lunedì 26 maggio 2014

Danni cinghiali, Confagricoltura L'Aquila: «gli allevatori riconsegneranno le tessere elettorali»

«Si è superato il punto di non ritorno»

L’AQUILA. «Avevamo già segnalato il verificarsi di danni alle coltivazioni da parte di Cervi e Caprioli nella Valle Subequana, ma ciò che sta accadendo in questa primavera, va oltre le peggiori previsioni». 
Protesta con forza Vinicio Blasetti, presidente della Sezione zootecnica di Confagricoltura L’Aquila. 
«Già nel mese di aprile», racconta, «abbiamo denunciato la perdita totale di molti ettari di terreno appena seminati a mais nei Campi Palentini razziati dai cinghiali ma oggi quello che gli anni scorsi è stato un fenomeno occasionale e limitato a zone isolate, sta divenendo un fenomeno normale. Ci eravamo rassegnati ai danni nel momento di raccogliere, avendo speranze vane su indennizzi pubblici mai arrivati, ed allora abbiamo sperimentato raccolte fuori tempo con sistemi di dissuasione fai da te, ma mai avremmo pensato che non saremmo riusciti neanche a seminare».
Per Confagricoltura «la latitanza delle amministrazioni sul tema è assoluta, anzi l’unica norma approvata, oltre ad un regolamento incompleto ed inapplicabile, è quella secondo la quale la regione “non pagherà i danni oltre la insufficiente dotazione finanziaria” Il Parco Velino Sirente sollecitato ad effettuare la verifica e la quantificazione dei danni dorme sogni tranquilli non disponendo neppure di un tecnico sufficientemente preparato per fare le verifiche, la Provincia vive momenti di appannamento, non si riesce a parlare con i funzionari e le guardie provinciali mentre presidente e vice presidente non rispondono più al telefono, evidentemente troppo impegnati nella campagna elettorale». 
Confagricoltura L’Aquila ricorda di aver scritto, concertato, osservato, discusso, condiviso ed eccepito ma «nulla, proprio nulla è stato fatto in concreto e sono passati oltre 20 anni dalle prime richieste. Gli allevatori sono rassegnati, ma non vinti, e, visto che in piena emergenza ci risulta impossibile ottenere la risposta dei vertici della provincia dell’Aquila, cambiano i metodi di protesta: da domani riconsegneremo le tessere elettorali nelle mani del Presidente della Repubblica Napolitano e sospenderemo il pagamento di tasse e tributi fino a quando il Governo non troverà una soluzione al problema» raccomanda Vinicio Blasetti.

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