martedì 8 ottobre 2013

Castiglione Messer Marino. Caccia, l’azienda Valle Santa Barbara: Chiederemo i danni alla Provincia

Attività venatoria: l’azienda Valle Santa Barbara impugna la revoca delle autorizzazioni e chiede i danni alla Provincia.Nuovo capitolo della querelle in corso tra l’azienza di Castiglione Messer Marino e la Provincia di Chieti. Nelle scorse settimane l’ente chietino ha revocato le autorizzazioni alla caccia all’interno dei territori gestiti dall’azienda. Alla base del provvedimento il ritardo nel pagamento della tassa di concessione regionale.”Ci saremmo aspettati al massimo una sanzione, non certo la revoca delle autorizzazioni all’attività venatoria. – commenta, amareggiato, Costantino Breda, uno dei soci della nuova gestione aziendale – Abbiamo già prodotto ricorso contro la revoca disposta dalla Provincia e siamo pronti a ricorrere anche al Tar. Non c’è stato un mancato pagamento della quota, forse, ma è ancora da dimostrare, solo un ritardo e ciò, se fosse vero, non giustificherebbe la revoca delle autorizzazioni. Avrebbero potuto darci uno stop di un mese o elevare nei nostri confronti una sanzione, invece, inspiegabilmente, hanno preferito revocarci tutte le autorizzazioni”.Costantino Breda non vuole sbilanciarsi in giudizi affrettati, ma alla nostra esplicita domanda, ha ammesso che probabilmente sulla decisione della Provincia hanno pesato le pressioni derivanti sia da parte del mondo politico che da quello delle associazioni venatorie.E dopo aver comunicato il ricorso, in tutte le sedi, contro la revoca autorizzativa, Breva va oltre, annunciando azioni di rivalsa nei confronti dell’ente chietino: “La revoca disposta dalla Provincia ci ha danneggiato sin nell’immediato. Abbiamo avuto un mancato lucro, perché abbiamo perso alcune iscrizioni da parte di cacciatori e di intere squadre interessate a praticare la caccia sui nostri magnifici territori. Possiamo stimare, al momento e solo in queste prime settimane, cifre di qualche decina di migliaia di euro, comunque è un danno che calcoleranno con precisione i nostri legali e di cui chiederemo conto direttamente alla Provincia”.

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