martedì 29 aprile 2014

Regolamento ungulati Abruzzo: "vergognosa marchetta elettorale a danno del patrimonio faunistico"

ASSOCIAZIONE ANIMALISTI ITALIANI ONLUS 

COMUNICATO STAMPA DEL 29 APRILE 2014



ABRUZZO – REGOLAMENTO ABBATTIMENTO CERVI, CAPRIOLI E CINGHIALI.

IL VOTO DEFINITIVO NELL’ULTIMA SEDUTA DEL 29 APRILE, PRIMA DELLE ELEZIONI DEL 25 MAGGIO PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO REGIONALE.


CAPORALE: “Regolamento Ungulati – Vergognosa Marchetta Elettorale a danno della Patrimonio Faunistico. Chiederò il ritiro della Legge e in alternativa ostruzionismo con 1100 emendamenti, il mio voto contrario e ricorsi alla Corte Costituzionale e alla Corte dei Conti”.

Roma, 29 aprile 2014 – Ultima seduta del consiglio regionale abruzzese prima del voto del 25 maggio. Nel calderone tutte leggi “marchette elettorali” e non poteva mancare quello dedicato al voto dei cacciatori che contano in Abruzzo 16.000 unità.

Dichiarazione di Walter Caporale, Capogruppo al Consiglio regionale e Presidente dell’Associazione “Animalisti Italiani Onlus”:

"La Regione Abruzzo, Regione Verde dei Parchi, si appresta ad approvare un regolamento di Giunta in materia di gestione degli Ungulati: Caprioli, Cervi e Cinghiali. Un regolamento che vedrà il voto contrario del sottoscritto a meno che non si decida di ritararlo dall’ordine del giorno della seduta che prevede numerose leggi dell’ultim’ora. In caso di voto inizierò la mia ultima e lunga attività di ostruzionismo con la discussione di 1.100 emendamenti.

Questo regolamento sarà oggetto di Ricorso alla Corte Costituzionale e alla Corte dei Conti per il semplice motivo che all’interno non si tiene conto dei regolamenti a tutela dell’Orso Marsicano (PATOM - Piano d'Azione per la Tutela dell'Orso Marsicano), dei Fondi Europei che questa Regione percepisce per la tutela e la conservazione della specie, nonché del danno Patrimoniale alla Fauna Locale. Il sottoscritto in qualità di Presidente dell’Associazione “Animalisti Italiani Onlus” ha già dato mandato all’ufficio legale di procedere con i ricorsi e le denunce del caso e soprattutto di provvedere all’individuazione dei responsabili di tale inopportuno regolamento che sta colpendo duramente la Regione dei Parchi e gli animali Protetti.

Un regolamento che rimanda ai cacciatori, che gestiscono gli Ambiti Territoriali di Caccia –ATC-, la gestione degli ungulati. E’ come raccomandare le “pecore al lupo”, naturale predatore. Innaturale è invece cedere la gestione della fauna selvatica ai cacciatori. Innaturale è chiamare un regolamento concepito per i cacciatori un Piano di Gestione della Fauna. Innaturale è, ancora una volta, osservare la solerzia con cui questa Giunta e questo Consiglio, in maniera trasversale, riesca ad approvare un documento che non è altro che una marchetta elettorale e non sia stato mai tanto solerte per rilanciare l’economia, l’occupazione e neanche tanta solerzia si è ravvisata quando i cittadini abruzzesi hanno gridato un chiaro e forte no alle attività petrolifere di cui la Regione è minacciata.

All’interno del regolamento ci sono troppi punti inaccettabili frutto di accordi con i cacciatori più che di evidenza scientifica:

1. Uno dei punti centrali e prioritari è che secondo l’articolato, la gestione degli ungulati selvatici nelle aree protette nazionali e regionali è concordata ed attuata congiuntamente dagli Enti gestori delle aree protette, dalle Amministrazioni Provinciali e dagli ATC. Non è accettabile (e illegittimo sul piano del diritto) che enti con competenza sub-regionale abbiano competenza su aree dichiarate per legge di importanza nazionale o regionale.
2. Totale azzeramento del PATOM - Piano d'Azione per la Tutela dell'Orso Marsicano – 
3. Come ESIGE il PATOM - punto 5 del PATOM sottoscritto - e, cioè, il divieto di braccata per tutte le aree importanti per l'orso (il CORE RANGE del PATOM + tutti i SIC in cui è presente l'orso) in cui si deve fare solo la girata/caccia di selezione con numero limitato delle squadre (no fino a 80ncaccaitori, ma 15 al massimo);
4. Inoltre vengono assimilati a "normali" zone di caccia tutti i SIC esterni alla Zona di Protezione Esterna del PNALM ma importantissimi per l'Orso (basta citare i Simbruini!).
5. Bisogna chiarire che, nelle more dell’approvazione del Piano Faunistico Venatorio, i piani devono essere sottoposti a Valutazione di Incidenza Ambientale di cui al DR:357/97 non solo per gli effetti sull'Orso ma anche sulle altre specie (Lupo), sia per quanto riguarda la sottrazione di prede potenziali, sia per gli aspetti sanitari (si veda la questione delle vaccinazioni dei cani), sia per gli aspetti di disturbo, sia per quanto riguarda le potenziali uccisioni per sbaglio;
Un regolamento che nei tempi, nei luoghi e nelle modalità non rispetta nessun precetto di tutela e conservazione delle specie Orso e Lupo. Un regolamento che annuncia lo sterminio ingiustificato di cervi e caprioli e una scellerata gestione dei cinghiali ad uso e consumo dei cacciatori e degli ATC. 
Ribadisco il voto contrario e il ricorso alla Corte Costituzionale e alla Corte dei Conti, salvo decisione di ritirare il regolamento in via definitiva”.

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