giovedì 15 luglio 2010

Guerra tra Pd e PdL su gestione venatoria in Provincia di Chieti

Il PdL ha tradito la fiducia dei cacciatori
Dopo l'ArciCaccia anche D'Amico (Pd) polemizza con la gestione Staniscia


VASTO - "Finalmente qualcosa di muove nell’inossidabile ed unito mondo delle associazioni venatorie della nostra provincia; comincia a trasparire la delusione di aver investito impegno e consenso verso uomini ed una coalizione, il centrodestra, che apparivano silenti ed ubbidienti esecutori dei desiderata degli amanti la dea Diana".

Con queste parole Camillo D'Amico, capogruppo del Pd in Provincia, interviene nel dibattito che anima il mondo venatorio dopo le polemiche dichiarazione del presidente provinciale dell'ArciCaccia, Pessolano, contro la 'gestione' Staniscia (il consigliere delegato, ndr).

"Prima con le elezioni regionali del 2008 e poi con le provinciali del 2009 valanghe di consensi sono stati tributati sul centrodestra pur di veder difesi solo diritti della propria parte a dispetto di tutto il restante universo mondo. - continua D'Amico - E’ positivo che comincino ad elevarsi autorevoli voci di dissenso verso il nulla realizzato sin qui dal delegato provinciale alla caccia Giovanni Staniscia (PdL), come quella del presidente dell’ARCICaccia Angelo Pessolano, il quale, nelle due tornate elettorali regionale e provinciale, non fu certo amico del centrosinistra pur appartenendone per cultura ed estrazione. Giovanni Staniscia addebita i ritardi della sua azione del tutto invisibile ed inefficace ancora alla precedente amministrazione, non ha sin qui prodotto alcuna proposta concreta e di rilievo se non perché pungolato e sollecitato da esponenti dei gruppi di minoranza di centrosinistra, considera l’attività della commissione consiliare una fastidiosa perdita di tempo, la rappresentanza del mondo venatorio è un particolare che gli appartiene in maniera esclusiva così mortificando il pluralismo associativo del settore. Questa è l’amara considerazione che traggo dopo il primo anno di amministrazione del centrodestra alla provincia a guida Di Giuseppantonio. Della nuova regolamentazione della caccia al cinghiale, bloccando immediatamente il precedente del centrosinistra elaborato sotto la cura del buono e bravo Antonio Tamburrino, non se ne conoscono ancora i connotati; - continua il consigliere provinciale di opposizione - di una ipotesi di rivisitazione del vigente piano faunistico provinciale non si hanno notizie; di una politica venatoria legata alla concertazione con le parti sociali neanche l’ombra, di attività istituzionali concrete con la commissione consiliare che presiede e della consulta della caccia si sono perse sia le tracce che la volontà a recuperare terreno d’azione politica a breve. Ha proprio ragione il buon Angelo Pessolano si stava meglio quando (sembrava) di stare peggio".
http://www.sansalvo.net/archivio_news/2010/Il-PdL-ha-tradito-la-fiducia-dei-cacciatori_6762.php

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