giovedì 24 settembre 2015

Sirente-Velino: Acerbo, con ammazza emendamenti parco tagliato per ingraziarsi lobby dei cacciatori

L'AQUILA - "Oggi Il Centro riporta una meravigliosa foto di cervi in amore scattata sui Piani di Pezza del Parco Sirente-Velino. Come racconta il giornale da metà settembre a metà ottobre i cervi maschi si sfidano a cornate e risuonano i bramiti. Varrebbe da sola questa foto una campagna internazionale di promozione della nostra Regione".

"Approfitto per ricordare - dice Maurizio Acerbo di Rifondazione comunista - che senza il mio ostruzionismo durato settimane non avremmo salvato quelle aree preziosissime dal tentativo di riperimetrazione del parco proposto dall'allora maggioranza in Consiglio regionale".

"Di fronte a una scelta politica scellerata, sostenuta per ingraziarsi lobby dei cacciatori, e con un Consiglio che rischiava di approvarla senza rendersi conto della gravità della decisione fu indispensabile la presentazione di migliaia di emendamenti da parte del sottoscritto.
Durante la battaglia ostruzionistica le associazioni ambientaliste e animaliste ebbero il tempo di sensibilizzare opinione pubblica a livello regionale ma anche nazionale e internazionale (raccogliemmo 150.000 firme on line) e convincemmo la stessa maggioranza e il Presidente Chiodi che quella proposta di alcuni suoi consiglieri era sbagliata".

"Con la norma killer che D'Alfonso e D'Alessandro hanno introdotto nel regolamento del Consiglio Regionale - spiega Acerbo - quella battaglia sarebbe stata impossibile, i miei emendamenti sarebbero immediatamente decaduti e il Parco Sirente-Velino sarebbe stato riperimetrato".

"E' solo un esempio delle tante 'porcate' che sono state fermate nel corso degli anni con gli strumenti della democrazia.Spero aiuti a riflettere i tanti complici di questa iniziativa prepotente e antidemocratica di D'Alfonso".

"Doveroso aggiungere che la bellezza della foto dovrebbe indurre a un ravvedimento operoso l'assessore Pepe e i consiglieri PD, FI e M5S che hanno aperto la strada alla caccia ai cervi e caprioli in Abruzzo. Quanto dichiara al riguardo l'assessore è ridicolo come le autodifese dei consiglieri di Pd e M5S: il regolamento approvato consegna la gestione di cervi e caprioli ai cacciatori e questo chiarisce immediatamente quali siano le motivazioni di quella norma che, a suo tempo, proprio con l'ostruzionismo io e Caporale impedimmo di approvare all'allora centrodestra".

Nessun commento: