Torna la pace in Contrada Collalto
Ripristinata la legalità in Contrada Collalto, nel Comune di Pianella (PE), con l'Ordinanza contingibile e urgente di divieto di caccia del Sindaco D'Ambrosio per ragioni di pubblica sicurezza, disturbo della quiete e tutela dell'ordine pubblico.
L'accoglimento della richiesta dei cittadini e dell'Associazione Vittime della caccia, che li ha sostenuti e rappresentati, ha avuto esito positivo poiché non poteva essere più tollerata una situazione di grave pericolo per i residenti costretti dalla presenza di cacciatori a vedere fortemente condizionata la loro sicurezza e serenità messa in costante pericolo da chi armato vaga e spara tra le case. Non era più accettabile una situazione altamente a rischio a causa dei cacciatori che facevano arrivare il piombo addirittura sui tetti e dentro le case. E' la riprova che l'elemento sicurezza deve essere garantito al di sopra di tutto" dichiara il portavoce dell'Associazione Vittime della caccia Maurizio Giulianelli, che aggiunge "di caccia muoiono e vengono feriti anche tanti cittadini che con la pratica venatoria nulla hanno a che fare e che si vedono costretti a vivere in libertà vigilata per tutto il periodo della stagione venatoria".Conclude Maurizio Giulianelli "L'impegno della nostra Associazione è costantemente proteso alla difesa delle persone e degli animali, affinchè prevalgano sempre le garanzie di sicurezza e di rispetto per l'incolumità pubblica, troppo spesso violate dalla presenza di gente armata nelle campagne".L'Ordinanza n.63 del 17 novembre di divieto di caccia emessa dal sindaco di Pianella, conferma che laddove sussistano gravi e reiterati problemi di allarme sociale connessi all'esercizio dell'attività venatoria, le amministrazioni possono intervenire nell'interesse dei cittadini con provvedimenti di carattere straordinario ai sensi del D.Lgs. 267/2000 art.54".
L'accoglimento della richiesta dei cittadini e dell'Associazione Vittime della caccia, che li ha sostenuti e rappresentati, ha avuto esito positivo poiché non poteva essere più tollerata una situazione di grave pericolo per i residenti costretti dalla presenza di cacciatori a vedere fortemente condizionata la loro sicurezza e serenità messa in costante pericolo da chi armato vaga e spara tra le case. Non era più accettabile una situazione altamente a rischio a causa dei cacciatori che facevano arrivare il piombo addirittura sui tetti e dentro le case. E' la riprova che l'elemento sicurezza deve essere garantito al di sopra di tutto" dichiara il portavoce dell'Associazione Vittime della caccia Maurizio Giulianelli, che aggiunge "di caccia muoiono e vengono feriti anche tanti cittadini che con la pratica venatoria nulla hanno a che fare e che si vedono costretti a vivere in libertà vigilata per tutto il periodo della stagione venatoria".Conclude Maurizio Giulianelli "L'impegno della nostra Associazione è costantemente proteso alla difesa delle persone e degli animali, affinchè prevalgano sempre le garanzie di sicurezza e di rispetto per l'incolumità pubblica, troppo spesso violate dalla presenza di gente armata nelle campagne".L'Ordinanza n.63 del 17 novembre di divieto di caccia emessa dal sindaco di Pianella, conferma che laddove sussistano gravi e reiterati problemi di allarme sociale connessi all'esercizio dell'attività venatoria, le amministrazioni possono intervenire nell'interesse dei cittadini con provvedimenti di carattere straordinario ai sensi del D.Lgs. 267/2000 art.54".
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