“Il settore della caccia in provincia di Chieti verte in una situazione confusa e disastrosa dove solo il consigliere delegato, Giovanni Staniscia, riesce a sguazzarci amabilmente considerandolo cosa privata e personale”.
Così esordisce il capogruppo del Pd Camillo D’Amico in merito alla delicata vicenda accaduta all’A.T.C. (Ambito Territoriale di Caccia) vastese ove atti importanti come il bilancio di previsione del 2011 e la gara effettuata per l’acquisizione della selvaggina atta al ripopolamento nel territorio sono illegittimi. Tutto ciò alla luce dei pareri espressi dall’ufficio legale e del dirigente di settore della provincia che hanno “sanzionato” l’unilaterale scelta del presidente Donato D’Angelo di non convocare più alle riunioni del Comitato di Gestione un componente sulla scorta di una segnalazione del collegio dei revisori dei conti perché lo stesso avrebbe avuto, a loro dire, seri dubbi di legittimità a farvene parte.
“Alla strumentalità della decisione assunta dal presidente dell’A.T.C. vastese si è unita una spregiudicatezza, a dir poco vergognosa, figlia di una prepotente arroganza e frutto di una volontà politica tesa a gestire il settore al di fuori di ogni minima regola di partecipazione e condivisione democratica. La decisione formale adottata dall’ufficio legale e dal dirigente fa giustizia di ogni strumentale e volontaria parzialità, fa chiarezza sulle malefatte del presidente dell’A.T.C. e del suo protettore e suggeritore politico; mi auguro che si metta la parola fine ad una gestione fallimentare che va presto rinnovata in profondità nel segno della più chiara discontinuità. – conclude D’Amico – Ora che tutti i dazi elettorali al mondo venatorio sono stati pagati sarà il caso che Di Giuseppantonio & C. vadano a verificare il disastroso deserto che avrà loro lasciato in eredità il consigliere delegato e quanto, in termini di credibilità, resta dopo averlo lasciato governare in totale solitudine avallandone, silentemente, ogni scelta. Saranno ancora maggioritari i consensi tra i cacciatori dopo due anni di gestione Staniscia? A me pare che anche tra questi tira una brutta aria per loro e di forte cambiamento in nostro favore.”
Così esordisce il capogruppo del Pd Camillo D’Amico in merito alla delicata vicenda accaduta all’A.T.C. (Ambito Territoriale di Caccia) vastese ove atti importanti come il bilancio di previsione del 2011 e la gara effettuata per l’acquisizione della selvaggina atta al ripopolamento nel territorio sono illegittimi. Tutto ciò alla luce dei pareri espressi dall’ufficio legale e del dirigente di settore della provincia che hanno “sanzionato” l’unilaterale scelta del presidente Donato D’Angelo di non convocare più alle riunioni del Comitato di Gestione un componente sulla scorta di una segnalazione del collegio dei revisori dei conti perché lo stesso avrebbe avuto, a loro dire, seri dubbi di legittimità a farvene parte.
“Alla strumentalità della decisione assunta dal presidente dell’A.T.C. vastese si è unita una spregiudicatezza, a dir poco vergognosa, figlia di una prepotente arroganza e frutto di una volontà politica tesa a gestire il settore al di fuori di ogni minima regola di partecipazione e condivisione democratica. La decisione formale adottata dall’ufficio legale e dal dirigente fa giustizia di ogni strumentale e volontaria parzialità, fa chiarezza sulle malefatte del presidente dell’A.T.C. e del suo protettore e suggeritore politico; mi auguro che si metta la parola fine ad una gestione fallimentare che va presto rinnovata in profondità nel segno della più chiara discontinuità. – conclude D’Amico – Ora che tutti i dazi elettorali al mondo venatorio sono stati pagati sarà il caso che Di Giuseppantonio & C. vadano a verificare il disastroso deserto che avrà loro lasciato in eredità il consigliere delegato e quanto, in termini di credibilità, resta dopo averlo lasciato governare in totale solitudine avallandone, silentemente, ogni scelta. Saranno ancora maggioritari i consensi tra i cacciatori dopo due anni di gestione Staniscia? A me pare che anche tra questi tira una brutta aria per loro e di forte cambiamento in nostro favore.”
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