giovedì 27 settembre 2012

Precisazione su aree e specie cacciabili a seguito del rinvio della decisione del TAR


COMUNICATO STAMPA DEL 27 SETTEMBRE 2012


Caccia: precisazione su aree e specie cacciabili a seguito del rinvio della decisione del TAR.

Almeno fino al 10 ottobre resta valido il primo decreto urgente del TAR che vieta la caccia a 8 specie e l'ingresso dei cacciatori in SIC, ZPS e area orso (zona PATOM)

Il WWF: informazioni di fondamentale importanza per evitare problemi agli stessi cacciatori,l'assessore dia informazioni dettagliate.

Ieri, il TAR di L'Aquila ha rinviato la decisione sulla richiesta di sospensiva avanzata dal WWF e dagli Animalisti Italiani. Il rinvio si è determinato in conseguenza della costituzione in giudizio il 25 settembre da parte di Federcaccia e FACE Italia e non da richieste delle associazioni ambientaliste.
Pertanto resta valido almeno fino al 10 ottobre il Decreto Urgente del TAR di L'Aquila emesso l'8 settembre (che si allega) da cui derivano i seguenti divieti:

-è vietata la caccia a Quaglia, Tortora, Allodola, Beccaccia, Marzaiola, Beccaccino, Moriglione e Pavoncella;

-è vietata la caccia a tutte le specie (quindi l'attività venatoria è vietata completamente) nell'area del PATOM;

-è vietata la caccia a tutte le specie (quindi l'attività venatoria è vietata completamente) nelle decine di SIC e ZPS della Regione.

Per Quaglia e Tortora il calendario, nella parte sospesa, prevedeva l'apertura il 16 settembre.

Per Allodola, Beccaccia, Marzaiola, Beccaccino, Moriglione e Pavoncella il calendario prevedeva l'apertura della caccia il 30 settembre. Con il rinvio almeno fino al 10 ottobre queste specie non potranno essere cacciate. Quindi la caccia potrà esserci solo per le altre – poche – specie rimanenti (come gazza, merlo ecc.).

In ogni caso resta chiusa la caccia nell'area PATOM dell'Orso e in tutti i siti SIC e ZPS della Regione.

Dichiara Dante Caserta, vicepresidente del WWF Italia “Il WWF invita l'assessore Febbo a divulgare comunicati più chiari circa le restrizioni all'attività venatoria derivanti dal Decreto del TAR anche perchè i cacciatori rischiano pesanti provvedimenti da parte degli organi di vigilanza, comprese le Guardie Venatorie del WWF. In ogni caso l'associazione ha inviato stamattina una nota di chiarimento al CFS, alle province, agli ATC e alle stesse associazioni venatorie.”


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