702023-06-01T13:13:00.007+02:002023-06-01T13:13:45.546+02:00Pepe (Pd): “Domani in Consiglio regionale sarà resa dei conti? Centrodestra rispetti promesse con il mondo venatorio abruzzese”<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><b>Pepe (Pd): “<a class="matchTooltip">Domani</a> in Consiglio regionale sarà resa dei conti? Centrodestra rispetti promesse con il mondo venatorio abruzzese”</b></span></p>
<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Le modifiche introdotte alla legge regionale sulla caccia stanno
causando disordini al mondo venatorio abruzzese e frizioni all’interno
nella maggioranza. Nello specifico, nel corso dell’ultimo consiglio
tenutesi a Pescara sono state approvate, su iniziativa del centrodestra
abruzzese, modifiche alla norma di riferimento che stravolgono
profondamente i criteri di rappresentanza delle Associazioni dei
cacciatori all’interno dei Comitati di gestione degli Atc (Ambiti
Territoriali di Caccia). Questa norma ha generato inoltre ricorsi al Tar
promossi dalle Associazioni venatorie proprio a tutela dei loro
diritti. Sul caso è intervenuto il consigliere regionale del Partito
Democratico Dino Pepe. “Siamo di fronte” ha evidenziato Pepe, “a
divisioni profonde in maggioranza che stanno generando caos e confusione
anche nell’apparato burocratico regionale nella applicazione della
modifica di legge. Una interpretazione autentica che penalizza la
maggior parte degli iscritti delle varie associazioni venatorie. Nel
corso dell’ultimo consiglio regionale, il capogruppo della Lega,
Vincenzo D’Incecco, insieme alla collega di partito Sabrina Bocchino e a
Massimo Verrecchia, attuale capogruppo di Fratelli d’Italia,
notoriamente il consigliere più vicino al Presidente Marsilio, avevano
proposto di mettere rimedio a questo grosso svarione, presentando un
emendamento per abrogare quella che è stata definita una ‘legge truffa’.
Tale iniziativa non ha ricevuto il necessario consenso tra le fila
della maggioranza tanto che lo stesso proponente è stato costretto a
scendere a più miti consigli accettando di spostare la discussione in
commissione, per meglio approfondire il caso anche ascoltando i
rappresentati dei cacciatori stessi. Lo scorso 16 maggio, la
commissione, ha dato un parere pressoché unanime nella direzione di
cancellare tale norma. In questa ottica: il presidente Emiliano Di
Matteo ha inoltrato una lettera ufficiale al vice presidente Imprudente
chiedendo formalmente l’impegno di non procedere alle nomine in seno ai
comitati di gestione e di attendere la pronuncia del Tar che il prossimo
7 giugno ha fissato la data per l’eventuale sospensiva, in più il
Capogruppo della Lega D’Incecco ha promesso di riproporre l’emendamento
per cancellare la norma. La prima promessa è stata già disattesa in
quanto il Presidente Marsilio su proposta dell’assessore Imprudente ha
emanato il decreto di nomina del comitato di gestione dell’ATC
dell’Aquila. Per la seconda aspettiamo Lega e Fratelli d’Italia alla
prova dei fatti del Consiglio regionale già convocato per <a class="matchTooltip">domani</a>.
Sarà quella la sede” ha concluso sarcastico Pepe “per valutare se il
centrodestra intende mantenere gli impegni presi oppure se D’Incecco e
Verrechia intendono continuare a sparare, è proprio il caso di dirlo
solo ‘colpi a salve’ non producendo alcuno effetto risolutivo della
problematica. Per quanto ci riguarda, siamo pronti a cancellare tale
norma. Come già precisato in commissione, ammettiamo che al momento
della sua approvazione abbiamo commesso una svista che siamo pronti a
recuperare”.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"> Fonte: <a href="https://www.ekuonews.it/29/05/2023/modifica-legge-caccia-pepe-caos-in-regione-abruzzo-e-maggioranza-divisa/">ekuonews.it del 29 maggio 2023 </a></span><br /></p><p> </p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-48165941041190070572023-04-02T18:37:00.002+02:002023-04-02T18:37:13.676+02:00Corso di “Cacciatore di Selezione” per la specie cinghiale, cervo, capriolo, daino e muflone della Federazione italiana della caccia Il WWF Abruzzo chiede chiarimenti sulla modalità di organizzazione del corso <p><br /></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif;">Comunicato stampa del 31 marzo 2023 </span><span style="font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span><span style="font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif;">Corso
di “Cacciatore di Selezione” per la specie cinghiale, cervo, capriolo,
daino e muflone della Federazione italiana della caccia </span></b><span style="font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif;">Il WWF Abruzzo chiede chiarimenti sulla modalità di organizzazione del corso </span></b><span style="font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif;"> </span><span style="font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif;">Si
è ha appreso da notizie inviate alla stampa che in data 31 marzo 2023
la Federazione italiana della caccia (Fidc) della Provincia di L’Aquila
consegnerà 100 attestati
del corso di “Cacciatore di Selezione” per la specie cinghiale, cervo,
capriolo, daino e muflone. </span><span style="font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif;">Da
una ricerca effettuata sul web, sono state trovate le puntuali
indicazioni che l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la
Ricerca Ambientale) ha redatto
rispetto all’organizzazione di tali corsi. Citando testualmente la nota
dell’ISPRA, si evidenzia come: “<i>In merito alla realizzazione dei
corsi, in generale ISPRA ritiene che per garantire un’adeguata
preparazione a tutti gli iscritti il numero ottimale
di partecipanti ad ogni corso non debba superare le 25 unità. (…)”.</i> </span><span style="font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif;">Il
WWF Abruzzo con una nota indirizzata alla Regione e per conoscenza a
ISPRA chiede di conoscere le specifiche di organizzazione del corso
citato, perché, da quanto
si legge dalla stampa, non sembrerebbero rispettate le modalità di
svolgimento indicate perlomeno rispetto al numero dei partecipanti. </span><span style="font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif;">L’Associazione
rileva, inoltre, che esistono precisi protocolli che l’ISPRA ha redatto
nell’ambito delle Linee guida in materia di gestione del Cinghiale o
degli Ungulati,
comprendenti i programmi per i corsi per l’abilitazione di alcune delle
figure previste dal Regolamento in oggetto e chiede se gli stessi siano
stati tenuti in considerazione dalla Federazione italiana della caccia
(Fidc) per l’organizzazione dei corsi e il
conseguente rilascio degli attestati. </span><span style="font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif;">“La
gestione venatoria - commenta Filomena Ricci, delegata WWF Abruzzo - è
materia complessa e delicata e va trattata con le dovute attenzioni e
professionalità, non
ci si può improvvisare né essere approssimativi nelle azioni che si
mettono in campo. Da sempre il WWF Abruzzo chiede alle Amministrazioni
regionali che si susseguono di farsi garanti della tutela della fauna
selvatica, che si ricorda è patrimonio di tutti.
Rinnoviamo l’invito agli abruzzesi a far sentire la propria voce contro
la caccia di selezione a Cervo e Capriolo che la Regione Abruzzo si
prepara ad aprire già dalla prossima stagione venatoria.” </span><span style="font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-family: "Tahoma",sans-serif;">Aiuta il WWF Abruzzo nella campagna, scrivi a
<a href="mailto:abruzzo@wwf.it">abruzzo@wwf.it</a></span><span style="color: black; font-size: 12.0pt;"> </span><span style="font-family: "Cambria",serif; font-size: 12.0pt;"></span><span class="xxxxxxcontentpasted0"><b><span style="border: none windowtext 1.0pt; color: black; font-family: "Tahoma",sans-serif; padding: 0cm;"> </span></b></span></p>
<strong><span style="color: black; font-family: "Arial",sans-serif; font-size: 12.0pt;">WWF Italia ONLUS, Abruzzo</span></strong>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-60188929459034891652023-03-31T18:33:00.001+02:002023-04-02T18:35:20.465+02:00Il Wwf Abruzzo presenta la campagna contro la caccia di selezione a Cervo e Capriolo che la Regione si prepara ad approvare<p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Presentata questa mattina in conferenza stampa a Pescara la campagna del
WWF Abruzzo “La natura si ammira, non si uccide” contro la caccia di
selezione a Cervo e Capriolo. Due info-grafiche e un video esaltano la
bellezza della natura abruzzese e di due specie fortemente simboliche
alle quali la Giunta regionale si prepara a dichiarare guerra con
l’apertura della caccia di selezione già dalla prossima stagione
venatoria.<br />
Dai documenti reperiti dal WWF, è evidente come la Giunta Marsilio si
stia muovendo per aprire, in alcuni distretti territoriali, la caccia di
selezione alle due specie di ungulati. L’ennesimo regalo al mondo
venatorio fatto passare come una gestione faunistica di cui non si sente
alcuna necessità.<br />
La conoscenza sulle popolazioni di Cervo e Capriolo in Abruzzo è,
infatti, frammentaria e lacunosa, nello stesso Piano Faunistico
Venatorio approvato dalla Regione Abruzzo si evidenzia la necessità di
avviare un’attività di monitoraggio, tanto che per il Cervo vengono
definiti comprensori solo sperimentali “alla luce delle scarse
conoscenze della consistenza e della dinamica della popolazione”.<br />
Per definire tempi e modalità di prelievo di individui da popolazioni
faunistiche sono necessarie informazioni esaustive e dettagliate in
merito alla distribuzione delle specie interessate sul territorio
regionale, così come in merito alla consistenza numerica delle
popolazioni, alle rispettive variazioni temporali e ai rapporti numerici
tra individui dei due sessi e tra le diverse classi di età.<br />
Tutte informazioni che si possono ottenere solo tramite monitoraggi
ripetuti per diverse annualità con metodologie confrontabili e
standardizzate, non certo in attraverso un numero limitato di sessioni
di osservazione, quali quelle che la Regione Abruzzo si appresta a
mettere in atto ora fino alla stesura del calendario venatorio, né
tramite i conteggi estemporanei svolti dai volontari degli Ambiti
Territoriali di Caccia (che sono gli stessi organismi interessati ad
organizzare e svolgere le attività di prelievo), con dati carenti e
disomogenei.<br />
Appare, dunque, poco credibile l’esecuzione di un’attività di
monitoraggio che in pochi mesi dovrebbe descrivere lo status delle
popolazioni di Cervo e Capriolo, definire le densità ottimali di
presenza, redigere un piano di prelievo: di fatto, indipendentemente dai
risultati che si otterranno dalle attività di campo, la Giunta
regionale ha già deciso di volere inserire la caccia di selezione a
Cervo e Capriolo nel prossimo calendario venatorio. Si tratta di un
approccio a-scientifico inaccettabile!<br />
Rispetto ai presunti danni che queste specie possono provocare a colture
e il pericolo di incidenti stradali, questioni da tenere in seria e
attenta considerazione, è sicuramente necessario avviare un serio
programma di monitoraggio e predisporre un piano di prevenzione, che
però non viene mai evocato. Esistono molteplici azioni, ormai note e
conosciute, che possono essere messe in atto per limitare il rischio di
danni e la frequenza degli incidenti stradali: implementare l’utilizzo
delle recinzioni o delle varie tipologie di repellenti, mettere in opera
dissuasori acustici e visivi, potenziare i sottopassi, costruire i
sovrappassi… I fondi impegnati dalla Regione Abruzzo per avviare gli
abbattimenti potrebbero essere destinati molto più proficuamente a
questo tipo di azioni.<br />
“Siamo sicuri che la maggior parte degli abruzzesi sarà dalla parte dei
cervi e dei caprioli – commenta Filomena Ricci, delegata WWF Abruzzo – e
vorrà continuare a vederli liberi di muoversi nelle montagne e nei
boschi abruzzesi. Queste specie sono patrimonio della nostra terra e
simbolo della natura che rende la nostra Regione conosciuta e
apprezzata: non sono bersagli per i cacciatori. È un peccato che il
governo regionale, dopo aver tentato di tagliare il Parco regionale
Sirente-Velino (ottenendo una bocciatura dalla Corte Costituzionale),
voglia ora aprire la caccia a due animali così belli che fino ad oggi in
Abruzzo hanno potuto vivere tranquilli, aumentando la biodiversità
della nostra regione”. </span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"><br />Fonte: <a href="https://www.ilgiornaledichieti.it/news-il-giornale-di-chieti/il-wwf-abruzzo-presenta-la-campagna-contro-la-caccia-di-selezione-a-cervo-e-capriolo-che-la-regione-si-prepara-ad-approvare/">ilgiornaledichieti.it del 23 marzo 2023 </a></span><br /></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-91409968049226552102023-01-11T15:06:00.001+01:002023-01-11T15:06:04.449+01:00L'Aquila. Provano un fucile da cinghiali nel giardino di casa e uccidono un amico<div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;"></span><br /><span style="font-family: verdana;"></span><span style="font-family: verdana;">Tre persone sono indagate per la<a href="https://www.today.it/citta/fiore-cialfi.html"> morte di Fiore Cialfi</a>, l'uomo di 64 anni raggiunto da un colpo d'arma da fuoco domenica scorsa, in una frazione del comune di Montereale, nell'Aquilano, mentre provava una carabina Browning utilizzata per la caccia al cinghiale. L'ipotesi di reato è omicidio colposo. Gli indagati, che si trovavano con la vittima, secondo la procura di L'Aquila, "con imperizia, negligenza, e imprudenza in pieno centro abitato hanno provato la funzionalità dell'arma, sparando, in modo pericoloso e senza prendere alcuna cautela, contro una tavoletta di legno posta all'estremità del giardino, utilizzata come bersaglio". Per il Pm Fabio Picuti non vi sono dubbi: ognuno dei tre amici che si trovavano con Fiore Cialfi al momento del grave incidente costato la vita al 64enne potrebbe aver concorso alla sua morte, proprio per la leggerezza nel provare un'arma in un luogo abitato "senza licenza dell'Autorità", mettendo così in pericolo l'incolumità delle persone. </span><br /></div><span style="font-family: verdana;"><br />Ad essere indagato non è quindi solo il proprietario dell'arma ma anche gli amici chiamati a raccolta per provare un nuovo mirino posizionato sulla carabina: sarà il pubblico ministero titolare del fascicolo grazie all'esito degli accertamenti tecnici e balistici e delle stesse audizioni degli indagati, a valutare le singole responsabilità. <br /><br />Oltre a Nazzareno Feliciani, di 58 anni, funzionario del Corpo dei vigili del fuoco in servizio a Roma, risultano indagati, sempre per omicidio colposo, Giancarlo Di Giandomenico, di 63 anni, anche lui di Marana di Montereale (L'Aquila), come Feliciani, e Antonio Picchioni di 64 anni di San Giovanni di Paganica, sempre di Montereale, tutti amici di vecchia data e soprattutto appassionati di caccia. A loro il sostituto procuratore Picuti contesta di non avere verificato, sempre per "negligenza, imprudenza e imperizia che l'arma fosse scarica e la consegnavano a Feliciani che la maneggiava appoggiandola sul cofano dell'autovettura", una Land Rover Defender, rivolta nella direzione di Cialfi che si trovava fuori il cancello di ingresso dell'abitazione del funzionario dei vigili del fuoco ad una distanza di circa 10 metri.<br /><br /> Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto operativo del comando provinciale dell'Aquila, dalla carabina è partito un colpo calibro 30,06 che ha raggiunto l'uomo al cuore, uccidendolo all'istante.<br /><br /> <br />Fonte: <a href="https://www.today.it/cronaca/omicidio-fiore-cialfi.html?fbclid=IwAR3Ot_1xFHdvj3sNyBEPO4NGOGEPKGslluiIoLEaPYRz9KR9EbnaiJd0hHQ">Today.it del 10 gennaio 2023 </a></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-8073656396415040762023-01-08T10:05:00.005+01:002023-01-08T10:05:25.420+01:00ROSETO: UCCELLI SELVATICI DETENUTI ILLEGALMENTE, MULTATO CACCIATORE, LIBERATI ESEMPLARI<p>ROSETO DEGLI ABRUZZI – Ha sparato a diversi esemplari di uccelli
selvatici nel corso di diverse uscite di caccia svolte durante il
periodo venatorio, ferendoli e rinchiudendoli successivamente
all’interno di gabbie nella propria abitazione.</p>
<p>Militari della Stazione Carabinieri Forestali di Alba Adriatica (<a data-internallinksmanager029f6b8e52c="4" href="https://abruzzoweb.it/teramo/" title="Cronaca Teramo">Teramo</a>
) hanno accertato la detenzione in cattività di fauna selvatica
appartenente a specie cacciabili, in assenza della prevista
autorizzazione regionale, da parte di un cittadino del posto.</p><p>La fauna selvatica, si legge in una nota, è patrimonio indisponibile
dello Stato e come tale tutelata nell’interesse della comunità nazionale
ed internazionale da una legge del 1992 che ha il compito di tutelare
gli animali selvatici e regolamentarne la caccia.</p>
<p>La norma prevede che la caccia, forma oggi più diretta e diffusa di
abbattimento della fauna selvatica, si svolga senza pregiudicare la
conservazione di specie e popolazioni potendosi svolgere solo se
garantisce un prelievo “sostenibile” ed in disciplina esclusivamente
derogatoria dal regime di tutela generale, ossia per una concessione che
lo Stato rilascia ai cittadini che la richiedano e che siano in
possesso dei requisiti previsti.</p>
<p>In definitiva la predetta legge è soprattutto una norma a carattere
conservazionistico che regolamenta forme di prelievo di fauna selvatica,
in deroga al regime di tutela.</p><p>Oltre alla contestazione al cacciatore della relativa violazione
amministrativa, i militari hanno proceduto al sequestro degli esemplari e
alla contestuale loro liberazione in ambiente naturale.</p>
<p>I Carabinieri Forestali svolgono da sempre un’attività, impegnativa e
difficile anche dal punto di vista logistico, volta al contrasto del
fenomeno del bracconaggio che si sviluppa in contesti diversi e che
esprime tutto il disvalore, morale e materiale, che queste azioni
illecite hanno rispetto alla conservazione della biodiversità.</p><p> </p><p>Fonte: <a href="https://abruzzoweb.it/roseto-uccelli-selvatici-detenuti-illegalmente-multato-cacciatore-liberati-esemplari/">abruzzoweb.it del 02 gennaio 2023 </a><br /></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-86066227853097518512023-01-06T20:04:00.006+01:002023-01-06T20:04:52.440+01:00Montereale (AQ). Parte un colpo dal fucile che ha in mano: muore consigliere comunale<p><span style="font-family: verdana;">MONTEREALE. Tragico incidente intorno alle 16,30 a Marana di
Montereale, dove un uomo di 64 anni, Fiore Cialfi, consigliere comunale
di maggioranza, è morto dopo che è stato raggiunto al petto da un colpo
di fucile che non gli ha lasciato scampo.</span></p><span style="font-family: verdana;">
</span><p><span style="font-family: verdana;">Il colpo sarebbe partito accidentalmente mentre il 64enne,
appassionato di caccia, stava maneggiando l’arma per effettuare una
operazione di taratura alla presenza di alcuni amici cacciatori. Ad
assistere sarebbero stati in particolare due persone che hanno dato poi
l'allarme.</span></p><span style="font-family: verdana;">
</span><p><span style="font-family: verdana;">Sul posto i carabinieri di Monreale, il magistrato di turno e il personale sanitario del 118 che ne ha dichiarato il decesso. </span></p><span style="font-family: verdana;">
</span><p><span style="font-family: verdana;">I militari stanno indagando per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente.</span></p><p><span style="font-family: verdana;"> </span></p><p><span style="font-family: verdana;">Fonte: <a href="https://www.ilcentro.it/l-aquila/parte-un-colpo-dal-fucile-che-ha-in-mano-muore-consigliere-comunale-1.3058515?fbclid=IwAR3F4mg3IV7P_fkvqaCsgPsa_kFUv26KjLJoAit6MBSdcGAwwB4m4EuC0SU">ilcentro.it del 06 gennaio 2023 </a><br /></span></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-75730997445646633122022-11-17T13:44:00.004+01:002022-11-17T13:44:17.835+01:00Teramo, articolo diffamatorio contro le G.A.DIT: il Tribunale condanna Morelli di Federcaccia<p align="justify"> TERAMO – Il Tribunale di Teramo – Sezione Penale – ha
condannato il Presidente Regionale e Provinciale della Federcaccia
Ermanno Morelli Conocchioli, riconoscendo la portata diffamatoria del
contenuto di un articolo pubblicato il 27 luglio 2017 dal titolo:
“FEDERCACCIA DENUNCIA: “BARBARO MASSACRO DI CINGHIALETTI A TOSSICIA” E
POI SI SCAGLIA CONTRO LE ASSOCIAZIONI GADIT, LIBERA CACCIA, URCA, ARCI
CACCIA ED ENALCACCIA”</p>
<p align="justify">In particolare, nell’articolo di stampa, erano
riportate le asserzioni rese dal Presidente della Federazione Italiana
della Caccia Ermanno Morelli, con le quali veniva sostenuto che:</p>
<ul><li>
<ul><li>… Gaetano Ercole Presidente delle G.A.DIT. ed il fratello
(dirigente) Ezio, erano stati “cacciati” da molteplici associazioni
venatorie provinciali;</li></ul>
</li></ul>
<ul><li>
<ul><li>… “La storia di Ezio Ercole la conoscono tutti nell’ambiente
venatorio. Era iscritto di Federcaccia, da dove è stato cacciato, si è
iscritto ad Arcicaccia, cacciato anche da lì, è passato a Enalcaccia con
lo stesso risultato, sempre insieme al fratello Gaetano.”</li></ul>
</li></ul>
<ul><li>
<ul><li>… “Per avere un posto dove non poter essere cacciati i due fratelli
hanno costituito la sezione Gadit.. Un’associazione dove alcune persone
che credevano nell’ambientalismo si sono dimesse quando hanno capito che
erano solo a sostegno del presidente che andava in accordo con un
funzionario regionale dell’ufficio caccia. Dopo le loro dimissioni
(abbiamo le prove) sono stati anche minacciati di non raccontare in giro
cosa avevano visto”.</li></ul>
</li></ul>
<p align="justify">Il Presidente delle G.A.DIT Gaetano Ercole:
“ironicamente parlando, potrei definirla una “critica” alquanto fuori
luogo e fuori cognizione che, considerato il contesto, poteva essere
percepita non solo come semplice dibattito politico-venatorio. Quindi,
sulla base di tali eloquenti elementi, non poteva sfuggire a nessuno e
soprattutto Presidente della Federazione Italiana della Caccia Ermanno
Morelli che il sottoscritto, Presidente G.A.DIT in primis:</p>
<ul><li>
<ul><li>non era mai stato cacciatore;</li></ul>
</li></ul>
<ul><li>
<ul><li>non aveva mai richiesto la licenza di porto di fucile uso caccia;</li></ul>
</li></ul>
<ul><li>
<ul><li>non aveva mai avuto tessere assicurative di qualsivoglia associazione venatoria, Federcaccia compresa;”</li></ul>
</li></ul>
<p align="justify">Il presidente della Federcaccia Ermanno Morelli,
veniva per questo querelato proprio dallo stesso Presidente G.A.DIT
Gaetano Ercole (assistito dall’Avvocato Daniele Di Furia) che ha
ritenuto dette affermazioni “diffamatorie” e lesive dell’immagine e
della reputazione propria e dell’associazione. All’esito delle
successive indagini effettuate dall’Autorità Giudiziaria, il Presidente
della Federcaccia veniva mandato a processo.</p>
<p align="justify">Il Tribunale Penale di Teramo, con Sentenza n.
1309/2022, ha pertanto dichiarato colpevole il Presidente della
Federcaccia Ermanno Morelli del reato di cui all’art. 595 del Codice
Penale ravvisando nella condotta dello stesso la natura offensiva delle
dichiarazioni e la volontà di usare consapevolmente espressioni idonee a
ledere l’altrui reputazione; con condanna alla pena alternativa del
pagamento di € 400,00 di multa, oltre al risarcimento del danno da
definire in sede civile e al pagamento delle spese processuali.</p><p align="justify"> </p><p align="justify">Fonte: <a href="https://www.ekuonews.it/11/11/2022/teramo-articolo-diffamatorio-contro-le-g-a-dit-il-tribunale-condanna-morelli-di-federcaccia/">ekuonews.it dell 11 novembre 2022</a> <br /></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-69642818987452735332022-09-18T12:23:00.007+02:002022-09-18T12:23:27.859+02:00Si “spara” un colpo al ginocchio durante una battuta di caccia: ricoverato a Sant’Omero (Te)<p style="text-align: justify;"><b><span style="font-family: verdana;">Sant’Omero. Si è presentato in ospedale con un ginocchio sanguinante, dopo essere rimasto vittima di un incidente di caccia.</span></b></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">E’ ricoverato al Val Vibrata, in attesa di essere sottoposto ad un
intervento chirurgico per l’asportazione del proiettile il cacciatore di
68 anni, di Sant’Egidio alla Vibrata, rimasto ferito in una battuta di
caccia al cinghiale. L’uomo, assieme ad altri cacciatori, era impegnato
nei boschi dell’Ascolano per una battuta notturna di caccia al cinghiale
quando è scivolato in un tratto di terreno fangoso.</span></p><div style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">
</span></div><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Per effetto della caduta, l’uomo in maniera accidentale si è sparato
un colpo di fucile che lo ha raggiunto al ginocchio. Soccorso dai
compagni di battuta, il santegidiese è stato accompagnato, attorno alle
23, all’ospedale di Sant’Omero.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Dove è stato poi ricoverato in attesa di essere sottoposto ad un
intervento chirurgico. Dell’episodio sono stati avvertiti i carabinieri
della compagnia di Alba Adriatica.</span></p><p style="text-align: justify;"><span style="font-family: verdana;">Fonte: <a href="https://abruzzo.cityrumors.it/notizie-teramo/cronaca-teramo/si-spara-un-colpo-al-ginocchio-durante-una-battuta-di-caccia-ricoverato-a-santomero.html">cityrumors.it del 17 settembre 2022 </a></span><br /></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-68924943849906097992022-09-15T11:04:00.004+02:002022-09-15T11:04:16.994+02:00 10 e 11 settembre pre-apertura della caccia in Abruzzo alle sole specie Cornacchia grigia, Gazza e Ghiandaia. Il WWF: «È il solito regalo ai cacciatori» <p> </p><p align="center" class="x_MsoNormal" style="font-family: Cambria,"serif"; font-size: 12pt; margin-bottom: 0px; margin-bottom: 6.0pt; margin-top: 0px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
Comunicato stampa del 9 settembre 2022 </p>
<p align="center" class="x_MsoNormal" style="font-family: Cambria,"serif"; font-size: 12pt; margin-bottom: 0px; margin-bottom: 6.0pt; margin-top: 0px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<b>10 e 11 settembre pre-apertura della caccia in Abruzzo alle sole specie Cornacchia grigia, Gazza e Ghiandaia. </b></p>
<p align="center" class="x_MsoNormal" style="font-family: Cambria,"serif"; font-size: 12pt; margin-bottom: 0px; margin-bottom: 6.0pt; margin-top: 0px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<b>Il WWF: «È il solito regalo ai cacciatori» </b></p>
<p align="center" class="x_MsoNormal" style="font-family: Cambria,"serif"; font-size: 12pt; margin-bottom: 0px; margin-bottom: 6.0pt; margin-top: 0px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: center;">
<b>Preoccupazione per il disturbo alla fauna, gli atti di bracconaggio e la carenza della vigilanza venatoria </b></p>
<p class="x_MsoNormal" style="font-family: Cambria,"serif"; font-size: 12pt; margin-bottom: 0px; margin-bottom: 6.0pt; margin-top: 0px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span>Il 10 e l’11 settembre è prevista la pre-apertura della
caccia della Regione Abruzzo. Questa volta per le sole specie Cornacchia
grigia, Gazza e Ghiandaia. Rispetto agli anni passati, viste anche le
tante bocciature del TAR accumulate grazie
ai ricorsi del WWF Italia e di altre associazioni ambientaliste, il
calendario è meno impattante dal punto di vista della tutela della
fauna, ma va sottolineato che per le specie per cui si è stabilita la
preapertura non vi è alcun interesse venatorio, per
cui vi è profonda preoccupazione per i possibili atti di bracconaggio
verso le altre specie che non sono cacciabili: in pratica la preapertura
per poche specie, senza un controllo attento sul territorio, si
potrebbe trasformare in una apertura generalizzata.
</span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="font-family: Cambria,"serif"; font-size: 12pt; margin-bottom: 0px; margin-bottom: 6.0pt; margin-top: 0px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span>Dichiara Filomena Ricci, delegata del WWF Abruzzo: <i>“Chiediamo
a tutte le Forze di Polizia di impegnarsi al massimo in attività di
servizio specifiche nella vigilanza venatoria, in particolare per le
giornate di caccia previste nel mese di
settembre di pre-apertura e di apertura generale. Saranno poche le
specie cacciabili legalmente e il rischio di abbattere specie per le
quali la caccia non è consentita è forte anche perché la vigilanza
venatoria nella nostra Regione è stata quasi del tutto
smantellata”. </i></span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="font-family: Cambria,"serif"; font-size: 12pt; margin-bottom: 0px; margin-bottom: 6.0pt; margin-top: 0px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span>L’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la
Ricerca Ambientale), Ente dello Stato deputato a fornire alle regioni i
pareri tecnici sui calendari venatori, pur non avendo osservato la
pre-apertura per le specie citate, aveva indicato un’apertura
generale della caccia programmata a tutte le specie ornitiche e di
piccola selvaggina al 1° ottobre 2022. Secondo l’ISPRA “<i>l’apertura a
inizio ottobre garantisce infatti un più completo sviluppo degli ultimi
nati per alcune specie con fine periodo riproduttivo
ritardato riducendo in tal modo il disturbo generato in particolare
dalla pratica della caccia in forma vagante, con l’ausilio di cani, in
una fase ancora delicata del ciclo biologico”.</i> </span></p>
<p class="x_MsoNormal" style="font-family: Cambria,"serif"; font-size: 12pt; margin-bottom: 0px; margin-bottom: 6.0pt; margin-top: 0px; margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: justify; text-justify: inter-ideograph;">
<span>Anche il WWF Abruzzo nelle sue osservazioni alla bozza di
calendario aveva chiesto alla Regione Abruzzo di consentire la caccia
dal 1° ottobre in modo da ridurre enormemente gli atti illegali a
settembre e limitare il disturbo sul territorio
in un periodo ancora delicato per la fauna, ma anche questa volta la
Regione pur di accontentare i cacciatori, ha permesso loro di andarsene
in giro per i boschi e le campagne liberamente e senza i controlli
venatori che sono ridotti quasi a zero. Su quest’ultima
questione la Regione Abruzzo ha grandi responsabilità: la vigilanza
ambientale è infatti oramai scomparsa dopo lo smantellamento delle
Province e con il ridimensionamento dei corpi di Polizia provinciale. Un
problema mai seriamente trattato dal governo regionale
che non ha sin qui realizzato quanto di propria competenza previsto dal
<i>“Piano d’azione nazionale per il contrasto degli illeciti ai danni contro gli uccelli selvatici”</i>
approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome già
nel 2017.
A oggi, infatti, non ci sono tracce del potenziamento e della
riorganizzazione dei Corpi provinciali di vigilanza venatoria e della
loro eventuale regionalizzazione, azioni che finalmente potrebbero
ridare dignità agli operatori di Polizia provinciale, garantendo
un livello minimo di controlli sul territorio. </span></p>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-91089437667574913792022-08-20T19:18:00.005+02:002022-08-20T19:18:15.891+02:00L’Abruzzo si adegua totalmente a ISPRA e approva il calendario venatorio 2022/2023<p><span style="font-family: verdana;"><b>Per evitare ricorsi la Regione ha recepito tutte le indicazioni fornite dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale approvando uno dei calendari con i periodi di prelievo più restrittivi d'Italia</b><br /> <br /><br />La Giunta regionale dell’Abruzzo ha approvato il calendario venatorio per la stagione di caccia 2022/2023. Dopo il <a href="https://iocaccio.it/abruzzo-approvato-il-nuovo-calendario-venatorio-dopo-la-sentenza-del-tar/">ricorso al TAR dello scorso anno</a> che aveva bloccato la preapertura e imposto pesanti limitazioni ai tempi di prelievo, quest’anno la regione ha voluto evitare possibili ricorsi approvando un calendario che recepisce integralmente tutte le indicazioni fornite da ISPRA.<br /><br /><br />Così, la tortora non è stata inserita tra le specie cacciabili, la preapertura sarà soltanto di due giornate in cui potranno essere cacciati solo i corvidi, l’apertura generale è sostanzialmente fissata al 1° di ottobre (a settembre si potranno cacciare solo d’appostamento corvidi e merlo), la chiusura per tutti i turdidi è stata anticipata al 10 gennaio e quelle di acquatici e beccaccia al 19 gennaio. Perfino il periodo di addestramento cani è stato limitato e inizierà soltanto il 1° di settembre. Di seguito tutti i dettagli del calendario venatorio 2022/2023 dell’Abruzzo. <br /> </span></p><p><span style="font-family: verdana;"><b>Preapertura </b><br /><br />Quest’anno potranno essere cacciate in preapertura soltanto i corvidi, Cornacchia grigia, Gazza e Ghiandaia nei giorni di sabato 10 e domenica 11 settembre. Come di consueto in questo periodo il prelievo potrà essere effettuato solo da appostamento. </span></p><p><span style="font-family: verdana;"><br /><b>Posticipo chiusura </b><br /><br />Come lo scorso anno è previsto il posticipo della chiusura per la caccia al Colombaccio, che potrà essere praticata fino al 9 febbraio, esclusivamente nella forma di caccia d’appostamento che dovrà essere collocato a non meno di 500 metri delle zone umide frequentate dagli uccelli acquatici e dalle pareti rocciose potenzialmente idonee alla nidificazione di rapaci rupicoli. <br /> </span></p><p><span style="font-family: verdana;"><b>Specie cacciabili e periodi di prelievo </b><br /><br />La stagione venatoria inizierà ufficialmente il 18 settembre (fermo restando la preapertura), ma saranno solo 4 le specie cacciabili prima di ottobre, merlo, cornacchia grigia, ghiandaia e gazza. Si potrà cacciare per 3 giornate a scelta con l’esclusione di martedì e venerdì e la stagione terminerà il 30 gennaio (a eccezione del colombaccio che come abbiamo visto potrà essere cacciato fino al 9 febbraio), anche se per molte specie è prevista una chiusura anticipata. <br /><br />Queste le specie cacciabili e i periodi di caccia: Merlo dal 18 settembre al 31 dicembre<br />Cornacchia Grigia, Ghiandaia e Gazza dal 18 settembre al 14 gennaio + preapertura (a settembre solo d’appostamento)<br />Fagiano dal 1° ottobre al 30 gennaio (a dicembre e gennaio solo in presenza di monitoraggi e piani di prelievo)<br />Lepre dal 1° ottobre al 21 dicembre<br />Starna dal 1° ottobre al 30 novembre (solo in presenza d’interventi di gestione attiva)<br />Coturnice dal 1° ottobre al 27 novembre (con limitazioni)<br />Quaglia dal 1° al 31 ottobre<br />Allodola dal 1° ottobre al 31 dicembre<br />Alzavola, Canapiglia, Codone, Mestolone, Fischione, Germano Reale, Marzaiola, Folaga, Gallinella d’acqua, Porciglione, Beccaccino e Frullino dal 1° ottobre al 19 gennaio (a gennaio in forma vagante solo in prossimità di corsi d’acqua, canali, fossi, risaie aree umide ed entro 50 metri di distanza da questi) <br />Beccaccia dal 1° ottobre al 19 gennaio<br />Cesena, Tordo bottaccio e Tordo sassello dal 1° ottobre al 10 gennaio<br />Colombaccio dal 1° ottobre al 10 febbraio (dal 21 gennaio solo d’appostamento)<br />Volpe dal 1° ottobre al 30 gennaio (a gennaio solo in squadre organizzate) <br /> </span></p><p><span style="font-family: verdana;"><b>Caccia al cinghiale </b><br /><br />La caccia al cinghiale, a esclusione di quella di selezione, è consentita dal 1° ottobre al 31 dicembre, esclusivamente nelle giornate di mercoledì, sabato, domenica e festivi infrasettimanali. <br /><br />La caccia di selezione, invece, sarà consentita fino al 30 settembre 2022 da un’ora prima del sorgere del sole fino alle 24 secondo i piani di prelievo adottati dai singoli ATC. </span></p><p><span style="font-family: verdana;"><br /><b>Carnieri giornalieri e stagionali </b><br /><br />Nella stagione venatoria 2022/2023 ogni cacciatore abruzzese potrà prelevare giornalmente 2 capi di selvaggina stanziale rispettando le seguenti limitazioni: Lepre 1 capo giornaliero e 10 stagionali<br />Fagiano 2 capi giornalieri e 15 stagionali<br />Starna 2 capi giornalieri e 10 stagionali<br />Coturnice 1 capo giornaliero (il carniere stagionale è definito dai piani di prelievo vigenti nei Distretti di gestione per la caccia alla Coturnice)<br />Volpe 2 capi giornalieri e 50 stagionali <br /><br />Per la selvaggina migratoria potranno essere prelevati 15 capi giornalieri con le seguenti limitazioni: Quaglia e Codone, 5 capi giornalieri e 25 stagionali<br />Beccaccia, 5 capi giornalieri fino a dicembre, 2 capi giornalieri a gennaio, per un massimo di 25 capi stagionali<br />Allodola, 5 capi giornalieri e 25 stagionali<br />Colombaccio, 10 capi giornalieri<br />Cesena, Tordo Sassello e Tordo bottaccio, 15 capi giornalieri<br />Merlo, 5 capi giornalieri<br />Cornacchia grigia, Gazza e Ghiandaia, 5 capi giornalieri e 50 stagionali<br />Folaga, Gallinella d’acqua, 5 capi giornalieri<br />Beccaccino, Alzavola, Fischione, Germano reale e Marzaiola, 8 capi giornalieri e 25 stagionali<br />Porciglione, 2 capi giornalieri e 25 stagionali<br />Canapiglia, Mestolone e Frullino, 5 capi giornalieri e 20 stagionali <br /> </span></p><p><span style="font-family: verdana;"><b>Addestramento cani </b><br /><br />L’addestramento e l’allenamento dei cani da caccia, come suggerito da ISPRA, sarà consentito dal 1° settembre 2022, dall’alba fino alle ore 12 e dalle ore 16 al tramonto, esclusivamente nelle aree naturali, lungo i corsi d’acqua, negli incolti, nei boschi e nelle aree coltivate non suscettibili di danneggiamento. L’addestramento è vietato nei giorni di preapertura. <br /><br />Fonte:<a href="#"> iocaccio.it del 19 agosto 2022</a></span></p>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4939405674445164709.post-14032190501095461752022-08-19T13:14:00.004+02:002022-08-19T13:14:27.059+02:00Abruzzo: approvato il Calendario Venatorio per la stagione 2022-2023<p><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: small;"><br /><br />La Giunta Regionale nella seduta del 12 agosto 2022 ha approvato il Calendario Venatorio Regionale per la stagione 2022-2023 che regolamenta le specie cacciabili, i periodi di caccia, l’ora legale d’inizio e termine della giornata di caccia nonché i periodi e le modalità per l’addestramento dei cani.<br /> <br /><br /> Nella sezione che segue sono riportati la Delibera di Giunta di approvazione e i relativi allegati, tra i quali il testo del Calendario Venatorio.</span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: small;"> </span></span></p><p><span style="font-family: verdana;"><span style="font-size: small;"><a href="https://www.regione.abruzzo.it/content/approvato-il-calendario-venatorio-la-stagione-2022-2023">Clicca qui per scaricare il calendario venatorio </a><br /></span></span></p>Unknownnoreply@blogger.com0