mercoledì 6 marzo 2013

Casalbordino: il morto ammazzato vale 16 mesi di pena

A CACCIA
Lo uccise scambiandolo per un cinghiale, condannato ad un anno e 4 mesi
L’uomo ha patteggiato

VASTO. Ha patteggiato davanti al Tribunale di Vasto la pena a un anno e quattro mesi di carcere per omicidio colposo F.T., 60 anni di Casalbordino.
L’uomo lo scorso 31 luglio uccise con un colpo di fucile il suo compaesano Gabriele Di Tullio. F.T. si era sempre difeso dichiarando che aveva colpito di notte Di Tullio in un appezzamento di terreno in località San Pietro Sud a Casalbordino scambiandolo per un cinghiale. Il tribunale ha accolto le richieste avanzate dalla difesa dell'imputato di patteggiamento assolvendo Di Tullio dall'accusa di omissione di soccorso. L'udienza si è tenuta a porte chiuse.
Di Tullio venne ritrovato morto alle 5 di mattina dal nipote in un campo di famiglia in località San Pietro Sud, lungo la strada statale 16, a pochi chilometri dallo svincolo autostradale Vasto Nord dell'A14, ucciso qualche ora prima da un colpo d'arma da fuoco che gli recise l'arteria femorale della gamba sinistra. Una volta colpito, l’uomo avrebbe compiuto pochi passi prima di cadere faccia a terra sotto un ulivo. Nei pressi del cadavere vennero trovate una decina di pannocchie, raccolte poco prima di morire tra le piante alte all'incirca un metro e ottanta. L'auto della vittima, una Opel Corsa Bianca, venne ritrovata parcheggiata sul ciglio della strada. Proprio questo lasciò pensare che l’omicidio si fosse compiuto proprio lì dove il corpo venne trovato trovato. Fin da subito gli inquirenti sospettarono che la morte fosse stata accidentale. L'uomo aveva perso la moglie una decina di anni fa, e aveva due figlie di 13 e 20 anni.

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