COMUNICATO
STAMPA
Approvato dalla Regione Abruzzo un calendario venatorio
inaccettabile.
Saranno cacciate le specie in declino e sarà allungato
il periodo di caccia fino a febbraio.
L’AQUILA - Ancora una volta l’Assessore alla Caccia
Mauro Febbo, messo all’angolo dalle pressioni dei cacciatori, ha inserito nel
calendario venatorio diversi elementi peggiorativi a danno della fauna. E’ stato
infatti quasi integralmente fatto proprio dall’Assessore il documento presentato
dalle associazioni venatorie che chiedevano l’estensione dei periodi di caccia,
l’estensione del periodo di allenamento cani e l’eliminazione di alcune
restrizioni su tempi e modi di caccia.
La
Regione autorizza inoltre a cacciare ben dieci specie di uccelli (ghiandaia,
colombaccio, cornacchia grigia, fischione, moriglione, marzaiola, gallinella
d’acqua, porciglione e pavoncella) fino a febbraio e sarà ancora consentito il
nomadismo venatorio in tutta le Regione, nonostante i dubbi di legittimità
espressi dai giudici amministrativi del TAR. Sarà possibile sparare a diverse
specie di animali considerate in declino (specie SPEC) dalla comunità
scientifica.
I
cari nemici degli animali Chiodi e Febbo hanno anche ignorato quanto imposto
dalla recente ennesima sconfitta al TAR che non riguarda soltanto il calendario
venatorio impugnato (quello dell’anno scorso) ma, a parere dei giudici, anche i
calendari successivi: “….di modo che ne derivi un effetto in senso ampio
conformativo sulla periodica attività dell’amministrazione in materia”.
La
gente considera immorale sparare ad animali. L’80 % degli italiani ritiene che
la caccia debba essere vietata o fortemente ridotta (IPSOS 2010) mentre, al
contrario, la strafottenza venatoria della Regione Abruzzo non si arresta
neppure dietro ai richiami dei giudici del TAR, della Corte Costituzionale,
dell’ISPRA e dell’Unione Europea.
E’
inaccettabile che la maggior parte del mondo politico regionale continui questo
esercizio di sudditanza verso il mondo venatorio oramai vecchio e destinato
all’estinzione avendo la maggior parte dei cacciatori un'età compresa tra i 65 e
i 78 anni (elaborazione Coldiretti su dati Istat e
Federcaccia).
Le
Associazioni LAC ed Animalisti Italiani Onlus valuteranno tutte le iniziative
utili a ridimensionare le velleità venatorie della Regione a tutela degli
animali e della volontà dell’80% dei cittadini abruzzesi.
L’Aquila, 10 agosto 2012
Marialucia
Santarellli
Delegata Resp.
Abruzzo
Associazione
Animalisti Italiani Onlus
Marina Angela
Anna Gallo
Delegata Resp.
Abruzzo
Associazione
LAC
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