sabato 5 giugno 2010

Teramo. Approvate le modifiche al Piano Faunistico Venatorio

Varato il nuovo piano faunistico e venatorio

TERAMO. Approvate all'unanimità dal consiglio provinciale le modifiche al piano faunistico venatorio 2001/2006. Il territorio a disposizione rimane lo stesso ma vengono riaperte alcune riserve dove la presenza del cinghiale continua a dare problemi. Istituite anche nuove zone di protezione per gli animali. «Le modifiche sono il frutto di tavoli di confronto con gli stessi cacciatori, con gli Atc e con le associazioni di riferimento: quelle venatorie, quelle agricole e quelle ambientaliste», spiega l'assessore Giuseppe Di Michele che aggiunge, «L'80% delle modifiche è stato proposto dagli interessati. Puntiamo ad un maggiore coinvolgimento e soprattuto ad una maggiore responsabilizzazione dei cacciatori ai quali stiamo pensando di affidare la gestione delle riserve. Fra le nostre priorità, infatti, vi è la lotta al bracconaggio che rappresenta la vera piaga per la fauna». In realtà la Provincia di Teramo è l'unica in Abruzzo ad aver già nel 2008 deliberato un nuovo piano faunistico ma la Regione non lo ha mai approvato in attesa che anche le altre Province aggiornassero la pianificazione faunistica-venatoria. Dai precedenti 34 istituti di tutela e produzione (oasi, zone di ripopolamento e cattura, aree cinofile) si è passati a 41 e senza alterare il rapporto tra aree chiuse alla caccia e quelle aperte: dieci istituti vengono confermati inalterati; quindici vengono revocati; venti vengono istituiti ex novo; nove vengono parzialmente modificati. La nuova configurazione ha un duplice obiettivo: quello di aggiornare la pianificazione territoriale alla luce della attuale situazione geografico/ambientale, e quello di razionalizzare l'utilizzo dei territori mediante la conferma degli istituti faunistici virtuosi e la revoca, con la conseguente riapertura alla caccia, di quelli meno efficaci. Per quanto riguarda le oasi due sono individuate nel comprensorio faunistico-venatorio "Salinello" e due nel comprensorio del "Vomano". Sette sono le aree cinofile permanenti e di queste tre sono nel comprensorio "Salinello" e quattro nel comprensorio "Vomano". Le 29 zone di ripopolamento e cattura sono così ripartite: 14 nel comprensorio "Salinello" e 15 nel comprensorio "Vomano".

Da "Il Centro" del 03 giugno 2010

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