lunedì 26 agosto 2013

Chieti. Cinghiali devastatori ma nessun Comune ha chiesto interventi

Colture distrutte, cani uccisi e pericoli per la viabilità La Provincia delibera interventi, provvedimento ignorato


LANCIANO. E' una convivenza sempre più difficile quella con i cinghiali in città e nelle contrade. Gli animali selvatici hanno praticamente colonizzato tutti gli anfratti e le zone limitrofe del territorio comunale arrivando a spingersi vicinissimi al centro abitato.

L'allarme arriva ad esempio dal quartiere Santa Rita dove non è raro incrociare piccoli gruppi di cinghiali con cucciolata al seguito nelle zone impervie e a fitta vegetazione che costeggiano e circondano il quartiere. Da Santa Rita gli ungulati hanno colonizzato una zona sotto il quartiere dell'Iconicella e tra il depuratore e Villa Martelli fino ad arrivare in località Villa Stanazzo. Si calcola che in quel perimetro possa risiedere almeno un centinaio di esemplari. I cinghiali si sono spinti molto vicini anche al Canile comunale che tuttavia, non ha segnalato problemi con gli ospiti a 4 zampe della struttura. «Probabilmente», spiegano un responsabile del canili, «i cinghiali sono spaventati dalla presenza di numerosi cani e girano alla larga, ma capita ormai sempre più spesso di notare gruppi di cinghiali in cerca di cibo o di acqua».

Il problema si sta aggravando ormai da un paio d'anni. I cinghiali, data la presenza di numerosi corsi d'acqua, vegetazione e cibo (campi coltivati, orti, immondizia, vigneti), hanno trovato da qualche tempo il loro habitat naturale in zone di difficilissimo accesso sia per gli organi di protezione che per i cani dei cacciatori. Spesso i segugi vengono addirittura trovati morti a causa di attacchi in terreni impervi molto disagevoli per i cani, ma perfetti per le abitudini dei cinghiali. A patire le conseguenze più gravi di questa situazione sono gli automobilisti e i contadini. I primi rischiano seri incidenti d'auto, i secondi trovano ogni genere di coltura letteralmente distrutta dalla furia e dalla voracità degli animali selvatici. Anche nelle contrade il problema è quanto mai evidente. I contadini raccontano che oltre alla rovina dei campi di granturco, di cui i cinghiali sono ghiotti, vengono presi di mira anche i grappoli d'uva. Di notte strade come la provinciale per Orsogna o la statale 84 per San Vito, sono particolarmente pericolose. La recente delibera 218 della Provincia ha tentato di arginare il problema con interventi sui posti interessati dal problema e abbattimenti selettivi. Tuttavia, come spiegano dall'ente, finora nessun comune ha presentato richiesta formale di intervento così come specificato nel provvedimento provinciale.
Daria De Laurentiis

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