mercoledì 28 agosto 2019

Il TAR sospende il calendario venatorio: sino al 25 settembre in Abruzzo non si caccia. WWF e Lega Cane avevano presentato ricorso

Comunicato stampa del 28 agosto 2019 

WWF e Lega del Cane avevano presentato un articolato ricorso con gli avv. Pezone e Simone
 
Il TAR sospende il calendario venatorio: sino al 25 settembre in Abruzzo non si caccia
 
Questa mattina il Presidente del Tribunale Amministrativo d’Abruzzo ha emanato un decreto cautelare che sospende, di fatto, la caccia almeno per tutto il mese di settembre, almeno sino al 25 settembre.
 
Niente preapertura alla tortora, gazza, ghiandaia e cornacchia il 1 e 2 settembre e niente caccia a tutte le altre specie, prevista per il 15 settembre. Le doppiette dovranno insomma essere lasciate a casa in quanto il TAR ha disposto che l’esercizio venatorio sia completamente fermo in Abruzzo. Il WWF e la LNDC Animal Protection avevano nei giorni scorsi depositato ricorso (curato dagli avvocati Michele Pezone ed Herbert Simone) ai giudici amministrativi dopo aver preso visione di un calendario venatorio anche quest’anno dannoso e pregiudizievole per la fauna selvatica.
 
Dichiara Filomena Ricci, delegato del WWF Abruzzo: “ Avevamo chiesto alla Giunta Marsilio-Imprudente di cancellare le assurde disposizioni previste in questo calendario come la caccia già dal 1° settembre alla tortora, una specie gravemente minacciata o l’anticipo e l’estensione del periodo di caccia a quasi tutte le specie oppure ancora la cancellazione di molti limiti relativi ai carnieri e la scarsa incidenza nelle misure per la conservazione dell’Orso bruno marsicano. La Regione non ha tenuto in considerazione nessuna delle nostre osservazioni e siamo stati costretti a ricorrere ancora una volta ai giudici amministrativi”.
 
Tra l’altro nel calendario sono state riproposte scelte già bocciate negli anni scorsi dal TAR in maniera del tutto illogica. C’è da chiedersi perché la Regione non scelga nuovi consulenti visto che quelli di cui si serve la espongono da anni a pessime figure continuando a proporre un calendario improponibile finendo così col danneggiare gli stessi cacciatori. Dieci anni di sconfitte giudiziarie della Regione Abruzzo a seguito dei ricorsi al TAR non hanno evidentemente convinto la nuova Giunta Regionale Marsilio-Imprudente ad avviare un cambio di rotta a favore della tutela della fauna del nostro territorio. Si continua ostinatamente a servire gli interessi della parte più retriva del mondo venatorio piuttosto che quelli della fauna e dell’ambiente, che sono un bene collettivo.
 
Dichiara Piera Rosati Presidente della LNDC Animal Protection: “ Con il nostro ricorso abbiamo salvato migliaia di animali da morte certa. Confidiamo che il blocco totale della caccia sia confermato dai giudici amministrativi il 25 settembre quando si riuniranno in Camera collegiale. Le disposizioni contenute infatti nel calendario venatorio sono infatti, per molti aspetti, insostenibili e assurde per la fauna selvatica del nostro territorio”.
 
Le Associazioni ribadiscono ancora una volta la necessità di una seria riforma del Settore Caccia della Regione Abruzzo che evidentemente non è in grado di effettuare una programmazione venatoria senza incorrere nelle illegalità ogni anno rimarcate dai ricorsi vinti dalle Associazioni ambientaliste.
 
È indispensabile intanto che le Forze di Polizia vigilino con una attenzione ancora maggiore di quella abitualmente impiegata sulla sospensione della caccia in tutto il territorio abruzzese in modo da evitare che qualche cacciatore possa sparare illegalmente nel mese di settembre.

WWF Italia Onlus, Abruzzo
abruzzo@wwf.it

Bloccata la caccia in Abruzzo. Il TAR accoglie sospensiva richiesta dal WWF


Calendario venatorio 2019-2020. Avviso di sospensione dell'attività venatoria nella regione Abruzzo
 
In seguito al pronunciamento del TAR Abruzzo (decreto monocratico n. 164/2019 del 28.08.2019), che sospende l'efficacia della DGR n. 487 del 14.08.2019 con cui è stato approvato il Calendario Venatorio Regionale per la stagione 2019/2020, l'attività venatoria e l'addestramento cani in regione sono sospesi fino a nuova disposizione da parte della Regione.
 

mercoledì 14 agosto 2019

Abruzzo. Approvato Calendario Venatorio 2019-2020


Scarica qui  il Calendario Venatorio 2019-2020

mercoledì 7 agosto 2019

Caccia in regione, tuona il WWF: la Giunta Marsilio-Imprudente inizia male. Preannunciamo ricorsi

Caccia in regione, tuona il WWF: la Giunta Marsilio-Imprudente inizia male. Preannunciamo ricorsi

L’Aquila. La nuova Giunta Regionale si presenta subito male in materia di caccia: queste le dure parole del WWF Abruzzo.

“Chi si aspettava una maggiore sensibilità sulle tematiche relative alla protezione della fauna selvatica”, spiega Filomena Ricci, delegata regionale del WWF Abruzzo, “è rimasto subito deluso. Alla prima occasione, quella della presentazione della proposta di calendario venatorio per la stagione 2019-2010, abbiamo potuto constatare un peggioramento evidente delle tutele per le specie cacciabili”.

“La proposta di calendario in discussione”, precisa, “mira ad allungare la stagione venatoria per quasi tutte le specie cacciabili, ma non solo: prevede anche la caccia a due specie (pavoncella e moriglione) che il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha chiesto alle Regioni di escludere dai rispettivi calendari venatori a seguito della valutazione di uno stato di conservazione sfavorevole. Non contenta di questo, la Giunta Marsilio-Imprudente vuole concedere l’apertura anticipata della caccia a settembre a ben 23 specie: mai nessuno aveva osato tanto”.
 
“Ma ci sono anche altre disposizioni contenute nella proposta di calendario venatorio che hanno dell’incredibile come l’eliminazione di molti carnieri stagionali e giornalieri”, spiega, “strumento fondamentale per esercitare un controllo sulle attività venatorie) e la cancellazione di alcune previsioni di distanze minime dove poter esercitare la caccia. Spariscono anche alcune limitazioni da sempre accordate alle aree a maggior pregio ambientale come siti di interesse comunitario e zone di protezione speciale. Scompaiono le raccomandazioni relative al divieto di abbandono delle cartucce e al divieto di caccia sulle aree percorse da incendi”.
 
“Con questa proposta la nuova Giunta Regionale”, prosegue, “intende annullare in un solo colpo tutte le innovazioni positive conquistate grazie alle sentenze dei giudici amministrativi che in questi ultimi quindici anni hanno quasi sempre bocciato le politiche filo-venatorie delle varie amministrazioni regionali che si sono succedute. Insomma, più che una proposta di calendario venatorio sembra una provocazione rivolta all’ambiente naturale abruzzese”.
 
Il WWF Abruzzo ha presentato le proprie osservazioni chiedendo, tra l’altro, l’apertura unica generale al primo di ottobre, la riduzione dei periodi di caccia, l’eliminazione della caccia a febbraio e il ripristino dei carnieri giornalieri e stagionali. “La proposta di calendario venatorio della Regione non sta in piedi”, dichiara Dante Caserta, vice presidente del WWF Italia, “ci aspettiamo che l’Ispra, unico istituto a carattere nazionale che per legge rilascia pareri obbligatori alle Regioni su ciascun calendario venatorio, non avvalli questo calendario venatorio che necessariamente dovrà essere rivisto. Se dovesse rimanere cosi, saremo costretti ancora una volta a ricorre al Tar”.

Fonte: abruzzolive.it del 07 agosto 2019