SCHIAVI D’ABRUZZO. Colpi di fucile contro una ruspa ferma da alcuni mesi.
I carabinieri della caserma di Schiavi d’Abruzzo e della compagnia di Atessa, indagano su quando ha raccontato loro un imprenditore agricolo del paese, M.P., titolare di una impresa di movimento terra, che ha trovato rotti i finestrini del suo mezzo meccanico, parcheggiato vicino alla rimessa agricola tra le contrade Casali e Selce di Schiavi, forse in conseguenza della esplosione di alcune fucilate.
Il fatto è stato segnalato ieri agli investigatori ma non si sa a quando risale.
L’uomo ha riferito ai militari di avere trovato tracce a terra di pallettoni e che probabilmente il gesto sarebbe di natura intimidatoria e comunque non il primo che subisce. La scorsa estate, infatti, un familiare dell’imprenditore avrebbe ritrovato squarciati i quattro pneumatici di un altro veicolo ma parcheggiato in un’altra zona del paese.
La situazione al momento non è chiara tant’è che sono in corso accertamenti per meglio definire che cosa sia accaduto.
Gli investigatori, infatti, stanno cercando di capire a quanto possa risalire il fatto, segnalato al proprietario del veicolo agricolo da un conoscente che si è accorto del finestrino rotto.
I carabinieri sostengono che la zona sia battuta dai cacciatori di colombacce e che eventuali rimasugli di pallottole potrebbero essere attribuibiti al passaggio di doppiette in cerca di fauna selvatica.
Se non si esclude che qualche colpo possa essere stato esploso involontariamente durante una battuta di caccia, non si esclude nemmeno che il vetro possa essere stato rotto in conseguenza del lancio di pietre da parte di qualcuno che abbia voluto causare danni al mezzo meccanico ma senza messaggi intimidatori. Tant’è che lo stesso imprenditore ha ammesso di non avere subito mai minacce.
Comunque, sulla vicenda i carabinieri hanno aperto un fascicolo e sono in corso accertamenti. Oltre ai sopralluoghi eseguiti ieri nella zona, nei prossimi giorni saranno ascoltati alcuni vicini delle contrade dove c’è stata la presunta esplosione.
Il comandante della compagnia dei carabinieri di Atessa, Vincenzo Orlando, sostiene che al momento non ci sono elementi per attribuire la vicenda a possibili gesti intimidatori. Ma nulla viene trascurato negli accertamenti in corso.
I carabinieri della caserma di Schiavi d’Abruzzo e della compagnia di Atessa, indagano su quando ha raccontato loro un imprenditore agricolo del paese, M.P., titolare di una impresa di movimento terra, che ha trovato rotti i finestrini del suo mezzo meccanico, parcheggiato vicino alla rimessa agricola tra le contrade Casali e Selce di Schiavi, forse in conseguenza della esplosione di alcune fucilate.
Il fatto è stato segnalato ieri agli investigatori ma non si sa a quando risale.
L’uomo ha riferito ai militari di avere trovato tracce a terra di pallettoni e che probabilmente il gesto sarebbe di natura intimidatoria e comunque non il primo che subisce. La scorsa estate, infatti, un familiare dell’imprenditore avrebbe ritrovato squarciati i quattro pneumatici di un altro veicolo ma parcheggiato in un’altra zona del paese.
La situazione al momento non è chiara tant’è che sono in corso accertamenti per meglio definire che cosa sia accaduto.
Gli investigatori, infatti, stanno cercando di capire a quanto possa risalire il fatto, segnalato al proprietario del veicolo agricolo da un conoscente che si è accorto del finestrino rotto.
I carabinieri sostengono che la zona sia battuta dai cacciatori di colombacce e che eventuali rimasugli di pallottole potrebbero essere attribuibiti al passaggio di doppiette in cerca di fauna selvatica.
Se non si esclude che qualche colpo possa essere stato esploso involontariamente durante una battuta di caccia, non si esclude nemmeno che il vetro possa essere stato rotto in conseguenza del lancio di pietre da parte di qualcuno che abbia voluto causare danni al mezzo meccanico ma senza messaggi intimidatori. Tant’è che lo stesso imprenditore ha ammesso di non avere subito mai minacce.
Comunque, sulla vicenda i carabinieri hanno aperto un fascicolo e sono in corso accertamenti. Oltre ai sopralluoghi eseguiti ieri nella zona, nei prossimi giorni saranno ascoltati alcuni vicini delle contrade dove c’è stata la presunta esplosione.
Il comandante della compagnia dei carabinieri di Atessa, Vincenzo Orlando, sostiene che al momento non ci sono elementi per attribuire la vicenda a possibili gesti intimidatori. Ma nulla viene trascurato negli accertamenti in corso.
Fonte: ilcentro.it del 30 ottobre 2011
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