martedì 13 settembre 2016

Dopo la sospensione del calendario venatorio abruzzese il WWF chiede alla Forestale il massimo sforzo

Comunicato stampa del 13 settembre 2016 
 
 
sequestro di armi e munizioni da parte del CFS
Dopo la sospensione del calendario venatorio abruzzese è necessario intensificare i controlli

Il WWF chiede alla Forestale il massimo sforzo per fermare i bracconieri


Il WWF ha indirizzato questa mattina attraverso posta elettronica certificata (PEC) una nota al comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato per chiedere di intensificare i controlli nel territorio dopo la sentenza del TAR Abruzzo che, su ricorso del WWF, ha sospeso il calendario venatorio. Fino al 28 settembre nella regione non si potrà sparare ed è importante che la Forestale, unica polizia specificatamente preparata su temi ambientali, dispieghi ogni forza disponibile per impedire abusi.

Qui di seguito il testo della lettera, firmata dal Delegato regionale Luciano Di Tizio:


“Come è noto, su ricorso del WWF Italia, il TAR Abruzzo ha pronunciato in data 9/9/2016 decreto di sospensione della delibera di Giunta regionale n. 515 del 2/8/2016 con cui è stato approvato il calendario venatorio 2016-2017 
 
(https://www.giustizia-amministrativa.it/cdsintra/cdsintra/AmministrazionePortale/DocumentViewer/index.html?ddocname=TO37WZT5RCU6S5ZJ26JTRMHAJA&q=).

Di fatto, i giudici amministrativi hanno accolto l’istanza di adozione delle misure cautelari monocratiche fino alla trattazione collegiale dell’istanza cautelare con riguardo all’apertura delle specie indicate nel calendario venatorio per le date previste nelle giornate del mese di settembre.

Alla luce di quanto sopra e in considerazione anche del fatto che il personale appartenente ai Corpi di polizia provinciale della nostra Regione di fatto non è più operativo in quanto trasferito nei ruoli di altri enti locali, si chiede al Corpo Forestale dello Stato di garantire per quanto possibile un maggiore sforzo nei controlli al fine di assicurare il rispetto di quanto disposto dalla magistratura. In tale campo, come sappiamo, il ruolo svolto dal Corpo Forestale dello Stato è fondamentale: infatti, seppure ogni organo di Polizia Giudiziaria sia tenuto a intervenire e svolgere indagini in materia di reati a danno di animali, Il Corpo Forestale dello Stato rimane l’unico ad avere la preparazione e la professionalità adeguate.”

WWF Italia Onlus, Abruzzo

2 commenti:

Anonimo ha detto...

PENSARE DA PARTE DI QUESTI SIGNORI CHE IL BRACCONAGGIO POSSA SCATURIRE DA UN DIVIETO E ATTRIBUIRE IN QUESTO SENSO ALLA CATEGORIA DEI CACCIATORI QUESTA "FUNESTA" PRATICA ...; è ANCORA UNA VOLTA UN ERRORE E UNA PRESUNZIONE DA PARTE DI QUESTI PERSONAGGI CHE NON CONOSCONO BENE IL MONDO DELLA CACCIA :
il cacciatore và a caccia per essere libero nell'anima e nel corpo facendo immense passeggiate della natura non tanto per la "PREDA" ma per tanto altro: ad esempio il lavoro e la compagnia del suo ausiliare...IL BRACCONIERE è UNO CHE PROBABILMENTE NON HA NEANCHE IL PORTO D'ARMA E RAPPRESENTA UN LIMITE E UN DANNO PER l'attivita' venatoria....!!!
IL GABBIANO

Anonimo ha detto...

.....BISOGNA CHE QUALCUNO COMUNICHI A QUESTI PREDICATORI CHE AL MONDO D'OGGI NESSUNO PER VIVERE HA BISOGNO DELLA COSIDDETTA"PEZZATA DI CARNE"
....SICURAMENTE LORO HANNO BISOGNO DI NOI CACCIATORI PER GIUSTIFICARE LA LORO PRESENZA E..... SOPRAVVIVENZA!!!