martedì 15 settembre 2015

Il movimento 5 stelle in replica a Maurizio Acerbo:" "Nessuna norma per attuare la caccia, chi mente lo fa sapendo di mentire"

Ha suscitato sdegno e polemiche il recente articolo con le dichiarazioni di Maurizio Acerbo, leader di rifondazione comunista, circa il nuovo regolamento per la gestione della caccia, dove secondo l'esponente di sinistra era consentito abbattere selvaggina come cervi e Caprioli. Il movimento 5 stelle, replica alle parole di Acerbo attraverso un comunicato, che qui di seguito riportiamo:

"NESSUN articolo del nuovo regolamento per la gestione faunistico-venatoria degli ungulati prevede che si possano abbattere cervi e caprioli nella Regione Abruzzo. AL CONTRARIO , il comma 72 dell'articolo 1, prevede che “è consentito abbattere ESCLUSIVAMENTE il cinghiale” ed è VIETATO “abbattere altre forme di selvaggina”.

Il nuovo articolo 1-ter, che prevede la predisposizione di “piani di gestione dei cervidi”, al comma 2 fa esplicito riferimento a “specifiche strategie di gestione” che dovranno essere previste in detti piani di gestione subordinati, per la loro adozione, come da comma 4 dello stesso articolo, al parere dell'ISPRA.

L'ISPRA, “Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale”, dal canto suo, prevede tecniche di gestione degli animali selvatici non necessariamente cruente come l'abbattimento selettivo. Dunque, il nuovo regolamento, non prevedendo l'abbattimento di cervi e caprioli, non potrà che consentire tecniche alternative quali il trasferimento di capi in eccesso in altre zone oppure altre azioni non violente di intervento.

Sono, quindi, prive di fondamento le accuse di aver permesso l'apertura della caccia a cervi e caprioli.

Serietà e responsabilità per governare l'Abruzzo.

Il Movimento 5 Stelle si propone come forza politica di governo. Per questo affronta, sempre e in ogni occasione, con serietà e responsabilità le problematiche dei territori, senza trincerarsi in posizioni preconcette o ideologiche e senza chiudersi in una opposizione sterile fatta di solo “no”.

Nessuno può mettere in discussione l'attenzione del Movimento 5 Stelle per le tematiche ambientali, men che meno esponenti di forze politiche residuali abituati a fare opposizione a vita e sempre pronti alla strumentalizzazione in cambio di un briciolo di visibilità. Sono decine le iniziative del MoVimento, ad ogni livello Istituzionale, per promuovere una società sostenibile, capace di conservare gli ecosistemi e preziose risorse naturali e non abbiamo mai accettato il compromesso di governare con chi questa terra la sta distruggedo, ad ogni grado delle istituzioni.

Tuttavia, insieme alle istanze ambientaliste di cui il MoVimento si è sempre fatto portavoce, occorre dare voce ed attenzione anche alle istanze dei cittadini abruzzesi che si dedicano all'agricoltura e che subiscono danni da fauna selvatica. Tanto più che alcuni di essi si dedicano a colture di pregio, vanto della nostra Regione come, ad esempio, lo zafferano.

Allo stesso tempo, in modo serio e responsabile, occorre porsi il problema della protezione dell'immenso patrimonio naturalistico e faunistico dell'Abruzzo, che non è solo biodiversità, necessaria per la conservazione di ecosistemi vitali anche per gli esseri umani, ma anche fonte di reddito per quegli Abruzzesi che hanno deciso di investire in un turismo sostenibile e innovativo. Rinunciare ad occuparsi della gestione della fauna in ecosistemi già compromessi da tempo, evitando di affrontare il problema dei danni all'agricoltura arrecati da qualsiasi specie selvatica, come vorrebbe fare qualche professionista del “conflitto”, significherebbe mettere l'uno contro l'altro due settori strategici per l'Abruzzo: l'agricoltura e il turismo.

Non è di crociate che abbiamo bisogno ma di buon governo del territorio.

Per questo, responsabilmente, i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle membri della III Commissione hanno votato favorevolmente non all'introduzione della caccia a cervi e caprioli bensì alla previsione di piani per la gestione dei cervidi per fare in modo che le popolazioni di animali selvatici restino in equilibrio con i fragili ecosistemi in cui sono stati reinseriti.

L'abbattimento selettivo, non previsto per cervi e caprioli in nessun articolo del nuovo regolamento faunistico-venatorio, è solo una delle tecniche possibili per tenere sotto controllo alcune popolazioni di animali, come per esempio i cinghiali .

Sarà cura del MoVimento impegnarsi affinché si faccia sempre più ricorso a tecniche alternative come il trasferimento dei capi in eccesso in altre zone da ripopolare oppure a campagne di sterilizzazione.

Contemporaneamente, il Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle in Regione Abruzzo resta a disposizione di qualsiasi Associazione di cittadini che voglia confrontarsi su questi temi strategici per i nostri territori per costruire, insieme, una Regione capace di tutelare e conservare il proprio unico e immenso patrimonio naturale."

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